prestiti


Fondo mutui per i giovani precari » pochissime le banche che hanno sottoscritto la convenzione

16 Aprile 2014 - Andrea Ricciardi


Fondo mutui per i giovani precari » Pochissime le banche che hanno sottoscritto la convenzione Mutui per i giovani precari: il Fondo stanziato del governo non sta facendo faville. Sono pochissimi, infatti, gli istituti di credito che che finora hanno sottoscritto la convenzione. Al giorno d'oggi, ottenere un mutuo oggi non è facile, soprattutto se si è giovani e anche precari. Così, per far aprire i rubinetti delle banche era sceso in campo il governo. Il Parlamento, infatti, aveva istituito un Fondo di garanzia da 70 milioni per il 2014 e il 2015 destinato a coppie sposate under 35 e a single o coppie conviventi purché con figli minori e purché avessero un reddito Isee di massimo 40.000 euro. Ma l'idea, purtroppo, ha incontrato l'ostacolo delle banche. Le banche ostacolano il fondo mutui per i giovani precari Stando alle statistiche, finora, solo 23 banche, e quasi tutte di credito cooperativo, [ ... leggi tutto » ]


Carte revolving – dall’estinzione del rapporto non sono dovuti interessi e spese

30 Marzo 2014 - Giovanni Napoletano


Com'è noto, il credito revolving rappresenta una forma di finanziamento attraverso la messa a disposizione di una somma di denaro che il consumatore può utilizzare a sua discrezione con obbligo di restituzione della stessa, secondo un piano di rimborso prestabilito, pagando una determinata rata "minima" generalmente mensile. Tale importo è solitamente utilizzato tramite una carta di credito che rappresenta pertanto uno strumento di finanziamento. Per i rapporti di apertura di credito a tempo indeterminato è riconosciuto a ciascuna delle parti il diritto di recesso mediante preavviso (articolo 1845, co. 3, del codice civile). Tale diritto risulta rafforzato dall'articolo 10, comma 2, del d.l. numero 223/2006 che attribuisce ai clienti degli intermediari bancari e finanziari la facoltà di recedere dai contratti di durata senza penalità e spese di chiusura nonché, in materia di credito al consumo, dal decreto legislativo numero 141/2010, che riconosce al consumatore il diritto medesimo senza penalità e [ ... leggi tutto » ]


Cessione del quinto dello stipendio e pignoramento

27 Marzo 2014 - Annapaola Ferri


La legge disciplina l'ipotesi del cumulo della cessione con uno o più eventuali pignoramenti della retribuzione. Il cumulo può verificarsi in due distinte ipotesi, in relazione alle quali il legislatore fissa precisi limiti quantitativi. Qualora la retribuzione del lavoratore sia già gravata da una trattenuta a titolo di pignoramento e successivamente il medesimo stipuli un contratto di finanziamento da estinguersi mediante cessione della retribuzione, la quota di stipendio "cedibile" dal dipendente non può eccedere la differenza tra i due quinti della retribuzione (considerata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali) e la quota "vincolata" dal pignoramento; in ogni caso, la quota "ceduta" non può essere superiore ad un quinto della retribuzione complessiva netta. Ad esempio - la retribuzione netta del lavoratore è 900 euro; un creditore del dipendente, ne ha già ottenuto il pignoramento nei limiti di un quinto della stessa (pari a 180 euro); successivamente il dipendente stipula un [ ... leggi tutto » ]


Sospensione del pagamento delle rate di un prestito » le possibili conseguenze

12 Marzo 2014 - Andrea Ricciardi


Quali sono le possibili conseguenze per il debitore, quando si sceglie di sospendere il pagamento delle rate dopo la stipula di un contratto di prestito? A cosa va incontro? Cosa sono la decadenza dal beneficio del termine, il decreto ingiuntivo e il pignoramento? Analizziamo queste fasi nel prosieguo dell'articolo Cosa succede se si sospende il pagamento delle rate di un prestito La questione è normativizzata dall'articolo 2740 del codice civile, secondo cui i debitori rispondono dei debiti contatti con tutti i propri beni, presenti e futuri. Questo principio, pertanto, permette ai creditori, salvo intervenuta prescrizione del credito vantato, di aggredire i beni del debitore. Questa prassi è comunemente conosciuta sotto il nome di pignoramento presso terzi. Vediamo come funziona. Facciamo un esempio, prendendo il caso in cui il debitore non paghi da diversi mesi le rate del prestito. Nella fattispecie, la finanziaria è legittimata, se previsto dal contratto ad inviare [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo » prontuario per il consumatore

26 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


Credito al consumo » Prontuario per il consumatore I dati più recenti indicano per il nostro Paese un crescente ricorso al credito al consumo da parte delle famiglie italiane. E' questo un fenomeno in continua crescita che, se da un lato permette il mantenimento di un livello soddisfacente di consumi, razionalizzando e diluendo nel tempo i costi dei beni acquistati, dall'altro espone sempre più consumatori ai rischi importanti connessi alla difficoltà di fare fronte agli impegni assunti con le finanziarie. Il problema è che anche solo il mancato pagamento di due rate, genera per il consumatore conseguenze piuttosto pesanti. Noi riteniamo che sul ricorso eccessivamente facile a questo sistema di finanziamento degli acquisti, si debba fare maggiore chiarezza. In tal senso abbiamo predisposto questo vademecum che ha l'obiettivo di cominciare a rispondere ad alcuni quesiti di base sui meccanismi di funzionamento del sistema del credito al consumo. Che cos'è il [ ... leggi tutto » ]