pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione


Pignoramento indennità di disoccupazione

11 Luglio 2016 - Loredana Pavolini


L'indennità di disoccupazione ha natura previdenziale: l'articolo 38 comma 2 della Costituzione dispone, infatti, che i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Ed infatti, con la sentenza 85/2015 la Corte costituzionale ha sancito che l'indennità mensile di disoccupazione rientra tra le prestazioni previdenziali assimilate alle pensioni sotto il profilo delle tutele assicurate dall'articolo 38 della Costituzione. Ora, l'articolo 545 del codice di procedura civile prevede, per le prestazioni di natura previdenziale, che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile, per crediti di natura ordinaria (banche, privati, finanziarie) nella misura del 20%. Attualmente, [ ... leggi tutto » ]


La consulta ribadisce la legittimità del minimo vitale impignorabile previsto solo per la pensione e non per lo stipendio

6 Aprile 2016 - Giorgio Martini


Il Tribunale ordinario di Viterbo, in funzione di giudice dell'esecuzione aveva sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 545 del codice di procedura civile nella parte in cui non prevede l'impignorabilità assoluta di quella parte della retribuzione necessaria a garantire al lavoratore i mezzi indispensabili alle sue esigenze di vita, e, in via subordinata, nella parte in cui non prevede le medesime limitazioni in materia di pignoramento di crediti tributari. Com'è noto, l'articolo 545 del codice di procedura civile dispone che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà [cosiddetta impignorabilità del minimo vitale - ndr]. In pratica la pensione può essere pignorata solo per la parte che eccede il minimo vitale, quantificato come equivalente alla misura massima mensile dell'assegno [ ... leggi tutto » ]


Lo stipendio anche se esiguo è sempre pignorabile nella misura del quinto dell’intera retribuzione netta

6 Dicembre 2015 - Ludmilla Karadzic


La facoltà di escutere il debitore non può essere sacrificata totalmente, anche se la privazione di una parte del salario o dello stipendio è un sacrificio che può essere molto gravoso per il lavoratore scarsamente retribuito. Con l'articolo 545 del codice di procedura civile il legislatore si è dato carico di contemperare i contrapposti interessi contenendo nel limite del possibile la somma pignorabile e graduando il sacrificio in misura proporzionale all'entità della retribuzione: chi ha una retribuzione più bassa, infatti, è colpito in misura proporzionalmente minore. Perciò non si può ritenere arbitraria la norma che prevede l'impignorabilità assoluta del minimo vitale solo per le pensioni, escludendo gli stipendi e i salari più esigui da tale beneficio. Non può essere mosso al legislatore il rilievo di non aver tenuto conto dell'ipotesi in cui, per effetto del pignoramento e nonostante i limiti di impignorabilità che sono fissati, la retribuzione stipendiale o salariale [ ... leggi tutto » ]


L’impignorabilità del minimo vitale si applica solo alla pensione e non allo stipendio

5 Dicembre 2015 - Patrizio Oliva


L'articolo 545 del codice di procedura civile prevede che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione (ma anche di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza) non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale (minimo vitale) aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dalla legge. In pratica il minimo vitale impignorabile per le pensioni viene quantificato come corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale (minimo vitale) aumentato della metà. Il Tribunale di Viterbo aveva sollevato questione di legittimità costituzionale sull'articolo 545 del codice di procedura civile, nella parte in cui non prevede l'impignorabilità del minimo vitale anche al lavoratore stipendiato (o salariato). Secondo i giudici del Tribunale viterbese, in pratica, si sarebbe dovuto estendere al pignoramento degli stipendi l'impignorabilità del minimo vitale allo scopo di garantire anche al lavoratore i mezzi [ ... leggi tutto » ]


Calcolo della quota effettivamente pignorabile dello stipendio – esempi pratici

26 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Regole ed esempi di calcolo per il pignoramento dello stipendio - Classificazione dei debiti in ordinari, esattoriali ed alimentari Per comprendere appieno i meccanismi di calcolo della quota effettivamente pignorabile dello stipendio bisogna partire innanzitutto dalla classificazione dei debiti assunti nei confronti del soggetto procedente. Parliamo di debiti ordinari quando il creditore è una banca, un privato o una finanziaria. Siamo quindi nel novero dei prestiti concessi e non rimborsati per credito al consumo (acquisto a rate di elettrodomestici, automobili, arredi) o per credito personale non finalizzato, per cessione del quinto dello stipendio (in caso di licenziamento per giusta causa, dimissioni volontarie o perdita del lavoro quando tali eventi non siano coperti da assicurazione). E, ancora, possiamo considerare ordinari i debiti formatisi come conseguenza di assegni scoperti, di cambiali non onorate, di parcelle professionali non saldate, di scritture private che prevedono obbligazioni in denaro a cui non si è adempiuto, [ ... leggi tutto » ]