recupero crediti - tutela privacy e dignità debitore


Debiti – difendersi dagli esattori di recupero crediti

24 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Esattori recupero crediti - Condotta estrema: uso della forza, violazione di domicilio, intimidazione Gli esattori non possono presentarsi in casa o sul posto di lavoro senza un preventivo assenso del debitore e senza concordare ora e luogo dell'incontro. In particolare gli esattori non possono: usare o minacciare l'uso della forza contro di voi, un vostro familiare o altra persona a voi legata; danneggiare o minacciare di danneggiare beni di vostra proprietà; bloccare l'accesso a casa vostra o bloccare il vostro passaggio; entrare in casa vostra se avete negato il permesso o rifiutarsi di andarsene quando chiedete loro di farlo. Esattori recupero crediti - Contatto irragionevole, esercizio abusivo delle proprie ragioni, atti vessatori Gli esattori non possono:  urlare o usare linguaggio offensivo nei vostri confronti; usare linguaggio osceno o razzista o fare commenti personali o degradanti; contattarvi con frequenza superiore al dovuto o in orari irragionevoli. Ad esempio, è inaccettabile continuare [ ... leggi tutto » ]


Regolazione stragiudiziale dei debiti

21 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Cosa è la regolazione extragiudiziale (o stragiudiziale) dei debiti La regolazione extragiudiziale (o stragiudiziale) dei debiti consiste nella regolazione dei debiti rag­giunta senza l'intervento di un giudice. A tal fine è comunque necessario ottenere il consenso dei creditori. Quando i debiti sono in scadenza e non possono venire pagati, i creditori hanno la possibilità di rivolgersi all'autorità giudiziaria per esigere i propri crediti. Prima però che si arrivi ad un pignoramento trascorre del tempo che - in ogni caso - i debitori dovreb­bero sfruttare per cercare di trovare insieme al creditore una soluzione extragiudiziale: da una dilazione sino ad un concordato extragiudiziale. Solo a seguito di un'analisi approfondita della situazione concreta del cliente si può capire se sia o meno possibile raggiungere una regolazione extragiudiziale dei debiti e l‘effettiva utilità della stessa. Presupposto fondamentale per una soluzione durevole consiste nell‘essere fortemente decisi e motivati a liberarsi dalla spirale dei debiti. [ ... leggi tutto » ]


Attenti al cane – vaccino antirabbico per debitori

1 Giugno 2013 - Marzia Ciunfrini


Come evitare effetti collaterali ed indesiderati da sovraindebitamento - Fuori dai social network Il debitore non deve inserire i propri dati nei social network. Gli addetti al recupero crediti, in particolare i funzionari preposti al rintraccio, hanno imparato ad utilizzare, fin troppo bene, gli strumenti "social" per individuare il debitore e riescono facilmente ad entrare nelle loro cerchie. Poi "scandagliano" amici e parenti e, presto o tardi, trovano un cellulare o un numero di telefono. Che utilizzano per carpire informazioni su domicilio, luogo di lavoro o istituto di credito presso il quale si serve il debitore. Il debitore, consapevole ed attento, deve saper rinunciare alla propria visibilità sui social network. Per lui, Facebook, Google + e Linkedin devono essere "off limits". Non fatevi illudere - nessuno vi concederà prestiti anche dopo la cancellazione dalle centrali rischi dei cattivi pagatori Il debitore deve convincersi che, pur ottenendo la cancellazione dalle principali [ ... leggi tutto » ]


Agenti di recupero crediti vs debitori » abusi ed azioni illecite

17 Maggio 2013 - Giuseppe Pennuto


Abusi e comportamenti illegittimi nel recupero crediti Al giorno d'oggi, si sa, i comportamenti scorretti ed illegittimi delle società di recupero crediti sono all'ordine del giorno. Infatti, ci si può ritrovare a vivere un incubo: c'è chi viene tartassato da una sfilza di chiamate al proprio recapito telefonico, chi da una scarica di sms sul cellulare o da una sequela di lettere nella casella della posta, o addirittura tutte e tre queste azioni in contemporanea. Dalle telefonate agli orari più inopportuni con toni importuni e spesso maleducati, ai messaggi sul telefonino che promettono “a breve” la visita di un incaricato per riscuotere un credito, alle lettere scritte in modo tale da intimorire il debitore con indebite intimazioni a pagare pena il ricorso ad una sedicente “Autorità giudiziaria”, la creatività di queste società è quasi illimitata. Peccato, però, che ognuno di questi comportamenti sia illegittimo, essendo, quindi, un abuso. Nel campo [ ... leggi tutto » ]


Condominio, debitori e pubblica gogna – amministratore condannato

30 Gennaio 2013 - Simone di Saintjust


Esemplare la sentenza numero 4364, del 29 gennaio 2013, con cui la Corte di Cassazione sancisce il principio secondo il quale l'amministratore di un condominio non può rendere pubblici, tramite affissione sulla porta dell'ascensore, i nomi dei condomini non in regola coi pagamenti, anche se sussiste una situazione di urgenza che impone la riscossione immediata delle quote. Spiega infatti la Suprema Corte che integra il delitto di diffamazione il comunicato, redatto all'esito di un'assemblea condominiale, con il quale alcuni condomini siano indicati come morosi nel pagamento delle quote condominiali e vengano conseguentemente esclusi dalla fruizione di alcuni servizi, qualora esso sia affisso in un luogo accessibile - non già ai soli condomini dell'edificio per i quali può sussistere un interesse giuridicamente apprezzabile alla conoscenza di tali fatti - ma ad un numero indeterminato di altri soggetti. In pratica, l'amministratore può certamente comunicare i nominativi di chi non è in regola [ ... leggi tutto » ]