pignoramento casa


La vendita dei beni pignorati da equitalia

2 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


La vendita dei beni pignorati é effettuata a cura di Equitalia, senza necessità di autorizzazione dell'autorità giudiziaria. Il debitore ha facoltà di procedere alla vendita del bene pignorato con il consenso dell'agente della riscossione, il quale interviene nell'atto di cessione e al quale è interamente versato il corrispettivo della vendita. L'eccedenza del corrispettivo rispetto al debito è rimborsata al debitore entro i dieci giorni lavorativi successivi all'incasso. [ ... leggi tutto » ]


Espropriazione esattoriale – quando l’immobile del debitore può essere assegnato allo stato

2 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Se il terzo incanto ha esito negativo, Equitalia, nei dieci giorni successivi, chiede al giudice dell'esecuzione l'assegnazione dell'immobile allo Stato per il prezzo base del terzo incanto, depositando nella cancelleria del giudice dell'esecuzione gli atti del procedimento. Il giudice dell'esecuzione dispone l'assegnazione, secondo la procedura prevista dall'articolo 590 del codice di procedura civile. Il termine per il versamento del prezzo per il quale è stata disposta l'assegnazione non può essere inferiore a sei mesi. In caso di mancato versamento del prezzo di assegnazione nel termine, il processo esecutivo si estingue se Equitalia, nei trenta giorni successivi alla scadenza di tale termine, non dichiara, su indicazione dell'ufficio che ha formato il ruolo, di voler procedere a un ulteriore incanto per un prezzo base inferiore di un terzo rispetto a quello dell'ultimo incanto. Il processo esecutivo si estingue comunque se anche tale incanto ha esito negativo. [ ... leggi tutto » ]


Quando equitalia può espropriare l’immobile di proprietà del debitore

2 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Quando Equitalia può espropriare la casa del debitore e quando no L'agente della riscossione: non dà corso all'espropriazione se l'unico immobile di proprietà del debitore, con esclusione delle abitazioni di lusso aventi le caratteristiche individuate dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 agosto 1969, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero  218 del 27 agosto 1969, e comunque dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/8 e A/9, è adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente; nei casi diversi da quello esposto al punto precedente, può procedere all'espropriazione immobiliare se l'importo complessivo del credito per cui procede supera centoventimila euro. L'espropriazione può essere avviata se è stata iscritta l'ipoteca e sono decorsi almeno sei mesi dall'iscrizione senza che il debito sia stato estinto. Pignoramento ed espropriazione della case con caratteristiche delle abitazioni di lusso Ai sensi e per gli effetti della legge 2 luglio 1949, numero 408, e successive modificazioni ed integrazioni, [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento – il debitore deve essere avvisato della possibilità di conversione

1 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Il debitore deve essere avvisato del proprio diritto di ottenere la conversione del pignoramento L'avvertimento ex articolo 492, comma 3, Cpc  (ovvero la facoltà di conversione della cosa pignorata in un somma di denaro pari al debito) è necessario anche nell'atto esecutivo presso terzi. La Suprema Corte, con la sentenza numero n° 6662 del 23 marzo 2011, fa chiarezza sulle novità legislative che negli ultimi anni hanno interessato il pignoramento. L'omissione dell'avvertimento rivolto al debitore della possibilità di richiedere la conversione, pur non comportando la nullità dell'atto di pignoramento in sé considerato, non può essere reputata priva di conseguenze sul corso della procedura esecutiva; infatti, se è vero che l'avvertimento in questione riproduce nell'atto di pignoramento una norma già altrimenti operante nel sistema quale è quella dell'articolo 495 codice di procedura civile, se dalla mancanza del primo non si facesse derivare conseguenza alcuna, essendo comunque indiscutibile l'applicabilità di tale ultima previsione, [ ... leggi tutto » ]


Espropriazione e vendita di un bene indiviso

1 Settembre 2013 - Chiara Nicolai


Espropriazione e vendita di un bene indiviso - Vendita della quota indivisa A seguito di istanza del creditore procedente il Giudice per le Esecuzioni  convoca le parti ivi compresi i comproprietari ad una udienza fissata allo scopo di decidere sulle modalità della esecuzione sulla quota. Nell'udienza il Giudice può: fissare la vendita della quota indivisa;  procedere alla separazione della quota (se ne sussistono i presupposti e c'è accordo fra i comproprietari) e fissare la vendita del bene intero "ricavato"; disporre la divisione del bene intero. Unico vero modo di liquidazione del bene espropriato e,  metodo tendenzialmente seguito nella stragrande maggioranza dei casi. E' però sotto gli occhi di tutti gli operatori che tale metodo ha sortito pessimi risultati: la quota ha pochissimi acquirenti potenziali e la vendita spesso ha effetto positivo solo dopo vari tentativi  ed a prezzo vile, o addirittura deve essere abbandonata. Espropriazione e vendita di un bene indiviso - Separazione [ ... leggi tutto » ]