opposizione ad esecuzione ed agli atti esecutivi


Opposizione all’esecuzione da parte del terzo pignorato

5 Giugno 2015 - Tullio Solinas


Com'è noto, il criterio distintivo fra l'opposizione all'esecuzione e l'opposizione agli atti esecutivi si individua considerando che con l'opposizione agli atti esecutivi si contesta solo la legittimità dello svolgimento dell'azione esecutiva attraverso il processo, deducendosi l'esistenza di vizi formali degli atti compiuti o dei provvedimenti adottati nel corso del processo esecutivo e di quelli preliminari all'azione esecutiva. Invece, con l'opposizione all'esecuzione, si contesta l'an dell'esecuzione, cioè il diritto della parte istante di procedere ad esecuzione forzata per difetto originario o sopravvenuto del titolo esecutivo ovvero - nell'esecuzione per espropriazione - della pignorabilità dei beni. L'opposizione agli atti esecutivi va proposta entro venti giorni dalla notifica dell'atto. Non c'è termine, invece, per l'opposizione all'esecuzione. L'opposizione con cui si contesti il diritto del creditore di procedere esecutivamente in base al titolo esecutivo costituito dall'ordinanza di assegnazione, qualora si assuma l'integrale pagamento delle somme oggetto di assegnazione intervenuto dopo la pronuncia dell'ordinanza, va [ ... leggi tutto » ]


Opposizione all’esecuzione e opposizione agli atti esecutivi – differenze

24 Aprile 2015 - Giorgio Martini


L'opposizione all'esecuzione è volta a contestare il diritto di promuovere l'esecuzione per inesistenza, invalidità od inefficacia del titolo esecutivo e, in genere per sopravvenienza di fatti impeditivi od estintivi del diritto all'esecuzione. L'opposizione agli atti esecutivi attiene invece è volta, INVECE, a denunziare l'esistenza dei vizi formali degli atti compiuti o dei provvedimenti adottati nel corso del processo esecutivo e delle irregolarità formali di quelli preliminari all'azione esecutiva come il precetto, il titolo esecutivo e le relative notifiche. Il principio è stato enunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza numero 15561/01. Inoltre, le opposizioni relative alla regolarità formale del titolo esecutivo e del precetto si propongono prima che sia iniziata l'esecuzione, con atto di citazione da notificarsi nel termine perentorio di venti giorni dalla notifica del titolo esecutivo o del precetto. Le medesime opposizioni, qualora sia stato impossibile proporle prima dell'inizio dell'esecuzione si propongono con ricorso al Giudice [ ... leggi tutto » ]


In mezzo ad una strada per i debiti di mio padre

11 Febbraio 2015 - Roberto Petrella


Il postino chiama al citofono - così sappiamo che la nostra la casa sta per essere pignorata Trovandomi nel bel mezzo di una procedura di pignoramento immobiliare complicata da tortuose vicende familiari frammiste a quelle aziendali del comproprietario, avviata tramite citofonata e successivo deposito di lettera nella mia cassetta postale, devo esporre il mio caso per chiedere lumi agli esperti del forum. In sostanza, la casa con pertinenza box auto in cui risiedo con mio fratello e mia madre, comproprietaria al 50 per cento con mio padre, divorziato e non più residente qui da 22 anni, è finita sotto pignoramento a causa dei debiti o presunti tali contratti dall'aziena posseduta da mio padre e messa in liquidazione volontaria il 30 novembre 2012. La procedura del tribunale relativa all'immobile di mia innegabile usucapione è stata avviata nel 2013. Ignoro se mia madre abbia trascritto ai tempi l'assegnazione dell'immobile come da sentenza [ ... leggi tutto » ]


Opposizione al precetto – quando l’importo ingiunto contiene spese legali non conformi alle tariffe professionali

6 Ottobre 2014 - Simone di Saintjust


È giurisprudenza consolidata che l'opposizione a precetto può configurare sia opposizione all'esecuzione (articolo 615 del codice di procedura civile) sia opposizione agli atti esecutivi (articolo 617 del codice di procedura civile), a seconda che il debitore contesti l'ammontare della somma con esso ingiunta ovvero ne chieda la nullità per vizi formali. L'opposizione a precetto, quando configura opposizione all'esecuzione, comporta, in caso di accoglimento, l'idoneità dell'atto, sia pure per minore ammontare, a fungere da presupposto per l'esecuzione. Invece, l'opposizione a precetto, quando configura opposizione agli atti esecutivi, comporta, in caso di accoglimento, che l'atto debba essere rinnovato. In particolare, integra opposizione all'esecuzione, non agli atti esecutivi, quella proposta dal debitore sottoposto ad esecuzione per contestare che possano essergli richieste determinate spese portate dal precetto, investendo essa, sia pure limitatamente alle spese, il diritto dell'istante di procedere ad esecuzione forzata. La contestazione, con la quale l'intimato dichiara che nell'atto di precetto sono [ ... leggi tutto » ]


Opposizione agli atti esecutivi » termine per il terzo non tenuto a comparire in udienza

1 Giugno 2014 - Annapaola Ferri


In tema di opposizione agli atti esecutivi vale il principio secondo il quale il momento del compimento dell'atto dal quale decorre il termine perentorio di venti giorni per la proposizione dell'opposizione, coincide con il momento in cui l'esistenza di esso è resa palese alle parti del processo esecutivo e, quindi, con il momento in cui l'interessato ha avuto legale conoscenza dell'atto, ovvero di un atto successivo che necessariamente lo presuppone. Ora, è pur vero che le ordinanze pronunciate in udienza si ritengono conosciute dalle parti presenti e da quelle che dovevano comparirvi. Tuttavia, va ricordato che la normativa vigente non prevede l'obbligo del terzo a comparire davanti al giudice dell'esecuzione se non per il pignoramento di stipendi, pensioni ed altri crediti di lavoro. Ed invero non è pensabile che il termine per l'impugnazione di un provvedimento che coinvolge comunque la posizione giuridica del terzo cominci a decorrere nei confronti del [ ... leggi tutto » ]