prescrizione dei debiti


Fatture gas – se non vengono ricevute possono entrare in prescrizione?

9 Agosto 2011 - Andrea Ricciardi


Fatture gas -C'è prescrizione? Da più di un anno non ricevo le fatture gas relative al riempimento del bombolone ( gpl). La ditta di gas- nazionale- viene a controllare periodicamente il livello del gas e fa il riempimento. Io però sono completamente all'oscuro di ciò che sta succedendo. Benchè sia cliente da svariati anni con la mia srl e abbia chiamato in ditta la sezione amministrativa per informare che non mi arrivano le fatture, da parte della Ditta c'è il più totale silenzio. Le fatture che immagino prima o poi arriveranno, possono entrare in prescrizione, essendo relative a forniture di gas passate? Fatture gas- invio raccomandata Personalmente ritengo che debba inviare raccomandata per sollecitare l'invio delle fatture gas, perchè prima o poi arriveranno e se non sbaglio la prescrizione per tali contratti è decennale. [ ... leggi tutto » ]


Contributi non versati e decadenza – quando l’inps non può più riscuotere il credito

18 Luglio 2011 - Simone di Saintjust


Contributi non versati e decadenza - quando l'INPS non può più riscuotere il credito Per i contributi ed i premi non versati e per gli accertamenti notificati successivamente alla data del 1 gennaio 2004 l'istituto ha l'obbligo di iscrivere il credito in ruoli resi esecutivi a pena di decadenza entro i  termini previsti dal decreto legislativo  46/99 art. 25 e 36 comma 6, come modificato dall'art 4 della L. 350/2003: Per i contributi o premi non versati dal debitore, entro il 31 dicembre dell'anno successivo al termine fissato per il versamento; in caso di denuncia o comunicazione tardiva o di riconoscimento del debito, tale termine decorre dalla data di conoscenza da parte dell'ente; Per i contributi o premi dovuti in forza di accertamenti effettuati dagli uffici, entro il 31 dicembre dell'anno successivo alla data di notifica del provvedimento ovvero, per quelli sottoposti a gravame giudiziario, entro il 31 dicembre dell'anno successivo [ ... leggi tutto » ]


Avviso di addebito con valore di titolo esecutivo – il nuovo sistema di riscossione inps

18 Luglio 2011 - Simone di Saintjust


Avviso di addebito con valore di titolo esecutivo - il nuovo sistema di riscossione INPS A decorrere dal 1 gennaio 2011, l'INPS ha  introdotto un nuovo sistema di riscossione con la finalità di indirizzare l'attività dell'Istituto verso una più efficace azione di contrasto dell'omissione contributiva. Da tale data, infatti, l'istituto provvede al recupero dei crediti contributivi di propria competenza attraverso la notifica al contribuente di un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo. Avviso di addebito L'avviso di addebito viene utilizzato sia per le somme dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali non versati alla scadenza mensile o periodica, sia per le somme accertate come dovute dagli uffici o dagli organi di vigilanza, anche di altri Enti. L'avviso di addebito deve riportare, con riferimento alla posizione del contribuente, tutti gli elementi che consentono l'esatta identificazione della pretesa dell'Istituto ed, in particolare: il codice fiscale del contribuente; la tipologia del [ ... leggi tutto » ]


Eredi e debito con inps

14 Maggio 2011 - Simone di Saintjust


Mio fratello è deceduto a febbraio ed ho scoperto che aveva un debito con l'inps per contributi non versati..... che devo fare visto che purtroppo lui non usufruirà più dei contributi che dovrei versare se i debiti sono ereditabili? Gli eredi devono pagare e, devono pagare anche le sanzioni (le quali, in generale non si trasmetterebbero agli eredi). Per quanto attiene alle sanzioni da violazione contributiva commesse dal de cuius, con la circolare del 22 agosto 2001 numero 165 l'INPS le ha equiparate alle sanzioni civili e, quindi, trasmissibili agli eredi. La natura civilistica della sanzione si ricava dall'articolo 116 della legge finanziaria del 2001 che ha definito «sanzione civile» quella per violazioni relative a versamento di contributi e premi. Quindi non solo è trasferibile agli eredi, ma sono altresì dovute le somme aggiuntive maturate fino alla data del pagamento. La sentenza numero 562 del 2000 della Cassazione, confermando l'orientamento [ ... leggi tutto » ]


Separazione – la prescrizione quinquennale riguarda il rateo mensile non il mantenimento

13 Aprile 2011 - Antonella Pedone


In materia di separazione e divorzio, la prescrizione quinquennale non riguarda il diritto al mantenimento. La prescrizione riguarda, invece, la singola rata dovuta ogni mese, in cinque anni dalla scadenza. Il diritto all'assegno divorzile ed il diritto all'assegno di mantenimento sono imprescrittibili. Ciò che si prescrive sono, è bene ribadirlo, i singoli ratei dell'assegno. In particolare, il diritto alla corresponsione dei singoli ratei si prescrive a decorrere dalle singole scadenze, e non a decorrere da un unico termine (la data della sentenza), trattandosi di una pretesa avente ad oggetto più prestazioni, autonome e periodiche (Corte di Cassazione, sentenza del 5 novembre 2009, numero 23462). La Cassazione ha pure affermato che il termine di prescrizione dei ratei mensili è di 5 anni, ai sensi dell'articolo 2948 del Codice civile. La prescrizione può essere interrotta con le modalità previste dall'articolo 2943 del Codice civile. È quindi sufficiente una lettera raccomandata che valga [ ... leggi tutto » ]