prescrizione dei debiti


La data di decorrenza dalla prescrizione fa riferimento alla scadenza dell’ultima rata del mutuo

8 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


In caso di omesso pagamento del mutuo la prescrizione è decennale. Inoltre la giurisprudenza configura per il mutuo una unica obbligazione restitutoria, con la conseguenza che la prescrizione comincia a decorrere dalla scadenza dell'ultima rata. Pertanto, la data di decorrenza dalla prescrizione deve essere individuata con riferimento alla scadenza dell'ultima rata del mutuo e non di certo prendendo in considerazione la data di stipula del mutuo. Infatti il pagamento di ratei di mutui configura un'obbligazione unica ed il relativo debito non può considerarsi scaduto prima della scadenza dell'ultima rata. Questi gli orientamenti della Corte di Cassazione con sentenze, fra le altre, numero 2301/2004 e 17798/11. [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione della cartella esattoriale – come verificarla

7 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Mi è stata notificata una cartella esattoriale per tributi anni 2002-2003 ruolo 2008, vorrei sapere come posso fare a capire se sono andate in prescrizione, leggendo alcune precedenti domande di altre persone ho dedotto che comunque vanno in prescrizione se non vengono reclamati i pagamenti. e se eventualmente è avvenuta la prescrizione un aiuto a come scrivere una lettera all'ente emittente-comune. Spero possiate aiutarmi e vi ringrazio in anticipo. Lei deve recarsi negli uffici dell'ente impositore (che è indicato nella cartella esattoriale - bisogna andare di persona, se manda un modulo per posta non le rispondono). In altre parole lei deve rivolgersi non ad Equitalia, ma a chi a suo tempo le richiese i tributi. Agli impiegati dell'ente impositore deve pretendere copia delle relate di notifica delle richieste di pagamento a lei inviate in relazione agli atti indicati in cartella (è un suo diritto sancito dalla legge 241/90 sulla trasparenza [ ... leggi tutto » ]


Contestabilità del credito iva da parte dell’agenzia delle entrate – termini rigorosi di decadenza

31 Agosto 2013 - Anonimo


Pronunzia di conferma sui termini di decadenza per la contestabilità del credito IVA da parte degli uffici dell'amministrazione finanziaria. La Corte di Cassazione, infatti, ha ribadito il proprio precedente orientamento in cui affermava che anche la contestabilità del credito IVA preteso dal contribuente è soggetta ai termini rigorosi di decadenza previsti per l'accertamento delle maggiori imposte dovute: “si deve ritenere che il credito riportato in dichiarazione deve, se del caso, essere contestato da parte dell'Ufficio mediante avviso di rettifica da effettuarsi nei termini di decadenza previsti dalla legge. Se ciò non avviene, a fronte dell'istanza di rimborso, l'Amministrazione, divenuto definitivo il credito dichiarato, è tenuta ad effettuare il rimborso” (CTP Pisa sent. 86 del 30 giugno 2010). [ ... leggi tutto » ]


Assegno protestato – prescrizione dell’azione di regresso

28 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Il regresso del portatore contro i giranti, il traente e gli altri obbligati si prescrive in sei mesi dallo spirare del termine di presentazione. Le azioni di regresso tra i diversi obbligati al pagamento dell'assegno bancario gli uni contro gli altri si prescrivono in sei mesi a decorrere dal giorno in cui l'obbligato ha pagato l'assegno bancario o dal giorno in cui l'azione di regresso è stata promossa contro di lui (articolo 75 L.A.). Trascorso tale termine è sempre possibile l'azione causale, che è l'azione derivante dal rapporto fondamentale che ha dato causa all'emissione dell'assegno, soggetta ai termini di prescrizione propri del rapporto obbligatorio sottostante. La normativa vigente subordina il regresso, esercitatile dal portatore quando l'assegno bancario presentato in tempo utile non viene pagato, contro i giranti, il traente e gli altri obbligati, alla condizione che il rifiuto del pagamento sia constatato mediante il protesto o mediante le dichiarazioni che [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione e decadenza dei rimborsi fiscali

22 Agosto 2013 - Andrea Ricciardi


Come richiedere un rimborso fiscale Il contribuente che ha versato imposte in misura maggiore a quelle effettivamente dovute ha diritto ad essere rimborsato. A seconda dei casi, i rimborsi possono essere richiesti: con la dichiarazione dei redditi; con apposita istanza dal contribuente. Insieme alla somma da rimborsare l'ufficio calcola anche gli interessi nella misura fissata dalle leggi tributarie. Rimborsi risultanti dalle dichiarazioni (modello UNICO) Quando dalla dichiarazione dei redditi risulta un credito e nella compilazione del quadro RX del modello Unico il contribuente ha indicato di voler avere il rimborso (la scelta alternativa sarebbe quella del riporto del credito all'anno successivo o la compensazione del credito con altri tributi da versare), l'Agenzia delle Entrate, eseguiti i normali controlli, provvede a rimborsare la somma spettante. Se il contribuente non ha effettuato alcuna scelta, il credito viene considerato come eccedenza da utilizzare nella successiva dichiarazione. L'importo in questione potrà essere rimborsato solo [ ... leggi tutto » ]