prescrizione dei debiti


Prescrizione e decadenza dei diritti – uno scadenzario per il debitore

20 Luglio 2013 - Chiara Nicolai


Differenze fra decadenza e prescrizione La prescrizione La prescrizione è un mezzo con cui l'ordinamento giuridico opera l'estinzione dei diritti quando il titolare non li esercita entro il termine previsto dalla legge (codice civile, articolo 2934 e seguenti). La decadenza La decadenza consiste nella perdita della possibilità di esercitare un diritto per il mancato esercizio in un termine perentorio (codice civile, articolo 2964 e seguenti) Differenze fra decadenza e prescrizione In termini pratici i due concetti sono molto simili, ma giuridicamente no. La prescrizione, infatti, è stabilita solo dalla legge mentre la decadenza può anche essere frutto di accordi tra due parti. Gli esempi tipici sono il termine entro cui si devono contestare i vizi sui beni acquistati dai consumatori (due mesi dalla loro scoperta, la decadenza) ed il termine entro il quale tale diritto può essere esercitato, promuovendo magari una causa (due anni dall'acquisto, la prescrizione) E' importante sapere [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione e decadenza delle sanzioni amministrative – il termine per l’emissione dell’ordinanza ingiunzione

22 Giugno 2013 - Antonella Pedone


Prescrizione e decadenza delle sanzioni amministrative - Entro quale termine deve essere notificata una ordinanza-ingiunzione per il pagamento di una sanzione amministrativa L'ordinanza-ingiunzione per il pagamento di una sanzione amministrativa deve essere adottata e notificata all'interessato entro cinque anni dalla violazione: in materia di sanzioni amministrative consistenti nel pagamento di una somma di denaro, l'autorità amministrativa adotta una ordinanza-ingiunzione, notificandola all'interessato all'esito del procedimento previsto dall'articolo 18 della Legge numero 689/81. La questione che si pone al riguardo è entro quale termine deve essere notificata la detta ordinanza-ingiunzione. L'articolo 18, infatti, non prevede espressamente alcun termine. Sul punto, sono state formulate essenzialmente due soluzioni: la prima, è l'applicazione del termine di novanta giorni previsto in generale per la conclusione dei procedimenti amministrativi dalla Legge numero 241/90; la seconda, è l'applicazione del termine di cinque anni previsto per la prescrizione delle sanzioni amministrative dalla Legge numero 689/81. Diverso è poi il [ ... leggi tutto » ]


Massima trasparenza sulla filiera dei veicoli per evitare il bollo auto

20 Giugno 2013 - Giorgio Valli


Bollo auto » La storia La tassa automobilistica, comunemente indicata anche come “tassa di circolazione” o "bollo auto" è un tributo locale, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore della Regioni d'Italia di residenza. E' una tassa introdotta già nel 1953 con il Decreto del Presidente della Repubblica del 5 febbraio 1953, numero 39. Nel 1955, stante la necessità per lo Stato di introitare parte del denaro necessario alla costruzioni delle autostrade e delle strade statali il testo precedente fu riformato dalla Legge 21 maggio 1955 numero 463. La norma rimase invariata sino al 1982, quando con il Decreto Legge del 30 dicembre 1982 numero 953 venne introdotta la tassa di possesso, in forza della quale la tassa è dovuta anche se il veicolo non è circolante. Dal 1° gennaio 1999, in base alla Legge numero 449 del 27 dicembre 1997 [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione del vaglia postale – per il rimborso della somma versata vale il termine decennale

13 Giugno 2013 - Ludmilla Karadzic


Il servizio di trasferimento fondi mediante vaglia postali è regolato dagli articoli 5 e 6 del dpr 14 marzo 2001, numero 144 (regolamento recante le norme sui servizi di Bancoposta). Il trasferimento della somma di denaro mediante vaglia postale si perfeziona con la consegna del vaglia postale al beneficiario. Il terzo comma dell'articolo 6 del citato dpr numero 144/2001 prescrive che il credito incorporato nel vaglia postale si prescriva il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione. E' evidente che, qualora il credito incorporato nel titolo risulti prescritto, non è possibile ottenerne il pagamento. Ma, se il vaglia non è stato girato e il soggetto che ne ha richiesto l'emissione è in grado di dimostrare che il vaglia non è stato pagato, si può richiedere il rimborso della somma di denaro che costituisce la provvista originariamente versata per promuovere l'attivazione del servizio di trasferimento fondi mediante vaglia [ ... leggi tutto » ]


Anatocismo bancario – il punto su norma e giurisprudenza

5 Giugno 2013 - Lilla De Angelis


Cosa è l'anatocismo bancario Il primo gennaio otteniamo in prestito, da due soggetti diversi, la somma di 1000 euro. Il contratto stipulato con il soggetto A prevede la capitalizzazione degli interessi con cadenza trimestrale, mentre con il soggetto B conveniamo di capitalizzare gli interessi con periodicità annuale. Il tasso di interesse richiesto da entrambi i creditori è del 12% annuo (3% trimestrale). Il 31 dicembre è previsto il rimborso dei due prestiti. Dovremo restituire 1.120,00 euro al creditore B e 1.0125,51 euro al creditore A. Com'è potuto accadere? Semplice: il creditore A applica la pratica dell'anatocismo. Per fortuna, adesso l'anatocismo è una pratica vietata, ma fino a qualche anno fa rappresentava il terrore per chi, ottenuto un fido bancario, aveva la sfortuna di finire in "rosso". Anatocismo bancario - Le eccezioni che confermano la regola In tema di anatocismo, secondo l'articolo 1283 del codice civile, in mancanza di usi contrari, [ ... leggi tutto » ]