pignoramento esattoriale


Fermo amministrativo – è impugnabile il preavviso di fermo del veicolo di proprietà del debitore

29 Ottobre 2010 - Anonimo


Fermo amministrativo – è impugnabile il preavviso di fermo del veicolo di proprietà del debitore È stata riconosciuta l'impugnabilità del preavviso di fermo di un veicolo dinanzi alla Commissione Tributaria. Il preavviso di fermo amministrativo è previsto dalla nota dell'Agenzia delle Entrate numero 57413/03, che impone ai concessionari di inviare al contribuente avviso di adempiere al pagamento delle somme indicate nel termine di venti giorni, trascorsi inutilmente i quali si può procedere alla iscrizione del fermo stesso, previsto dall'articolo 86 del dpr numero 602 del 1973. Sull'impugnabilità del preavviso di fermo è sorta una questione spinosa, che la Cassazione ha risolto in senso favorevole al contribuente con l'ordinanza numero 10672 dell'11 maggio 2009. In particolare la Cassazione ha affermato che il preavviso di fermo amministrativo è un atto impugnabile, precisando tra l'altro che: "deve ritenersi impugnabile ogni atto che porti, comunque, a conoscenza del contribuente una ben individuata pretesa tributaria, [ ... leggi tutto » ]


Cartelle esattoriali – le procedure previste dalla legge per il pignoramento esattoriale

19 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


1. il pignoramento non può aver luogo prima che siano decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale; 2. il pignoramento può essere messo in atto - sui beni immobili - solo per debiti complessivi superiori agli 8.000 euro; 3. se le somme iscritte a ruolo sono inferiori al 5% del valore dell'immobile l'agente della riscossione deve prima iscrivere un'ipoteca e può procedere col pignoramento solo dopo sei mesi, qualora ovviamente il debito rimanga non pagato; 4. nel caso in cui il pignoramento venga messo in atto decorso un anno dalla notifica della cartella esattoriale occorre la notifica di un preavviso contenente l'intimazione a pagare entro 5 giorni. Questo avviso perde di efficacia se il pignoramento non segue entro 180 giorni dalla sua notifica; 5. il pignoramento perde efficacia se dalla sua esecuzione trascorrono 120 giorni senza che sia stato fatto il primo incanto (vendita forzata all'asta). Le norme sono quelle disciplinate [ ... leggi tutto » ]


Mancato pagamento cartelle esattoriali – cosa è l’intimazione al pagamento o avviso di mora

4 Agosto 2010 - Antonella Pedone


Gli avvisi di intimazione (o "avvisi di mora") vengono inviati dall'Agente della Riscossione dopo che sia decorso un anno dalla notifica della cartella. In mancanza, l'Agente della Riscossione non potrebbe - decorso il detto anno - attivare le procedure esecutive. L'avviso di intimazione contiene: le generalità del destinatario dell'atto; il riferimento della cartella di pagamento; la descrizione dei tributi e degli oneri accessori dovuti dal cittadino. Dalla data di notifica dell'avviso di intimazione, il cittadino ha a disposizione 5 giorni di tempo per effettuare il pagamento di quanto dovuto. Trascorsi 5 giorni, l'Agente della Risossione potrebbe legittimamente agire in via esecutiva. L‘avviso di intimazione perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data di notifica. Contro l'avviso di intimazione è possibile presentare ricorso all'Autorità giudiziaria competente (Commissione tributaria provinciale, Giudice di Pace o Tribunale, a seconda della tipologia del credito), analogamente a quanto previsto per le cartelle esattoriali. Per porre una domanda [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative

29 Luglio 2010 - Andrea Ricciardi


Autotutela per cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative Per questo tipo di cartella esattoriale è possibile chiedere informazioni all'ente impositore che ha emesso la sanzione amministrativa. L'ente impositore è indicato nell'intestazione della pagina relativa al "Dettaglio degli addebiti". A tale ente impositore potrà, inoltre, essere presentata istanza di riesame per chiedere l'annullamento della sanzione amministrativa e del relativo ruolo; l'istanza non interrompe né sospende i termini di proposizione dell'eventuale ricorso. Il responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo è il soggetto indicato nell'intestazione della pagina relativa al "Dettaglio degli addebiti". QUANDO E COME PRESENTARE RICORSO per cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative Quando presentare il ricorso Il contribuente che vuole impugnare il ruolo e/o la cartella deve proporre ricorso entro 60 giorni dalla data di notifica della cartella (artt. 18-22 decreto legislativo numero 546/1992). I termini per proporre ricorso sono sospesi [ ... leggi tutto » ]


Ricorso – impugnabile la “comunicazione di iscrizione a ruolo” spedita a mezzo posta

2 Luglio 2010 - Andrea Ricciardi


Identificazione degli atti impugnabili in sede di accertamento e processo tributario Con la pronuncia numero 14373 del 15 giugno 2010, la Suprema Corte afferma che è possibile impugnare la comunicazione di iscrizione a ruolo delle somme dovute, spedita al contribuente debitore a mezzo del servizio postale. I giudici stabiliscono così un principio importante in materia di accertamento e contenzioso tributario, equiparando la semplice comunicazione di iscrizione a ruolo agli atti autonomamente impugnabili previsti dall'articolo 19 del decreto legislativo numero 546/1992. Nella sentenza numero 14373 del 2010 la Corte di Cassazione torna ad occuparsi del problema relativo all'identificazione degli atti impugnabili in sede di accertamento e processo tributario, pronunciandosi a favore dell'impugnabilità della “comunicazione di iscrizione a ruolo”, che viene equiparata alla cartella esattoriale. Il decreto legislativo numero 546/1992 all'articolo 19 elenca gli atti emanati dall'Amministrazione finanziaria o da un altro Ente che possono essere impugnati dal contribuente. In particolare, è [ ... leggi tutto » ]