prescrizione dei debiti


La certezza del diritto – per il rimborso di imposte dichiarate successivamente incompatibili con il diritto comunitario la decadenza parte dal giorno del pagamento

19 Giugno 2014 - Ludmilla Karadzic


Il termine di decadenza per l'esercizio del diritto al rimborso di un'imposta che sia stata dichiarata, in epoca successiva all'indebito versamento, incompatibile con il diritto comunitario da una sentenza della Corte di giustizia europea, decorre dalla data del versamento, oppure da quella in cui è intervenuta la pronuncia che ne ha sancito la contrarietà all'ordinamento comunitario? In più occasioni la Corte di Cassazione è stata chiamata ad occuparsi del problema della decorrenza del termine di decadenza dal diritto al rimborso di altre imposte dichiarate comunitariamente illegittime. L'orientamento prevalente propende per la decorrenza del termine dalla data del pagamento, a nulla rilevando che in quel momento non fosse stata ancora dichiarata l'incompatibilità della norma interna con il diritto comunitario. Gli istituti della prescrizione e della decadenza, infatti, sono posti a presidio del principio, irrinunciabile in ogni ordinamento giuridico, della certezza del diritto e delle situazioni giuridiche, con il corollario della conseguente [ ... leggi tutto » ]


Equitalia » come funziona la prescrizione delle cartelle esattoriali originate da sanzioni amministrative

10 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


Tutte le cartelle esattoriali notificate da Equitalia sono soggette alla prescrizione, ovvero all'estinzione a seguito dell'inerzia dell'agente di riscossione, protratta per il numero di anni stabiliti dalla legge. Questi atti, di conseguenza, non devono essere pagati. La disciplina della prescrizione in discorso è, tuttavia, diversa a seconda che si riferisca a sanzioni amministrative o a tributi e tasse. In questo articolo, parleremo della prescrizione delle cartelle di Equitalia per quanto riguarda le sanzioni amministrative. Per fare chiarezza è necessario riassumere le prescrizioni di queste sanzioni così come previste dalla legge. Per prima cosa è bene precisare che l'ente impositore di cui si parlerà nel proseguo è lo stesso che richiede il pagamento della sanzione amministrativa. In ogni caso l'ente impositore deve essere indicato nel verbale che viene notificato. Per chiarire la questione, va innanzitutto osservato il procedimento ed i rispettivi termini di prescrizione. Entro 90 giorni dal giorno della violazione [ ... leggi tutto » ]


Regime transitorio di prescrizione per crediti contributivi inps

9 Giugno 2014 - Simone di Saintjust


Ove una nuova legge stabilisca un termine di prescrizione più breve di quello fissato dalla legge anteriore, il nuovo termine si applica anche alle prescrizioni in corso, ma decorre dalla data di entrata in vigore della legge che ne ha disposto l'abbreviazione e, naturalmente, questo principio si applica solo alle prescrizioni in corso che residuano un termine maggiore di quello fissato dalla nuova legge. Ad esempio, a decorrere dal primo gennaio 1996 il termine di prescrizione per crediti contributivi INPS è passato da dieci a cinque anni. Per un credito contributivo accertato al primo gennaio 1992, la prescrizione residua al due gennaio 1996 (con l'entrata in vigore del nuovo termine di prescrizione) è pari a cinque anni (con il termine decennale ne sarebbero residuati sei). Per un credito contributivo accertato al primo gennaio 1990, la prescrizione residua al due gennaio 1996 è pari a quattro anni (l'entrata in vigore dei [ ... leggi tutto » ]


Vaglia circolare non incassato e prescritto – come il richiedente può ottenere la restituzione dell’importo

2 Giugno 2014 - Simonetta Folliero


Il regolamento recante le norme sui servizi di Bancoposta stabilisce che: Il trasferimento di fondi mediante vaglia postale si perfeziona con la consegna del vaglia postale al beneficiario; Il credito incorporato nel vaglia postale si prescrive il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione; Ai vaglia postali si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni applicabili all'assegno circolare. Se il vaglia è nominativo (non trasferibile) colui che, a suo tempo, ne ha richiesto l'emissione può chiedere a Poste Italiane il rimborso della somma di denaro servita per formare la provvista necessaria all'emissione del titolo che si sia successivamente prescritto (31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione) senza che il beneficiario lo abbia incassato. Se, invece, si tratta di un vaglia circolare, è necessario far riferimento alla legge 266/2005, secondo la quale gli importi degli assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione del relativo diritto [ ... leggi tutto » ]


Vaglia postale non trasferibile – prescrizione per beneficiario e richiedente

2 Giugno 2014 - Simonetta Folliero


Il credito incorporato nel vaglia postale si prescrive il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione. Va tuttavia precisato che detta prescrizione opera con riguardo al titolo ed al credito del beneficiario del vaglia, ma non nei confronti del richiedente il vaglia. Rispetto all'azione di quest’ultimo opera invece il termine ordinario di prescrizione decennale. La restituzione dei vaglia all'emittente è ovviamente condizione necessaria per ottenere da questo la restituzione dei fondi. Così ha stabilito l'Arbitro Bancario finanziario con la decisione N. 3559 del 04 luglio 2013. [ ... leggi tutto » ]