pensione di invalidità


Pensione di invalidità – nel requisito reddituale non va computato il reddito della casa di abitazione

10 Luglio 2016 - Giorgio Martini


In tema di pensione di inabilità, ai fini del requisito reddituale non va calcolato il reddito della casa di abitazione. Le norme specifiche di riferimento sono costituite dalla legge 118/1971, articolo 12 e dalla legge 153/1969, articolo 26: la prima rinvia per le condizioni economiche, richieste per la concessione della pensione di inabilità, a quelle stabilite dalla seconda norma per il riconoscimento di pensioni ai cittadini ultrasessantacinquenni sprovvisti di reddito, e per queste ultime pensioni dal computo del reddito sono esclusi gli assegni familiari e il redditi della casa di abitazione. Orbene, le svolte argomentazioni sono sufficienti ai giudici della Suprema Corte (sentenza 14026/16) per concludere che, ai fini della concessione della pensione di invalidità, dal computo del reddito va escluso quello della casa di abitazione. [ ... leggi tutto » ]


Pensione di inabilità e indennità di accompagnamento – agli eredi vanno corrisposti gli importi liquidati dopo la morte dell’avente diritto

28 Gennaio 2016 - Tullio Solinas


Gli eredi dell'invalido hanno diritto alle quote della pensione d'inabilità e dell'indennità di accompagnamento maturate dalla domanda amministrativa alla morte dell'invalido avvenuta in epoca anteriore all'accertamento dell'inabilità da parte della competente commissione provinciale. Inoltre, il credito inerente a prestazioni assistenziali dovute agli invalidi civili è produttivo di interessi legali e di rivalutazione monetaria, qualora, peraltro, l'esistenza dei presupposti della prestazione venga accertata in epoca successiva alla morte dell'interessato o, comunque, la prestazione stessa venga liquidata non al diretto beneficiario, ma agli eredi. Agli eredi, tuttavia, in relazione al periodo successivo al decesso dell'avente diritto non spetta la rivalutazione monetaria. Risulta pertanto evidente che il diritto alle prestazioni assistenziali dovute agli invalidi civili nasce sulla base della domanda amministrativa e della sussistenza dei presupposti normativamente previsti e, facendo parte del patrimonio dei titolare, si trasmette per successione ereditaria anche in caso di morte dell'avente diritto antecedente all'accertamento dei presupposti. Ne consegue [ ... leggi tutto » ]


Niente pensione di invalidità se il beneficiario, pur possedendone i requisiti, percepisce redditi da lavoro

5 Novembre 2015 - Stefano Iambrenghi


La situazione di assoluta e permanente impossibilità lavorativa in cui il soggetto versi per infermità e il requisito contributivo costituiscono gli unici requisiti necessari per il riconoscimento del diritto alla pensione di inabilità, ma che il godimento di redditi di lavoro si pone come condizione ostativa per l'erogabilità della prestazione. In materia di pensione di inabilità, infatti, l'assenza di compensi per lavoro autonomo o subordinato, la cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli, dagli elenchi nominativi dei lavoratori autonomi e dagli albi professionali, la rinuncia ai trattamenti a carico dell'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e ad ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione non integrano requisiti costitutivi del diritto alla pensione (ulteriori rispetto al requisito sanitario e a quello contributivo), ma ne rappresentano semplici condizioni giuridiche, incidenti sulla decorrenza della prestazione. Ne consegue che in caso di accertamento sia della sussistenza dei requisiti per l'insorgenza del diritto sia della [ ... leggi tutto » ]


Disabile incollocato e disabile semplicemente disoccupato – cambia il modo di provare il possesso dei requisiti per la pensione di invalidità

12 Settembre 2015 - Marzia Ciunfrini


Esiste una differenza sostanziale fra il disabile incollocato al lavoro e il disabile semplicemente disoccupato: il disabile incollocato al lavoro non è semplicemente disoccupato, ma è il disabile che, essendo privo di lavoro, si è anche iscritto negli elenchi speciali per l'avviamento al lavoro, attivando il meccanismo per l'assunzione obbligatoria. Tale differenza incide pesantemente quando il disabile chiede la corresponsione della pensione di invalidità. La legge, infatti, dispone che agli invalidi civili di età compresa fra il diciottesimo e il sessantaquattresimo anno nei cui confronti sia accertata una riduzione della capacità lavorativa, nella misura pari o superiore al 74 per cento, che non svolgono attività lavorativa e per il tempo in cui tale condizione sussiste, è concesso, a carico dello Stato ed erogato dall'INPS, un assegno mensile di Euro 242,84 (attualmente) per tredici mensilità. Ora, i requisiti socio-economici (reddituale e il fatto di non svolgere attività lavorativa) rappresentano elementi costitutivi [ ... leggi tutto » ]


Attribuzione della pensione di invalidità – per il requisito reddituale conta l’anno da cui decorre la prestazione

11 Settembre 2015 - Antonio Scognamiglio


Ai fini dell'accertamento del requisito reddituale previsto per l'attribuzione della pensione di inabilità deve farsi riferimento all'anno da cui decorre la prestazione e deve tenersi conto non solo del reddito personale dell'invalido, ma anche di quello eventuale del coniuge fino alla data di entrata in vigore del decreto legge 76/13 (28 giugno 2013), che ha dato rilievo, ai fini del riconoscimento del diritto alla pensione, a decorrere da quella medesima data, al solo reddito del soggetto interessato, con esclusione di quello percepito da altri componenti del suo nucleo familiare (compreso il coniuge). Ed infatti in esito all'entrata in vigore della citata disposizione, dal 28 giugno 2013, si deve ritenere che: il riconoscimento del diritto alla pensione di inabilità sia condizionato oltre che dalla totale invalidità anche dal possesso di un reddito personale dell'invalido non superiore, per l'anno in corso ad Euro 16.127,30; la disposizione si applica anche alle domande amministrative [ ... leggi tutto » ]