pignoramento stipendi e pensioni - limiti esattoriali di pignorabilità


Debiti – come fare a pagarli se non si ha reddito?

5 Gennaio 2011 - Simone di Saintjust


Debiti - come pagarli senza reddito Sono un lavoratore dipendente e non ho più’ la possibilità di pagare i debiti, da 6 mesi non posso perchè ho due prestiti in busta paga e quel che mi resta devo pagare fitto e spese per consumi (bollette ecc.). Siamo 4 bocche da sfamare. Vi chiedo cosa fare. Non avendo altre possibilità di reddito e quindi non rientrando con le finanziarie non so dove sbattere la testa. Debiti - situazione reddituale Per aiutarLa meglio, dovrebbe fornirci ulteriori dettagli, sui debiti contratti (entità, residuo, presenza di garanti ecc.) come sulla Sua situazione reddituale (stipendio, contratto) e patrimoniale (proprietà immobiliari e mobiliari). [ ... leggi tutto » ]


Un debitore con molti punti deboli …

19 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Lei ha molti punti deboli, purtroppo. Le due cessioni (più precisamente una cessione del quinto ed un prestito delega - due cessioni sono vietate per legge, poi scavalcata comunque dall'”invenzione” del prestito delega). Poi c'è il problema della mamma, anch’esso non eliminabile (il problema, non la mamma). I 35 mila euro li prenderanno da lei con le buone o con le cattive se ha proprietà. Si salva solo se è pensionata con il pignoramento del quinto della pensione (per tutti i 35 mila). Anche a lei (se non possiede immobili o conti correnti con importanti liquidità) pignoreranno il 20% dello stipendio. Che si aggiungerà ai 2/5 di cessione e prestito delega. In tutto il 60% della pensione. C’è una buona notizia, tuttavia. I giudici si stanno orientando a considerare impignorabile il minimo vitale. Quello del Tribunale di Nola (provincia di Napoli) ha quantificato il minimo vitale in 460 euro/mese. Insomma, [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio – il minimo vitale impignorabile si aggira intorno ai 460 euro mensili

19 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


E' previsto il pignoramento massimo di un quinto dello stipendio per debiti erariali e contributivi. E' previsto il pignoramento massimo di un terzo dello stipendio per crediti alimentari. Nel caso in cui concorrano entrambi gli eventi sopra indicati il pignoramento non può interessare una quota superiore alla metà dello stipendio, al netto delle ritenute IRPEF e dei contributi previdenziali. Per altri crediti di origine finanziaria (mutui, prestiti personali, rate per credito al consumo, carte revolving ecc.) è previsto il pignoramento di un altro quinto dello stipendio netto. Non rilevano nel computo eventuali prestiti delega. L'unico argine al pignoramento è rappresentato dalla valutazione del giudice, che è comunque tenuto, per legge, a garantire l'impignorabilità di un minimo vitale, attualmente riconosciuto con un importo che si aggira intorno ai 460 euro mensili. Legga con attenzione gli articoli correlati sulle regole di pignoramento per stipendi e pensioni. La discussione continua in questo forum. [ ... leggi tutto » ]


Cessione del quinto e prestito delega possono nuocere alla salute del debitore

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Purtroppo Francesco, non è possibile opporsi poiché sia la cessione del quinto che la delega di pagamento sono opzioni volontarie, che non hanno alcuna rilevanza nel'’eventuale concessione da parte del giudice di un pignoramento dello stipendio. Questo è l'aspetto negativo degli strumenti di cessione del quinto e della delega di pagamento, su cui richiamiamo da sempre l'attenzione. Poniamo che il debitore debba pagare una quota di un quinto del proprio stipendio netto al creditore A (QA), un'altra al creditore B (QB) ed un'altra ancora al debitore C (QC). Se stipula una cessione del quinto con A ed una delega con B e poi il creditore C ottiene il pignoramento, il debitore sarà costretto mensilmente a pagare la quota totale QT = QA + QB + QC. Se invece il debitore ottiene i presti da A e da B tramite normali finanziamenti ed il creditore C gli pignora il quinto dello [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio – quello esattoriale e quello normale

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


La Finanziaria 2005 (legge 311/04) ha definitivamente equiparato le disposizioni relative alla pignorabilità degli stipendi privati e di quelli pubblici. In sostanza è stato stabilito che per tutti gli stipendi (nonchè le gratifiche, le pensioni, le indennità, i sussidi, etc) la regola generale secondo cui essi sono impignorabili ed insequestrabili salvo queste eccezioni: 1. se il debito riguarda alimenti dovuti per legge, è prevista la pignorabilità fino ad un terzo degli stipendi al netto di ritenute; 2. se il debito è verso lo Stato o altri enti o imprese da cui il debitore dipende, e riguarda il rapporto di impiego, è prevista la pignorabilità fino ad un quinto degli stipendi al netto di ritenute; 3. se il debito riguarda tributi dovuti allo Stato, alle Province o ai Comuni dall'impiegato o salariato, è prevista la pignorabilità fino ad un quinto degli stipendi dello stesso al netto di ritenute. Se concorrono simultaneamente [ ... leggi tutto » ]