prescrizione dei debiti


Come deve essere formulato un atto per avere efficacia interruttiva della prescrizione

28 Agosto 2015 - Ludmilla Karadzic


In tema di interruzione della prescrizione, un atto, per avere efficacia interruttiva, deve contenere, oltre alla chiara indicazione del soggetto obbligato (elemento soggettivo), l'esplicitazione di una pretesa e l'intimazione o la richiesta scritta di adempimento, idonea a manifestare l'inequivocabile volontà del titolare del credito di far valere il proprio diritto, nei confronti del soggetto indicato, con l'effetto sostanziale di costituirlo in mora (elemento oggettivo). Quest'ultimo requisito non è soggetto a rigore di forme, all'infuori della scrittura, e, quindi, non richiede l'uso di formule solenni né l'osservanza di particolari adempimenti, essendo sufficiente che il creditore manifesti chiaramente, con un qualsiasi scritto diretto al debitore e portato comunque a sua conoscenza, la volontà di ottenere dal medesimo il soddisfacimento del proprio diritto. Ne consegue che non è ravvisabile tale requisito in semplici sollecitazioni prive di carattere di intimazione e di espressa richiesta di adempimento al debitore e che è priva di efficacia [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione per la parcella di un avvocato – decorrenza, comunicazione interruttiva dei termini ed implicazioni dell’eccezione di prescrizione

2 Luglio 2015 - Carla Benvenuto


Costituisce atto idoneo ad interrompere la prescrizione l'inoltro della richiesta di adempimento per lettera raccomandata, la cui spedizione è provata dalla relativa ricevuta e i cui particolari doveri di consegna a carico del servizio postale ne fanno presumere l'arrivo al debitore, pur in assenza della ricevuta di ritorno. Solo a seguito di contestazione del destinatario sorge l'onere per il mittente di provare il ricevimento. Inoltre, l'eventuale eccezione di prescrizione sollevata dal debitore non equivale al riconoscimento del debito: in pratica l'aver sollevato l'eccezione di prescrizione non determina l'ammissione del debito. Invece, l'ammissione del debito impedisce al debitore di avvalersi della prescrizione presuntiva triennale. La decorrenza della prescrizione presuntiva triennale del diritto al compenso dell'avvocato, va individuata con riferimento all'espletamento dell'incarico conferito dal cliente. Nel caso di prestazioni rese in due gradi di giudizio, la decorrenza della prescrizione presuntiva triennale coincide con la pubblicazione della sentenza d'appello. Sono questi alcuni dei [ ... leggi tutto » ]


In tema di assicurazione la prescrizione decorre dalla richiesta di risarcimento

25 Giugno 2015 - Eleonora Figliolia


In tema di assicurazione, alla norma generale dettata dal codice civile, secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere, viene apportata deroga con il principio giuridico secondo il quale la sospensione del termine di prescrizione si verifica non già con la denuncia del sinistro, bensì con la comunicazione, all'assicuratore, della richiesta di risarcimento proposta dal danneggiato. Tale comunicazione è efficace anche se proviene dallo stesso danneggiato, o, addirittura, da un terzo. Questo il concetto ribadito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 12897/15. [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione della fideiussione

19 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


Quando un soggetto garantisce un prestito o contrae l'erogazione di prestazione o servizi per conto terzi, la responsabilità personale grava esclusivamente sul soggetto che ha agito in nome e per conto dei terzi, attesa l'esigenza di tutela di coloro che, nell'erogazione del credito o delle prestazioni e dei servizi, abbiano fatto affidamento sulla solvibilità e sul patrimonio del soggetto contraente. Ne consegue che l'obbligazione, avente natura solidale, di colui che ha agito per conto terzi è inquadrabile tra le garanzie assimilabili alla fideiussione. Al riguardo, l'articolo 1957 del codice civile prevede che il fideiussore rimanga obbligato anche dopo la scadenza dell'obbligazione principale, purchè il creditore, entro sei mesi dalla predetta scadenza, si sia attivato per l'escussione del credito nei confronti del debitore principale. In pratica, viene imposto al creditore l'onere di attivarsi nei confronti del debitore principale entro un termine semestrale decorrente dalla scadenza dell'obbligazione principale per poter poi esigere [ ... leggi tutto » ]


Non interrompe la prescrizione l’atto di costituzione in mora notificato con raccomandata a soggetto estraneo al debitore

15 Giugno 2015 - Marzia Ciunfrini


Un atto di costituzione in mora del debitore, per produrre i suoi effetti e, in particolare, l'effetto interruttivo della prescrizione del credito preteso, deve essere diretto al suo legittimo destinatario, ma non è soggetto a particolari modalità di trasmissione, né alla normativa sulla notificazione degli atti giudiziari. Pertanto, nel caso in cui detta intimazione sia inoltrata con raccomandata a mezzo del servizio postale, la sua ricezione da parte del destinatario può essere provata anche sulla base della presunzione di recepimento fondata sull'arrivo della raccomandata all'indirizzo del destinatario, che dovrà, dal suo canto, provare di non averne avuta conoscenza senza sua colpa. Se, tuttavia, emerge la circostanza della totale estraneità, al debitore, del soggetto che ha firmato per ricevuta la raccomandata e si evidenzia che non risulta alcuna relazione fra il destinatario e chi sottoscrive la ricevuta, viene accertata l'impossibilità per il debitore di avere notizia dell'atto e dunque, l'impossibilità di [ ... leggi tutto » ]