pignoramento presso i terzi debitori del debitore


Separazione » ex marito cattivo pagatore? assegno dal datore di lavoro

4 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


In caso di separazione e di ex coniuge cattivo pagatore l'assegno di mantenimento lo versa il datore di lavoro » Sentenza Cassazione In caso di separazione, se l'ex coniuge, è un "famoso" cattivo pagatore, il giudice può disporre il pagamento diretto dal datore di lavoro. Questo principio è stato sancito dalla Corte di Cassazione, la quale, con la pronuncia 23668/06, ha stabilito che: In tema di separazione personale dei coniugi, l'articolo 156, sesto comma, cod. civ., nell'attribuire al giudice, in caso d'inadempimento dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento, il potere di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto, postula una valutazione di opportunità che prescinde da qualsiasi comparazione tra le ragioni poste a fondamento della richiesta avanzata da questi ultimi e quelle addotte a giustificazione del ritardo nell'adempimento, implicando esclusivamente un apprezzamento [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento presso terzi » approfondimenti sulla nuova procedura

3 Luglio 2013 - Andrea Ricciardi


Generalità sulla nuova procedura di pignoramento presso terzi Tra le disposizioni processuali della legge di Stabilità per il 2013, ci sono in evidenza le nuove norme dedicate all'esecuzione forzata ed in particolare quelle che trattano il pignoramento presso terzi. Ed infatti, la legge di Stabilità modifica la disciplina del pignoramento presso terzi intervenendo sull'articolo 543 (relativo alla forma del pignoramento) e sugli articoli 548 e 549 codice di procedura civile (relativi alla mancata o contestata dichiarazione del terzo) con lo scopo di rendere residuale la necessità dell'instaurazione del giudizio di merito sull'esistenza del credito pignorato e, comunque, semplificandone l'attività istruttoria e decisoria. Prima di vedere come è cambiata la disciplina è opportuno ricordare quale sia lo snodo processuale sul quale è intervenuto il legislatore. Quello snodo è tipico del pignoramento presso terzi. In questo tipo di pignoramento il creditore procedente deve prima individuare almeno genericamente le cose o le somme [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento carta di credito prepagata » e’ possibile?

7 Giugno 2013 - Andrea Ricciardi


Pignoramento carta di credito prepagata ove è accreditato lo stipendio Mi chiamo Mario e scrivo da Roma e vorrei esporvi il mio problema. Ho un debito col fisco e con altri creditori. Possono effettuare il pignoramento della mia carta di credito prepagata dove ho accreditato tutto lo stipendio mensile? Carta di credito prepagata » La legge prevede il pignoramento dei depositi in denaro detenuti dal debitore in qualsiasi forma La legge prevede la generale pignorabilità di tutti i crediti che il debitore vanta nei confronti di terzi, compresi i depositi di denaro in qualsiasi forma detenuti presso istituti di credito (banche e uffici postali), per i quali non sia prevista espressamente l'impignorabilità. Dunque, qualora il creditore (Equitalia o qualsiasi altro soggetto privato) si azioni per il pignoramento presso terzi, notificato alla banca del debitore, potrebbe ben aggredire anche una carta di credito prepagata. Ciò vale anche se la carta di [ ... leggi tutto » ]


Assegno sociale – il conto in banca può determinare il diniego al beneficio

2 Giugno 2013 - Ludmilla Karadzic


il conto in banca può determinare il diniego al beneficio dell'assegno sociale Com'è noto, a chi abbia compiuto 65 anni, sia sprovvisto di reddito, ovvero percepisca un reddito di importo inferiore ai limiti minimi stabiliti dalla legge, è corrisposto un assegno denominato assegno sociale Peraltro, l'assegno sociale non è gravato da imposte, non è reversibile ai familiari superstiti, non è cedibile, non è sequestrabile e non è pignorabile. Alla verifica dei requisiti necessari per fruire dell'assegno sociale concorrono i redditi, al netto dell'imposizione fiscale e contributiva, di qualsiasi natura (retribuzioni, salari, pensioni, rendite agrarie e da fabbricati). Si tiene conto anche dei redditi esenti da imposte o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta, nonché degli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile. La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 13577 del 30 maggio 2013, sembra avere introdotto un ulteriore criterio, che seppure non finalizzato a [ ... leggi tutto » ]


Equitalia – stop al pignoramento del conto corrente per redditi inferiori a 5 mila euro

22 Aprile 2013 - Simonetta Folliero


Pignoramento del conto corrente - problematiche attuative Prima di affrontare le questioni precipue relative al  pignoramento del conto corrente, è necessario accennare al contratto di deposito bancario ed al tipo di rapporto intercorrente fra istituto di credito e correntista. In forza del contratto di deposito bancario che intercorre tra il cliente e la banca,  questa acquista la proprietà della somma depositata  ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria (cfr. articolo 1834 del codice civile). Trattandosi di un contratto essenzialmente reale esso si  perfeziona con il deposito della somma e, qualora non sia stato convenuto un termine, la banca è tenuta alla restituzione delle stesse a richiesta del depositante (correntista). Tale rapporto bilaterale (correntista - banca)  assume rilievo anche in sede di espropriazione forzata  presso terzi.  L'esecuzione a danno dell'istituto di credito, mediante la notifica dell'atto di pignoramento del conto corrente,  fa si che esso acquisti non solo la qualifica di [ ... leggi tutto » ]