prescrizione contributi


Cassa forense – nessun differimento dei termini di prescrizione quando l’avvocato comunica redditi inferiori a quelli dichiarati al fisco

20 Settembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Contributi alla cassa forense - Nessun differimento dei termini di prescrizione quando l'avvocato comunica redditi inferiori a quelli dichiarati al fisco La comunicazione alla cassa forense di una dichiarazione reddituale che riporta l'ammontare del reddito professionale dichiarato ai fini IRPEF o l'ammontare del volume dichiarato ai fini IVA in misura diversa da quella dichiarata al fisco, esclude il decorso del termine di prescrizione per la contribuzione dovuta sulla parte di reddito professionale non dichiarato? Il decorso della prescrizione dei contributi previdenziali alla Cassa forense è sospeso sino alla data di trasmissione alla Cassa, da parte degli uffici finanziari, dei dati reddituali non comunicati dal professionista? Quelle di seguito riportate sono le risposte fornite, a tali quesiti, con la sentenza 18953/14 della Corte di cassazione. Contributi alla cassa forense - Il termine di prescrizione quinquennale decorre dal trentesimo giorno successivo alla data di scadenza per la presentazione della dichiarazione annuale dei [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori

20 Settembre 2014 - Ornella De Bellis


La prescrizione dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori Le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria si prescrivono in dieci anni per quelle di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti e delle altre gestioni pensionistiche obbligatorie – termine ridotto a cinque anni con decorrenza 1 gennaio 1996 – e in cinque anni per tutte le altre contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria. La normativa ad oggi in vigore ha regolato l'intera materia della prescrizione dei crediti contributivi degli enti previdenziali, con riferimento a tutte le forme di previdenza obbligatoria, comprese quelle per i liberi professionisti, con conseguente abrogazione delle previgenti discipline differenziate: dunque, è venuta meno la connotazione di specialità in precedenza sussistente per i vari ordinamenti previdenziali di categoria. La nuova disciplina, pur riducendo il termine da decennale a quinquennale per tutti i tipi di contributi previdenziali, opera però una distinzione: per i contributi destinati alle [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione dei crediti contributivi previdenziali e delle sanzioni civili

27 Febbraio 2014 - Simone di Saintjust


La legge numero 335 del 1995 (articolo 3, comma 9) prevede che le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria si prescrivono in dieci anni per quelle di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti e delle altre gestioni pensionistiche obbligatorie – termine ridotto a cinque anni con decorrenza 1 gennaio 1996 (lettera a) – e in cinque anni per tutte le altre contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria (lettera b). Viene dunque regolata, dalla normativa appena indicata, l'intera materia della prescrizione dei crediti contributivi degli enti previdenziali, con conseguente abrogazione delle previgenti discipline differenziate. Tale principio è stato ribadito, in più occasioni, dalla Corte di Cassazione con specifico riferimento ai crediti contributivi dell'INARCASSA, per i quali è stato ritenuto che dovesse essere applicata la nuova normativa, diversamente da quanto sostenuto dall'ente previdenziale, secondo cui doveva continuare ad applicarsi la norma speciale di cui all'articolo 18 della legge [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione e decadenza per le rate di pensione inps

21 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Quando un diritto si estingue per prescrizione Ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. In generale, secondo l'articolo 2946 del codice civile, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni, salvo i casi in cui la legge dispone diversamente. Nella fattispecie il diritto a pensione è imprescrittibile in quanto riferito ad una situazione giuridica che permane nel tempo, ad uno “status” collegato alla persona del titolare e dunque non soggetto a prescrizione: la prescrizione non riguarda lo status di pensionato ma le sole rate di pensione. LA PRESCRIZIONE DELLE RATE DI PENSIONE In materia di pensioni, l'articolo 129, 1° comma, regio decreto legge 4 ottobre 1935, numero 1827, dispone che alle rate di pensione già liquidate e poste in pagamento si applica la prescrizione breve quinquennale. Le rate di pensione non riscosse entro cinque anni [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione per i contributi inps dovuti e non versati

20 Agosto 2013 - Andrea Ricciardi


Prescrizione per i contributi INPS dovuti e non versati La prescrizione è un evento estintivo del diritto di versare/recuperare i contributi, legato al decorso di un periodo di tempo determinato dalla legge. Entro il termine di prescrizione i contributi non versati possono essere validamente: pagati con regolarizzazione da parte del datore di lavoro (lavoro dipendente), o del lavoratore stesso (lavoro autonomo) ; recuperati con accertamenti di vigilanza o avvisi di pagamento o segnalazione all'esattoria (cartelle esattoriali). I contributi non pagati e prescritti possono essere recuperati solo mediante riscatto. La legge numero 335/95 (entrata in vigore il 17 agosto 1995) ha modificato, a partire dal 1° gennaio 1996, il termine prescrizionale, riducendolo da 10 a 5 anni. Attualmente possono, pertanto, configurarsi tre differenti ipotesi rispetto alle quali calcolare il decorso della prescrizione del credito contributivo. Il maturarsi o meno della prescrizione stessa è, comunque, naturalmente connesso al compimento o meno di atti  tramite cui l'INPS abbia validamente richiesto ai soggetti tenuti [ ... leggi tutto » ]