pignoramento dei crediti del debitore vantati verso terzi


Equitalia e pignoramento presso terzi – limiti di pignorabilità

7 Settembre 2015 - Antonella Pedone


L'Agente della riscossione (oggi Equitalia) può effettuare il pignoramento di stipendi, pensioni e altre indennità relative al rapporto di lavoro, entro i seguenti limiti: 1/10 per importi fino a 2.500,00 euro; 1/7 per importi da 2.500,00 a 5.000,00 euro; 1/5 per importi superiori a 5.000 euro. Questi limiti sono stabiliti dall'articolo 72 ter del D.P.R. 602/73, introdotto dal Decreto Legge n. 16/2012 (cosiddetto "decreto Semplificazioni"), convertito in Legge n. 44/2012. L'articolo 72 ter recita: Le somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, possono essere pignorate dall'agente della riscossione: in misura pari ad 1/10 per importi fino a 2.500,00 euro; in misura pari ad 1/7 per importi da 2.500,00 a 5.000,00 euro. Resta ferma la misura di cui all'articolo 545, comma 4, c.p.c., se le somme dovute a titolo di stipendio, [ ... leggi tutto » ]


Il pignoramento della pensione e il nuovo minimo vitale

22 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Pignoramento della pensione dopo la modifica dell'articolo 545 del codice di procedura civile Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge. (articolo 545 del codice di procedura civile come modificato dal decreto legge 83/2015). Passando al pratico, e fissando, per comodità di calcolo, in 500 euro mensili il trattamento minimo di pensione indicato dall'INPS, la quota impignorabile di una pensione sale a 750 euro. Pignoramento della pensione - Classificazione dei debiti in ordinari, esattoriali ed alimentari Per comprendere appieno i meccanismi di calcolo della quota effettivamente pignorabile della pensione bisogna partire innanzitutto dalla classificazione dei debiti assunti [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento di pensioni stipendi e conti correnti » al via le nuove disposizioni: ecco cosa cambia per debitori e creditori

1 Luglio 2015 - Andrea Ricciardi


Pignoramento di pensioni stipendi e conti correnti » Al via le nuove disposizioni: ecco cosa cambia per debitori e creditori Dopo alcuni aggiornamenti normativi sono cambiate le disposizioni in materia di pignoramento di stipendi, pensioni e conti correnti dei debitori: vediamo come. Il 27 Giugno 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 83/2015 riguardante le misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e il funzionamento dell'amministrazione giudiziaria. Il provvedimento, il quale è parte integrante della riforma della giustizia e del processo civile, introduce consistenti novità e prevede nuovi limiti sul pignoramento della pensione, pignoramento dello stipendio e prelievi forzosi sui conti correnti, misure previste nei casi in cui un creditore abbia a che fare con un creditore insolvente. Vediamo, dunque, in sostanza, cosa cambia. Introduzione alle nuove norme riguardanti il pignoramento di conti correnti stipendi e pensioni Come accennato, il decreto legislativo [ ... leggi tutto » ]


La nuova quota impignorabile della pensione (minimo vitale) è pari all’assegno sociale aumentato della metà

27 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


Com'è noto, per la determinazione della componente assoggettabile a pignoramento le cose sono differenti a seconda che si tratti di pensioni o stipendi. Per le pensioni entra in gioco il cosiddetto “minimo vitale impignorabile”: al pensionato, infatti, è stata riconosciuta fino ad oggi, in sede giudiziale di merito e di legittimità, una componente non pignorabile della pensione necessaria alla sopravvivenza, che è pari a circa 500 euro mese (equivalente al trattamento minimo di pensione indicato dall'INPS). Nel decreto legge 83/15 (che ha apportato modifiche all'articolo 545 del codice di procedura civile) è stabilito che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare continuerà ad essere pignorabile nei limiti previsti dal codice di procedura civile, [ ... leggi tutto » ]


Opposizione all’esecuzione da parte del terzo pignorato

5 Giugno 2015 - Tullio Solinas


Com'è noto, il criterio distintivo fra l'opposizione all'esecuzione e l'opposizione agli atti esecutivi si individua considerando che con l'opposizione agli atti esecutivi si contesta solo la legittimità dello svolgimento dell'azione esecutiva attraverso il processo, deducendosi l'esistenza di vizi formali degli atti compiuti o dei provvedimenti adottati nel corso del processo esecutivo e di quelli preliminari all'azione esecutiva. Invece, con l'opposizione all'esecuzione, si contesta l'an dell'esecuzione, cioè il diritto della parte istante di procedere ad esecuzione forzata per difetto originario o sopravvenuto del titolo esecutivo ovvero - nell'esecuzione per espropriazione - della pignorabilità dei beni. L'opposizione agli atti esecutivi va proposta entro venti giorni dalla notifica dell'atto. Non c'è termine, invece, per l'opposizione all'esecuzione. L'opposizione con cui si contesti il diritto del creditore di procedere esecutivamente in base al titolo esecutivo costituito dall'ordinanza di assegnazione, qualora si assuma l'integrale pagamento delle somme oggetto di assegnazione intervenuto dopo la pronuncia dell'ordinanza, va [ ... leggi tutto » ]