protesto e iscrizione in RIP (Registro Informatico dei Protesti)


Assegno protestato » nessun risarcimento danni al correntista

23 Luglio 2013 - Carla Benvenuto


Nessun risarcimento danni al correntista che cita la banca per il protesto di un assegno Nessun risarcimento del danno per il correntista che emette un assegno, il quale viene successivamente protestato a causa dell'incapienza del conto corrente. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale, con la sentenza 3286/13, ha sancito che: In caso di incapienza del conto corrente, non sussiste una posizione di interesse legittimo del correntista, consistente nel legittimo affidamento dello stesso di essere avvertito della presenza dell'assegno, al fine di evitare ancora una volta la levata del protesto. In tal caso, infatti, si è in presenza di un interesse di mero fatto del correntista, per nulla assimilabile ad un interesse legittimo. A parere degli Ermellini, quindi, l'interesse del correntista non riveste né la forma di diritto soggettivo, né quella di interesse legittimo, anche perché non sussiste alcun obbligo da parte della banca di informare il proprio [ ... leggi tutto » ]


Pubblicazione del protesto – tempi e costi di cancellazione

22 Luglio 2013 - Ludmilla Karadzic


La procedura di protesto dei titoli di credito Il titolo di credito, che prevede il pagamento di una somma a favore di un creditore ad una scadenza certa, viene consegnato, se non coperto (cioè se non è pagato o non ci sono risorse per il pagamento presso la banca alla data indicata), dal creditore (privato o banca emittente) ad un notaio, ad un ufficiale giudiziario o ad un segretario comunale. Il notaio, o il pubblico ufficiale che ha levato il protesto, deve provvedere all'iscrizione del titolo protestato su appositi registri. Il giorno successivo alla fine di ogni mese, i pubblici ufficiali sopra menzionati devono inviare al Presidente della Camera di Commercio l'elenco dei protesti levati nel periodo (che va dal giorno 27 di ogni mese al giorno 26 del mese successivo) su supporto informatico o per via telematica. La Camera di Commercio provvede alla pubblicazione dell'elenco, entro 10 giorni dalla [ ... leggi tutto » ]


Cancellazione protesto cambiali per pagamento entro 12 mesi dal protesto in assenza di originali

20 Luglio 2013 - Ludmilla Karadzic


Cancellazione protesto cambiali per pagamento entro 12 mesi dal protesto in assenza di originali - Deposito voncolato Esaminiamo il caso di cancellazione per avvenuto pagamento, entro 12 mesi dalla levata del protesto, in assenza degli effetti originali. Qualora il debitore non fosse in possesso del titolo, della cambiale o tratta accettata, perché, per esempio, ancora in fase di lavorazione nel circuito bancario, egli può presentare la domanda di cancellazione al Presidente della Camera di Commercio, corredata del "certificato di deposito” (sostitutivo del titolo originale e della quietanza di pagamento), rilasciato dall'istituto di credito presso il quale è stato effettuato un deposito, della somma dovuta, vincolato al portatore e a favore dell'effetto, a garanzia del pagamento della somma indicata nel titolo protestato (articolo 9, DPR 290/1975). Modulo (facsimile) di domanda Il modulo deve essere compilato in ogni sua parte (anche sul retro) a cura dell'utente firmato dall'avente diritto - il firmatario [ ... leggi tutto » ]


Assegno – obbligo della clausola non trasferibile per assegni di importo pari o superiore a mille euro

10 Luglio 2013 - Chiara Nicolai


Assegno - obbligo della clausola non trasferibile per assegni di importo pari o superiore a mille euro Per assegni bancari, postali e circolari di importo pari o superiore a 1.000 euro è obbligatoria la clausola di "non trasferibilità". E' possibile richiedere per iscritto il rilascio di moduli di assegni utilizzabili senza clausola “non trasferibile” esclusivamente per importi inferiori a 1.000 euro, ma bisogna corrispondere - a titolo di imposta di bollo - la somma di euro 1,50 per ciascun modulo di assegno bancario. Cosa è un assegno L'assegno è un titolo di credito consistente in un ordine scritto impartito alla propria banca, o alla posta, di pagare a terzi o a se stessi una somma indicata. Si tratta quindi di uno strumento di pagamento sostitutivo del denaro: in pratica il soggetto ordina alla banca o alla posta, presso la quale si detiene il conto corrente, di pagare una certa somma [ ... leggi tutto » ]


Assegno rubato firma falsa e protesto illegittimo » colpa di banca e notaio

5 Luglio 2013 - Ludmilla Karadzic


Banca e notaio rispondono in solido dei danni subiti dai correntisti per un assegno rubato con successivo protesto illegittimo » Sentenza Cassazione Assegno rubato, firma non autentica e protesto illegittimo: istituto di credito e notaio rispondono dei danni per erronea indicazione del nominativo protestato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale con la pronuncia 8787/13, ha sancito che Se all'esito dell'esame esterno della firma di traenza è evidente la non corrispondenza della conformità documentale di essa allo specimen della firma depositato presso la banca dal correntista, l'istituto di credito non può limitarsi a dichiarare che rifiuta il pagamento dell'assegno perché è stato denunciato come rubato, ma ha l'obbligo di precisare chiaramente al pubblico ufficiale incaricato del protesto che il titolare del conto corrente è un soggetto diverso da quello il cui nome figura nella sottoscrizione dell'assegno e che tra il titolare del conto ed il traente non vi [ ... leggi tutto » ]