mutuo


Ritardo nella portabilità del mutuo – il risarcimento incombe sulla banca cedente

10 Maggio 2014 - Stefano Iambrenghi


Nel caso la portabilità del mutuo non si perfezioni entro il termine di trenta giorni dalla data della richiesta da parte della banca cessionaria alla banca cedente dell'avvio delle procedure di collaborazione interbancarie ai fini dell'operazione di surrogazione, la banca cedente è comunque tenuta a risarcire il cliente in misura pari all'1% del valore del mutuo per ciascun mese o frazione di mese di ritardo. Infatti, la legge 3 agosto 2009, numero 102 impone alla banca cedente un'obbligazione risarcitoria in favore del cliente, derivante dal ritardo nel perfezionamento della procedura di portabilità del mutuo. Al fine di valutare poi l'entità del ritardo, la lettera della norma è chiara nell'individuare il momento iniziale del decorso del termine di trenta giorni nella richiesta di avvio delle procedure di collaborazione interbancaria rivolta dalla banca cessionaria alla banca cedente. Resta ferma la possibilità per la banca cedente di rivalersi sulla banca cessionaria qualora il [ ... leggi tutto » ]


Mutuo » quando la banca non cancella l’ipoteca dopo il rientro del finanziamento

24 Aprile 2014 - Gennaro Andele


Mutuo » Quando la banca non cancella l'ipoteca dopo il rientro del finanziamento Che cosa accade quando una banca, dopo aver terminato un contratto di mutuo con un proprio cliente, che ha pienamente rimborsato il finanziamento, non cancella immediatamente l'ipoteca precedentemente iscritta sull'immobile? In questo caso, scatta una sanzione per pratica commerciale scorretta: infatti, grazie al decreto Bersani Bis del lontano 2007, l'istituto di credito è tenuto a cancellare immediatamente l'ipoteca dopo l'estinzione del mutuo. Con l'estinzione del mutuo la banca è tenuta a cancellare immediatamente l'ipoteca Il mutuo è terminato: una volta che il cliente ha restituito, per interi, il finanziamento alla banca, quest’ultima non può tardare a estinguere l'ipoteca iscritta sull'immobile, iscritta a garanzia del mutuo stesso. In caso contrario, l'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (Antitrust o Agcm) può emettere una sanzione per pratica commerciale scorretta. Inoltre, a normativa di legge, il cliente può agire [ ... leggi tutto » ]


Irpef – detrarre gli interessi passivi del mutuo in caso di rinegoziazione

24 Aprile 2014 - Giorgio Valli


In caso di rinegoziazione di un contratto di mutuo per l'acquisto di propria abitazione si modificano per mutuo consenso alcune condizioni del contratto di mutuo in essere, come ad esempio il tasso d'interesse. In tal caso le parti originarie (banca mutuante e soggetto mutuatario) e il cespite immobiliare concesso in garanzia restano invariati. Il diritto alla detrazione degli interessi compete nei limiti riferiti alla residua quota di capitale (incrementata delle eventuali rate scadute e non pagate, del rateo di interessi del semestre in corso rivalutati al cambio del giorno in cui avviene la conversione nonché degli oneri susseguenti all'estinzione anticipata della provvista in valuta estera). Le parti contraenti si considerano invariate anche nel caso in cui la rinegoziazione avviene, anziché con il contraente originario, tra la banca e colui che nel frattempo è subentrato nel rapporto di mutuo a seguito di accollo. [ ... leggi tutto » ]


Mutui e finanziamenti » l’accordo sulle polizze assicurative

24 Aprile 2014 - Andrea Ricciardi


Mutui e finanziamenti » L'accordo sulle polizze assicurative Il 30 novembre 2013 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra numerose, e note, associazioni dei consumatori. L'accordo è finalizzato a promuovere la diffusione di buone pratiche nell'offerta ai consumatori di polizze assicurative facoltative, che prevedono sia il ramo vita che il ramo danni, accessorie ai mutui e agli altri finanziamenti. Il nuovo accordo sulle polizze assicurative per mutui e finanziamenti Il protocollo, di cui abbiamo parlato in apertura, prevede una serie di impegni per le banche e gli intermediari finanziari che hanno aderito all'iniziativa. Grazie a questo patto gli istituti si impegnano a: inserire nella documentazione precontrattuale e nel contrattouna frase con la quale si ricorda al cliente che la polizza offerta dalla banca/intermediario finanziario non è indispensabile al fine di ottenere il finanziamento; esporre nella documentazione precontrattuale il costo complessivo del finanziamento con e senza polizza; definire accordi con [ ... leggi tutto » ]


Irpef – detrarre gli interessi passivi del mutuo

24 Aprile 2014 - Giorgio Valli


La normativa in materia di detrazioni fiscali per gli interessi passivi ed oneri accessori derivanti da contratti di mutuo ipotecario è piuttosto articolata in quanto nel corso degli anni ha subito diverse modifiche, con la conseguenza che il beneficio spetta secondo limiti e modalità che variano in relazione al tipo di fabbricato (abitazione principale, abitazione secondaria, altri fabbricati non abitativi) e all'anno in cui è stato stipulato il contratto di mutuo. In questo articolo ci occuperemo soltanto della detrazione degli interessi dei mutui ipotecari stipulati a partire dal gennaio 1993. Per i mutui stipulati dal 1993 le detrazioni sono concesse solo quando si acquista l'abitazione principale, ove per abitazione principale deve intendersi quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. Dal 1º gennaio 2008 il limite di spesa per interessi passivi sul quale è possibile calcolare la detrazione d'imposta del 19% è pari a 4.000 euro (in [ ... leggi tutto » ]