pignoramento presso i terzi debitori del debitore


Sequestro, pignoramento e cessione di stipendi e pensioni – la legge 180/1950

13 Ottobre 2016 - Marzia Ciunfrini


In tema di espropriazione forzata presso il datore di lavoro, le modifiche apportate dalle leggi 311/2004 ed 80/2005 al dpr 180/1950 (approvazione del testo unico delle leggi concernenti il sequestro, il pignoramento e la cessione degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti dalle pubbliche amministrazioni) hanno comportato la totale estensione al settore del lavoro privato delle disposizioni originariamente dettate per il lavoro pubblico (Cassazione, sentenza 685/2012). L'articolo 1 del dpr 180/1950 stabilisce sostanzialmente che non possono essere sequestrati, pignorati o ceduti (salvo eccezioni che saranno referenziate nel seguito) gli stipendi e le pensioni corrisposte ad impiegati e pensionati. L'articolo 2 della legge 180/1950 prescrive che gli stipendi e le pensioni sono soggetti a sequestro ed a pignoramento nei seguenti limiti: fino alla concorrenza di un terzo (33%) valutato al netto di ritenute, per causa di alimenti dovuti per legge; fino alla concorrenza di un quinto valutato al netto di ritenute, [ ... leggi tutto » ]


Le nuove competenze del giudice di pace

1 Maggio 2016 - Stefano Iambrenghi


A seguito dell'approvazione definitiva da parte della Camera del disegno di legge recante delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, ecco una sintesi delle principali novità. Sul fronte civile, al giudice di pace saranno attribuite le cause condominiali, i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose in possesso di terzi (con l'obbligo però di seguire le direttive di un giudice togato) e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione. La competenza per valore viene estesa fino a 30 mila euro e per gli incidenti stradali fino a 50 mila euro. Il giudice di pace avrà poi la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro. Sul piano della competenza penale, saranno attribuite nuove fattispecie di reato quali minaccia (salvo vi siano aggravanti) e furto perseguibile a [ ... leggi tutto » ]


Inefficacia dei pagamenti a favore del creditore del fallito per pignoramenti presso terzi già in corso ed azionati prima della dichiarazione di fallimento

21 Febbraio 2016 - Andrea Ricciardi


La giurisprudenza consolidata di legittimità ha da tempo chiarito che in caso di fallimento del debitore già assoggettato ad espropriazione presso terzi, il pagamento eseguito dal terzo debitore in favore del creditore che abbia ottenuto l'assegnazione del credito pignorato è inefficace se intervenuto successivamente alla dichiarazione di fallimento, non assumendo alcun rilievo, a tal fine, la circostanza che l'assegnazione sia stata disposta in data anteriore. Il principio della par condicio creditorum, la cui salvaguardia costituisce la ratio della sottrazione al fallito della disponibilità dei suoi beni, è violato non solo dai pagamenti eseguiti dal debitore successivamente alla dichiarazione di fallimento, ma da qualsiasi atto estintivo di un debito a lui riferibile, sia pur indirettamente, in quanto effettuato con suo denaro o per suo incarico o in suo luogo e a tale categoria va ricondotto il pagamento eseguito dal terzo debitore in favore del creditore del fallito che abbia ottenuto l'assegnazione [ ... leggi tutto » ]


Lo stipendio anche se esiguo è sempre pignorabile nella misura del quinto dell’intera retribuzione netta

6 Dicembre 2015 - Ludmilla Karadzic


La facoltà di escutere il debitore non può essere sacrificata totalmente, anche se la privazione di una parte del salario o dello stipendio è un sacrificio che può essere molto gravoso per il lavoratore scarsamente retribuito. Con l'articolo 545 del codice di procedura civile il legislatore si è dato carico di contemperare i contrapposti interessi contenendo nel limite del possibile la somma pignorabile e graduando il sacrificio in misura proporzionale all'entità della retribuzione: chi ha una retribuzione più bassa, infatti, è colpito in misura proporzionalmente minore. Perciò non si può ritenere arbitraria la norma che prevede l'impignorabilità assoluta del minimo vitale solo per le pensioni, escludendo gli stipendi e i salari più esigui da tale beneficio. Non può essere mosso al legislatore il rilievo di non aver tenuto conto dell'ipotesi in cui, per effetto del pignoramento e nonostante i limiti di impignorabilità che sono fissati, la retribuzione stipendiale o salariale [ ... leggi tutto » ]


Opposizione al pignoramento presso terzi per crediti di natura tributaria – giudice competente

10 Settembre 2015 - Paolo Rastelli


La domanda: per debiti di natura tributaria, qual è il giudice competente sull'opposizione al pignoramento presso terzi del debitore? La giurisdizione tributaria si estende fino all'impugnazione degli atti prodromici all'esecuzione, quali la cartella esattoriale e l'avviso di mora, ma si arresta davanti alle controversie riguardanti l'esecuzione forzata, per le quali la giurisdizione spetta al giudice ordinario. In pratica, appartengono alla giurisdizione tributaria tutte le controversie aventi ad oggetto i tributi di ogni genere e specie comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali e il contributo per il Servizio sanitario nazionale, nonché le sovrimposte e le addizionali, le sanzioni amministrative (aventi natura tributaria) irrogate da uffici finanziari, gli interessi e ogni altro accessorio. Restano escluse dalla giurisdizione tributaria soltanto le controversie riguardanti gli atti dell'esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella di pagamento e, ove prevista, dell'intimazione di pagamento (ovvero l'intimazione ad adempiere l'obbligo risultante dal ruolo entro cinque [ ... leggi tutto » ]