protesto assegno o cambiale - azione diretta azione causale e azione di regresso


Assegno non trasferibile scoperto » protesto obbligato?

30 Marzo 2014 - Ludmilla Karadzic


Parte della giurisprudenza sulla tematica indicata nel titolo ritiene che il protesto è presupposto necessario dell'azione che si esercita contro gli obbligati in via di regresso e pertanto, quando l'assegno non presenta altre girate oltre quella del diretto beneficiario (è sicuramente il caso degli assegni di importo superiore a mille euro, non trasferibili in base alle norme antiriciclaggio) la levata del protesto non è necessaria al fine di salvaguardare i diritti del portatore del titolo, in quanto egli mantiene i suoi diritti contro il traente, sebbene l'assegno bancario non sia stato presentato tempestivamente o non sia stato fatto il protesto o la constatazione equivalente (articolo 45, comma 2, regio decreto 21.12.1933, numero 1736). La levata del protesto, nell'ipotesi considerata, non è doverosa per la banca trattaria, a carico della quale sussiste, come riconosciuto dalla Corte d'Appello di Milano con sentenza del 12 marzo 2005, un dovere di protezione che le [ ... leggi tutto » ]


Assegno protestato – prescrizione dell’azione di regresso

28 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Il regresso del portatore contro i giranti, il traente e gli altri obbligati si prescrive in sei mesi dallo spirare del termine di presentazione. Le azioni di regresso tra i diversi obbligati al pagamento dell'assegno bancario gli uni contro gli altri si prescrivono in sei mesi a decorrere dal giorno in cui l'obbligato ha pagato l'assegno bancario o dal giorno in cui l'azione di regresso è stata promossa contro di lui (articolo 75 L.A.). Trascorso tale termine è sempre possibile l'azione causale, che è l'azione derivante dal rapporto fondamentale che ha dato causa all'emissione dell'assegno, soggetta ai termini di prescrizione propri del rapporto obbligatorio sottostante. La normativa vigente subordina il regresso, esercitatile dal portatore quando l'assegno bancario presentato in tempo utile non viene pagato, contro i giranti, il traente e gli altri obbligati, alla condizione che il rifiuto del pagamento sia constatato mediante il protesto o mediante le dichiarazioni che [ ... leggi tutto » ]


Assegno emesso da un conto di una s.a.s. successivamente chiuso

26 Novembre 2012 - Marzia Ciunfrini


Assegno emesso e conto chiuso Un assegno è stato emesso da un conto di una sas: dopo la sas non ha più lavorato ma non è stata chiusa, mentre il conto da dove e stato emesso l'assegno è rimasto attivo. Il titolare ha un altra ditta con quale lavora e ha un altro conto su la stessa banca. L'assegno è firmato come persona fisica no come società. E' ancora valido o non vale più niente? I miei soldi sono andati in fumo? Il traente deve adempiere anche senza protesto Con l'assegno rimasto non pagato può essere iniziata l'azione esecutiva nei confronti del traente dopo la notifica del precetto, anche senza che ci sia stato protesto. Infatti, il portatore mantiene i suoi diritti contro il traente, sebbene l'assegno bancario non sia stato presentato tempestivamente o non sia stato fatto il protesto o la constatazione equivalente. L'assegno va comunque pagato da chi [ ... leggi tutto » ]


Assegno bancario risultato scoperto ed azione di regresso

23 Novembre 2012 - Tullio Solinas


Assegno bancario scoperto Ho presentato in banca un assegno bancario senza copertura. Il rifiuto di pagamento dell'assegno è stato constatato ex articolo 45 legge numero 1736/33 in data 10.05.2011. Quali azioni posso oggi, 10.01.2012, esercitare per far valere il mio diritto, non avendo nel frattempo esercitato alcuna azione? Azione di regresso assegno bancario L'azione di regresso è prescritta dopo sei mesi dalla scadenza del termine di presentazione dell'assegno. Può esercitare un'azione causale, procedendo per decreto ingiuntivo se dispone della documentazione probante della cause (contratto, fattura, scrittura privata) alla base del rapporto per cui l'assegno è stato emesso. Altrimenti può procedere, come per l'azione causale con il supporto di un legale, tramite la cosiddetta azione di arricchimento. Molto più complessa e dagli esiti peraltro molto incerti. Un'ultima spiaggia, per la quale la prescrizione interviene, nel suo caso, decorsi diciotto mesi dalla data di scadenza del termine di presentazione dell'assegno rimasto [ ... leggi tutto » ]


Assegno circolare lasciato dalla nonna ed azione di regresso

8 Novembre 2012 - Simone di Saintjust


Assegno circolare della nonna Mia nonna aveva lasciato da parte un assegno circolare che le aveva dato la banca come se si trattasse di denaro liquido, non pensando che ci fosse un termine per presentarlo allo sportello. L'assegno circolare è stato emesso dalla banca nel novembre 2005, per un importo superiore a 2000 euro. Ora, avendolo dato in pagamento è stata richiamata dalla banca e avvertita della non validità del titolo. Come è possibile? Azione di regresso per assegno circolare L'articolo 84 del Regio Decreto 21 dicembre 1933, numero 1736, dispone che il possessore decade dall'azione di regresso, se non presenta il titolo per il pagamento entro trenta giorni dall'emissione. L'azione contro l'emittente si prescrive nel termine di tre anni dalla emissione. La girata a favore dell'emittente estingue l'assegno. [ ... leggi tutto » ]