mutuo


Conto corrente e modifica condizioni contrattuali » la banca può farlo?

10 Settembre 2013 - Giovanni Napoletano


Conto corrente e modifica condizioni contrattuali Nei contratti di conto corrente e di deposito può essere presente la clausola che prevede la facoltà per la banca di modificare unilateralmente le condizioni. E' bene sapere che la banca può modificare le condizioni contrattuali solo in presenza di un giustificato motivo e, comunque, il cliente ha 60 giorni di tempo per recedere dal contratto La banca e la modifica delle condizioni contrattuali di conto corrente » Come difendersi Quante volte capita che le banche modifichino, senza dare riscontro al correntista, le condizioni dei rapporti contrattuali del conto corrente e lo comunichino a questi ultimi solo a cose già fatte? Questo, naturalmente, avviene senza dare al cliente la possibilità di scegliere se accettare o meno la modifica del contratto. Ma le banche possono farlo impunemente? No. Innanzitutto, le modifiche devono essere comunicate espressamente al cliente tramite invio di un documento scritto (o mediante [ ... leggi tutto » ]


Mutuo e precari » come fare con contratti a termine?

9 Settembre 2013 - Andrea Ricciardi


Mutuo a precari - Possibile che nessuna banca lo conceda? Mi chiamo Jonathan e vivo in provincia di Monza. Da ormai un anno, ho deciso di andare a vivere con la mia ragazza. Stiamo cercando insistentemente una banca che ci conceda un mutuo, ma ne io ne lei, abbiamo un contratto a tempo indeterminato e per questo non ci permettono di stipularlo. E' possibile che a causa di questo, pur essendo ben retribuiti e riuscendo a permetterci una casa, non riusciamo a coronare il nostro sogno? Mutuo - Quasi mai erogato a precari Caro Jonathan, una delle problematiche delle erogazioni di mutuo in questi ultimi anni nei confronti dei giovani è proprio il tipo di contratto che questi hanno: di solito un contratto a tempo determinato, che soprattutto agli inizi non costituisce per la banca una garanzia sufficiente. I giovani ormai sanno che di trovarsi in questa situazione: in molti [ ... leggi tutto » ]


La data di decorrenza dalla prescrizione fa riferimento alla scadenza dell’ultima rata del mutuo

8 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


In caso di omesso pagamento del mutuo la prescrizione è decennale. Inoltre la giurisprudenza configura per il mutuo una unica obbligazione restitutoria, con la conseguenza che la prescrizione comincia a decorrere dalla scadenza dell'ultima rata. Pertanto, la data di decorrenza dalla prescrizione deve essere individuata con riferimento alla scadenza dell'ultima rata del mutuo e non di certo prendendo in considerazione la data di stipula del mutuo. Infatti il pagamento di ratei di mutui configura un'obbligazione unica ed il relativo debito non può considerarsi scaduto prima della scadenza dell'ultima rata. Questi gli orientamenti della Corte di Cassazione con sentenze, fra le altre, numero 2301/2004 e 17798/11. [ ... leggi tutto » ]


Superamento soglia di usura nei contratti di mutuo stipulati prima del 24 marzo 1996

8 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Con la sentenza 603/13, la Corte di Cassazione ha stabilito che tutte le clausole che prevedevano tassi ultralegali, se maturati prima della vigenza della legge 108/96 (disposizioni in materia di usura - legge entrata in vigore il 24 marzo 1996) pur se vessatorie, sono legittime, mentre dopo quella data si ha una sostituzione automatica ai sensi del combinato disposto degli articoli 1339 e 1419, comma 2, del codice civile. In altre parole, la parte usuraria è sostituita automaticamente da una somma conteggiata sui tassi legali (Cass. 5324/04). La norma si estende a quella parte di rapporto successiva alla vigenza della legge 108/96 e non ancora esaurita, pur se antecedente alla stessa. Infatti, la legge 24/01 ha sancito che l'usura è un reato immediato e che, perciò, rileva solo il momento in cui sono pattuiti o promessi interessi ultralegali, e non il momento della loro dazione. In pratica, ha rilevanza il [ ... leggi tutto » ]


Crif eurisc – centrale rischi intermediazione finanziaria

1 Settembre 2013 - Ornella De Bellis


Fra i SIC privati assume una importanza rilevante la crif (Centrale Rischi Intermediazione Finanziaria), nota anche come EURISC. CRIF La crif gestisce un archivio dati privato (EURISC appunto)  a cui aderiscono le principali banche italiane. La crif è specializzata nella realizzazione e gestione di sistemi di referenziazione del credito, anche noti semplicemente come elenchi dei cattivi pagatori. La banca quando riceve richieste per la concessione di un finanziamento o, di apertura di un conto corrente, prima di deliberarne l'affidamento o l'apertura effettua numerosi controlli. L'istituto di credito, infatti, valuta le informazioni fornite dal richiedente nella documentazione e procede ad integrarle con altre desunte da fonti esterne. Quest’ultime sono la Centrale dei Rischi (CR), istituita dal CICR presso la Banca d'Italia e la crif, che controllano la posizione del richiedente. In pratica interroga la crif per sapere se il soggetto che ha effettuato la richiesta è un cattivo pagatore. Le posizioni dei cattivi pagatori schedate nella black list [ ... leggi tutto » ]