mutuo


Le spese accessorie al mutuo

17 Luglio 2013 - Piero Ciottoli


Le spese accessorie al mutuo sono le spese che contribuiscono al costo complessivo di un mutuo Infatti, al costo complessivo del mutuo contribuiscono, oltre agli interessi, anche altre spese che è necessario conoscere per tempo. Qui, infatti, si possono trovare spiacevoli sorprese in termini di oneri economici; è quindi opportuno esaminare con attenzione, e confrontare - banca per banca - le spese di perizia e di istruttoria e ogni altra voce di costo. Spese di istruttoria della pratica di mutuo Innanzitutto bisogna tener conto delle spese di istruttoria della pratica. Le spese di istruttoria costituiscono una voce non trascurabile fra le spese accessorie al mutuo. Le spese di istruttoria rappresentano un rimborso dei costi che l'ente erogante sostiene per compiere tutti gli atti necessari a stabilire se il finanziamento possa essere concesso. Alcuni enti stabiliscono tale costo in misura fissa, altri invece lo determinano come percentuale del capitale erogato. Spese [ ... leggi tutto » ]


Mutuo a tasso variabile con tetto massimo (cap)

17 Luglio 2013 - Piero Ciottoli


Il mutuo CAP - tasso variabile con tetto massimo Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo è un contratto di prestito. Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo consiste nel trasferimento di una somma di denaro da un soggetto “mutuante” ad un soggetto “mutuatario” che si impegna a restituirlo secondo modalità concordate, dettagliatamente definite nel contratto sottoscritto tra le parti. Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo è anche un contratto reale, perché si perfeziona con la consegna del denaro prestato al mutuatario. Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo si definisce ipotecario quando la parte che presta il denaro, a garanzia della restituzione dello stesso, iscrive un'ipoteca su un bene di proprietà del mutuatario oppure di altro soggetto (terzo datore di ipoteca) disponibile a fornire tale garanzia. Un esempio di mutuo a tasso variabile con tetto massimo (CAP) Il mutuo a tasso variabile con tetto [ ... leggi tutto » ]


Mutuo a tasso variabile rata costante e durata variabile (affitto o soffietto) – aspetti positivi e negativi

16 Luglio 2013 - Piero Ciottoli


Mutuo a tasso variabile rata costante e durata variabile (affitto o soffietto) Il mutuo a tasso variabile rata costante e durata variabile è un contratto di prestito. Il mutuo a tasso variabile rata costante e durata variabile consiste nel trasferimento di una somma di denaro da un soggetto “mutuante” ad un soggetto “mutuatario” che si impegna a restituirlo secondo modalità concordate, dettagliatamente definite nel contratto sottoscritto tra le parti. Il mutuo a tasso variabile rata costante e durata variabile è anche un contratto reale, perché si perfeziona con la consegna del denaro prestato al mutuatario. Il mutuo a tasso variabile rata costante e durata variabile si definisce ipotecario quando la parte che presta il denaro, a garanzia della restituzione dello stesso, iscrive un'ipoteca su un bene di proprietà del mutuatario oppure di altro soggetto (terzo datore di ipoteca) disponibile a fornire tale garanzia. Il mutuo a tasso variabile rata costante [ ... leggi tutto » ]


La cancellazione della ipoteca del mutuo

16 Luglio 2013 - Piero Ciottoli


Cosa fare per cancellare anticipatamente l'ipoteca del mutuo Il mutuo si estingue con il pagamento dell'ultima rata. La ipoteca che lo garantisce, invece, rimane in vita sino a quando siano trascorsi vent’anni dalla sua costituzione, in pratica da quando il mutuo è stato concesso (salvo rinnovo, in caso di mutuo di durata ultraventennale). Per i contratti di durata inferiore ai vent’anni, perciò, una volta rimborsato il mutuo, l'ipoteca diviene solo formale in quanto non c'è più un credito da garantire: potrà lasciarsi estinguere autonomamente e senza costi mediante decorso del tempo. In ogni momento è possibile cancellare l'ipoteca gravante su un bene, a condizione che il debito venga estinto. La prima cosa da fare per cancellarla anticipatamente è di rivolgersi all'ente mutuante e chiedere il rilascio del certificato di consenso (liberatoria) alla cancellazione ipotecaria. Con questo chi ha erogato il mutuo dichiara che il debito è stato estinto e accorda [ ... leggi tutto » ]


Il tasso di interesse del mutuo

15 Luglio 2013 - Piero Ciottoli


Mutuo - La scelta fra tasso fisso e tasso variabile Il tasso degli interessi e la durata sono senz'altro gli elementi principali da tener presenti nella valutazione di un mutuo. Il tasso degli interessi può essere fisso, quando è convenuto nella stessa misura per tutta la durata del mutuo, oppure variabile, quando è determinato con riferimento a parametri mutevoli che devono essere definiti con criterio di obiettività e terzietà. La scelta tra tasso fisso e variabile è questione di merito, relativamente alla quale il mutuatario ha piena discrezionalità, assumendone il rischio con totale responsabilità: preferisce il primo, di massima, colui che ritiene che il costo del denaro aumenterà nel periodo di durata del mutuo; se così sarà, avrà fatto un buon affare, perché la sua rata resterà invariata; ma se invece il costo del denaro diminuisce, potrà trovarsi a pagare un interesse fuori mercato, senza avere, in termini contrattuali, alcun [ ... leggi tutto » ]