pignoramento


Pignoramento del quinto stipendio dove esiste una cessione volontaria

5 Gennaio 2012 - Ornella De Bellis


Pignoramento 20% del mio stipendio con cessione già in corso Vogliono effettuare il pignoramento del quinto del mio stipendio. Anzi lo stanno già facendo (gennaio sarebbe il terzo mese) per un finanziamento che non sono riuscito a più a pagare per problemi familiari.. Attualmente la mia situazione è questa: guadagno circa 1000 euro al mese e mia moglie 1500 ho già una cessione in corso che sto pagando che bisogna sottrarla dai 1000 euro) quindi il netto che io andrei a prendere senza la seconda cessione è di 823 euro mensili. Attualmente sto pagando altre insolvenze nel frattempo con lo stipendio di mia moglie sto rientrando in banca con le rate del mutuo insolute e quindi gli lasciamo tutti i mesi 1000 euro giuste.Vorrei far presente che ho ancora delle insolvenze con altre finanziare, equitalia e multe varie che attualmente si fanno sentire solo con telefonate e raccomandate. Quindi dopo [ ... leggi tutto » ]


Separazione dei beni – è opponibile al creditore solo se annotata sull’atto di matrimonio

30 Dicembre 2011 - Antonella Pedone


Non è opponibile al creditore che agisce in esecuzione la separazione dei beni tra i coniugi se manca l'annotazione a margine dell'atto di matrimonio. In tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza numero 11319/2011. Secondo la Cassazione, qualora risulti che al momento del pignoramento del bene da parte di terzi creditori non vi era alcuna annotazione della convenzione matrimoniale di separazione a margine dell'atto di matrimonio, non si potrà contestare al creditore la detta separazione dei beni. Al riguardo l'articolo 162 del Codice civile prevede, infatti, che l'opponibilità ai terzi delle convenzioni matrimoniali dipende dall'annotazione del relativo atto a margine dell'atto di matrimonio (Corte di Cassazione, sentenza del 23 maggio 2011, numero 11319). [ ... leggi tutto » ]


Minimo vitale da salvare da pignoramento quinto e mutuo

16 Dicembre 2011 - Piero Ciottoli


Minimo vitale Vorrei chiedervi ma a questo mondo esiste un minimo vitale per una famiglia di 4 persone di cui 2 minori, 1 con handicap certificata. Visto che non mi resta nemmeno i soldi per fare la spesa, tra mutuo e pignoramento del quinto ogni mese devo andare sotto di 1000 euro visto che guadagno 1000. E' possibile ricorrere dal giudice per fare abbassare la rata del quinto? Nozione di minimo vitale Esiste una nozione di "minimo vitale" ma riguarda la parte di stipendio che deve residuare dopo le trattenute giudiziali e non, ed è fissato in circa 500€. Mi rendo conto delle Sue difficoltà, ma purtroppo con la cessione del quinto il coltello dalla parte del manico ce l'ha la finanziaria: la Sua richiesta non è accoglibile. Per quanto riguarda il mutuo, oggi come oggi avere un mutuo è un privilegio, non certo un diritto. Può considerare con la [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dell’assegno familiare e dello stipendio

14 Dicembre 2011 - Rosaria Proietti


Pignoramento assegno e stipendio Avevo un cc bancario ed un fido ed il mio debito ammontava a circa euro 3400 circa poi divenuti circa 5500 aggiungendo tutte le spese inerenti l'atto ingiuntivo che mi hanno notificato. Tale importo non ho potuto più restituirlo per il semplice fatto che successivamente ho dovuto affrontare una separazione da mia moglie. Considerato che sono un dipendente pubblico e il mio stipendio netto mensile comprensivo di assegno familiare è di circa 1550-1600 euro, il giudice ha stabilito un importo mensile di mantenimento per la mia ex moglie e i miei due figli di 700 euro (500 euro ai miei figli e 200 euro a lei in quanto non lavora) detratti direttamente dalla mia busta paga in seguito alla richiesta della mia ex moglie riducendo così il mio stipendio netto mensile ad euro 900 (700 stipendio + 200 assegno familiare che il giudice ha assegnato a [ ... leggi tutto » ]


Pignorabilità delle polizze vita

13 Dicembre 2011 - Rosaria Proietti


Pignorabilità delle polizze vita In teoria tutte le polizze vita sarebbero insequestrabili o impignorabili, almeno stando a quanto previsto dall'articolo 1923 del codice civile Le somme dovute dall'assicuratore al contraente o al beneficiario, non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare. Sono salve, rispetto ai premi pagati, le disposizioni relative alla revocazione degli atti compiuti in pregiudizio dei creditori e quelle relative alla collazione, alla imputazione e alla riduzione delle donazioni. Qualcosa invece è cambiato da quando la prima sezione della Corte di Cassazione con sentenza della prima sezione civile numero 8676 del 26 giugno 2000 ha dato una lettura restrittiva all'articolo 1923, con l'obiettivo di scoraggiare chi, mediante i versamenti in un prodotto assicurativo - nello specifico le polizze vita - cercasse uno espediente giuridico per porsi al riparo dei creditori. Secondo la Suprema Corte il divieto di pignorabilità di cui all'articolo 1923 del codice civile riguarderebbe le [ ... leggi tutto » ]