prestiti


Carta revolving

3 Luglio 2013 - Chiara Nicolai


Per chi è gia familiare con l'uso delle carte di credito, la carta revolving (o carta di debito) puó rappresentare una semplice evoluzione. Solitamente, con la carta di credito (Visa, Mastercard, American Express e cosi via) tutti gli acquisti effettuati nell'arco di un mese sono addebitati in un'unica somma, il mese successivo. Gia questa è una forma di credito in quanto teoricamente si possono acquistare beni che vengono pagati il mese successivo. A parte i costi annuali della carta di credito, solitamente non vi sono altre spese per il cliente in quanto il credito non fa insorgere interessi passivi da pagare: il costo del servizio viene invece pagato dagli esercenti. La carta di credito revolving va oltre: il pagamento degli acquisti di un mese puó essere rateizzato a partire dal mese successivo in avanti, pagando una certa somma fissa scelta dal cliente ogni mese (ad esempio 150 euro al mese): [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – il contratto

26 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


La durata di un contratto stipulato per credito al consumo è rimessa alla libera determinazione delle parti La rata (in genere mensile) prevista nel contratto di credito al consumo costituisce l'importo che il consumatore versa alla banca o all'intermediario finanziario per la restituzione del prestito. Essa è composta di una quota capitale, a titolo di restituzione del prestito, e di una quota interessi, in ragione dell'applicazione del tasso di interesse praticato. Il rimborso avviene secondo cadenze temporali determinate dalle parti; di regola le rate sono mensili. Il pagamento della rata rappresenta un evento importante nell'andamento dei rapporti tra banca e consumatore. Il mancato rispetto delle scadenze previste per le rate determina a carico del consumatore maggiori oneri per l'applicazione di interessi di mora, la cui misura deve essere indicata nella documentazione precontrattuale e nel contratto. Inoltre, in base alle regole generali in materia di contratti, la banca e gli intermediari [ ... leggi tutto » ]


Contratti di prestito – cessione del quinto dello stipendio

26 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


La cessione del quinto dello stipendio è un prestito non finalizzato all'acquisto di uno specifico bene o servizio ed è disciplinato dalla normativa sul credito al consumo. Il prestito attraverso la cessione del quinto dello stipendio può essere richiesto esclusivamente dal lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, il quale ottiene direttamente dalla banca o finanziaria la disponibilità di una somma con cui, successivamente, potrà finanziare qualsiasi tipo di spesa. Il prestito con cessione del quinto dello stipendio prevede rate di importo fisso non superiori alla quinta parte dello stipendio che vengono rimborsate automaticamente grazie alla trattenuta diretta sulla busta paga;  di conseguenza, l'ente finanziatore riceverà i rimborsi direttamente dal datore di lavoro. Il prestito con cessione del quinto prevede un tasso di interesse fisso - espresso dal TAN e TAEG - ed un rimborso secondo un piano di ammortamento alla francese: quindi rate costanti (di importo non superiore alla quinta [ ... leggi tutto » ]


Contratti di prestito – il prestito personale

26 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Struttura e funzione economica del prestito personale Il prestito personale è una delle forme più comuni di contratto di prestito. Rientra nelle categorie previste per il credito al consumo e non è sottoposto ad alcun vincolo riguardo le modalità con cui viene impiegato il credito concesso. Con il contratto di prestito personale una somma viene erogata dalla banca (o dalla finanziaria) al cliente, che si impegna a restituirla secondo un piano di ammortamento a tasso fisso, variabile o misto e con rate alle scadenze concordate. Il finanziamento può essere assistito da garanzie. Può essere inclusa, sotto forma di adesione o altra forma di stipula, una polizza assicurativa, a copertura del rimborso del credito derivante dal finanziamento, a fronte dei rischi morte, perdita impiego, infortunio e invalidità. Possono altresì ricorrere altre forme di polizza assicurativa quali, ad esempio, RC auto, danni a terzi, danni all'abitazione, etc. Qualora il finanziamento, con rimborso [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – le clausole contrattuali vessatorie da contestare alla società di recupero crediti

25 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


Credito al consumo – le clausole vessatorie del contratto di prestito da contestare alla società di recupero crediti In base all'articolo 25 della legge 6 febbraio 1996 numero 52, attuativa della direttiva CEE numero 93/13, nei contratti conclusi tra un consumatore ed un professionista è possibile per il consumatore sottrarsi all'efficacia di una o più clausole di un contratto quando le prestazioni che esse prevedono sono “sbilanciate” a vantaggio del professionista. Questa particolare forma di tutela del consumatore è stabilita dagli articoli 1469 bis - sexies del codice civile, introdotti dalla legge 52/96, emanata in attuazione della Direttiva Cee numero 13 del 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati dai consumatori. L'ordinamento italiano, tuttavia, già conosceva la categoria delle “clausole vessatorie”. Esse sono previste dagli articoli 1341 e 1342 del codice civile che, non essendo stati abrogati dalla legislazione successiva, continuano ad essere pienamente vigenti ed applicabili. Essi stabiliscono [ ... leggi tutto » ]