pignoramento della pensione - impignorabilità del minimo vitale


Pensione di reversibilità » può essere pignorata?

13 Dicembre 2013 - Andrea Ricciardi


Pensione di reversibilità » E' pignorabile? Dopo la morte di mio marito, ho avuto il beneficio della sua pensione di reversibilità, che ammonta a 650 euro e siccome ho debiti con alcuni creditori, vorrei sapere se anche la pensione di mio marito, di cui godo, è intaccabile. Pensione di reversibilità » Eccetto il minimo vitale Anche le pensioni a carico dell'assicurazione generale obbligatoria possono essere pignorate, nei limiti di un quinto del loro ammontare, per ogni credito, fatta salva la quota necessaria al pensionato per assicurare mezzi adeguati alle esigenze di vita, ovvero il cosiddetto minimo vitale, il quale corrisponde 525,89 euro. I creditori che intendano procedere a esecuzione forzata contro il debitore che percepisca tale pensione, potranno intimare all'Inps l'accantonamento del quinto della pensione pignorata, svolgendo comunque la procedura di pignoramento presso terzi in tribunale. Infatti, anche le pensioni di reversibilità sono pignorabili negli stessi termini della pensione diretta, [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento stipendi e pensioni – quadro sintetico della pignorabilità

1 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Pignoramento stipendi e pensioni – quadro sintetico della pignorabilità Il pignoramento degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni era regolato dagli articoli da 1 a 4 del DPR 5 gennaio 1950 numero 180.  La Finanziaria 2005 (legge 311/04) - recependo le dichiarazioni di illegittimità della Corte Costituzionale -  ha definitivamente equiparato le disposizioni relative alla pignorabilità degli stipendi privati e di quelli pubblici. Pignorabilità di stipendi e pensioni - regole generali In sostanza è stato stabilito che per tutti gli stipendi (nonchè le gratifiche, le pensioni, le indennità, i sussidi, etc) la regola generale secondo cui essi sono impignorabili ed insequestrabili salvo queste eccezioni: se il debito riguarda alimenti dovuti per legge, è prevista la pignorabilità fino ad un terzo degli stipendi al netto di ritenute; se il debito è verso lo Stato o altri enti o imprese da cui il debitore dipende, e riguarda il rapporto [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento stipendi e pensioni – limiti alla pignorabilità e minimo vitale

28 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Pignoramento stipendi e pensioni – limiti alla pignorabilità e minimo vitale Non tutti i crediti sono liberamente pignorabili: l'articolo 545 codice di procedura civile ed alcune disposizioni contenute nelle leggi speciali fissano i limiti oggettivi del pignoramento dei crediti nell'espropriazione presso terzi. La disciplina normativa, apparentemente chiara, presenta invece, anche in seguito ai reiterati interventi della Corte Costituzionale in materia di crediti di lavoro dei dipendenti pubblici, numerosi dubbi interpretativi e notevoli difficoltà pratiche. I crediti alimentari sono relativamente pignorabili Il primo comma dell'articolo 545 codice di procedura civile espressamente prevede che non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per causa di alimenti, e sempre con l'autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato (modifica introdotta in seguito all'entrata in vigore del giudice unico di primo grado) e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto. In sostanza i crediti alimentari godono, perciò, di [ ... leggi tutto » ]


Assegno sociale – il conto in banca può determinare il diniego al beneficio

2 Giugno 2013 - Ludmilla Karadzic


il conto in banca può determinare il diniego al beneficio dell'assegno sociale Com'è noto, a chi abbia compiuto 65 anni, sia sprovvisto di reddito, ovvero percepisca un reddito di importo inferiore ai limiti minimi stabiliti dalla legge, è corrisposto un assegno denominato assegno sociale Peraltro, l'assegno sociale non è gravato da imposte, non è reversibile ai familiari superstiti, non è cedibile, non è sequestrabile e non è pignorabile. Alla verifica dei requisiti necessari per fruire dell'assegno sociale concorrono i redditi, al netto dell'imposizione fiscale e contributiva, di qualsiasi natura (retribuzioni, salari, pensioni, rendite agrarie e da fabbricati). Si tiene conto anche dei redditi esenti da imposte o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta, nonché degli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile. La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 13577 del 30 maggio 2013, sembra avere introdotto un ulteriore criterio, che seppure non finalizzato a [ ... leggi tutto » ]


Il recupero degli importi indebitamente percepiti dal pensionato

21 Marzo 2013 - Simone di Saintjust


Il recupero delle somme percepite dal pensionato e non dovute Nei casi in cui l'indebito consegua alla omessa o incompleta segnalazione, da parte dell'interessato, di fatti incidenti sul diritto o sulla misura della pensione, che non siano già a conoscenza dell'Istituto, L'INPS procede al recupero delle somme indebitamente percepite, senza alcuna limitazione temporale, in quanto la omissione viene in sostanza equiparata dal legislatore al dolo, il che ne consente in ogni caso la recuperabilità. Ed infatti, i termini di prescrizione decennali del credito decorrono, qualora l'indebito sia da ricollegare a situazioni che devono essere comunicate dal pensionato, dalla data della comunicazione stessa. Vengono ricompresi nel comportamento doloso - oltre ai casi di attività illecita dell'interessato, come tali rilevanti anche in sede penale con conseguente obbligo di denuncia all'Autorità giudiziaria - anche l'indicazione di dati incompleti o l'omissione di denuncia di circostanze incidenti sul diritto o sulla misura della prestazione, purché [ ... leggi tutto » ]