mutuo


Acquisto di un immobile » come aiutare i propri figli

10 Aprile 2014 - Ornella De Bellis


Aiutare i figli con l'acquisto di un immobile Uno dei problemi più discussi, oggigiorno, è quello di come essere d'aiuto ai propri figli nell'acquisto dell'immobile. Spesso i giovani, infatti, non hanno una disponibilità economica tale da consentire loro di acquistare un'abitazione senza il concreto aiuto dei genitori. In questo articolo vi daremo alcuni consigli si come dargli una, concreta, mano. Mai fornire la liquidità per un acquisto dell'immobile effettuato direttamente dai figli Per consentire alla propria prole di acquistare, finalmente, un immobile, si possono dare appoggi di diversa natura. Ad esempio è possibile effettuare: una donazione diretta al figlio di un immobile già di proprietà del o dei genitori; una donazione diretta, con atto notarile, della somma di danaro necessaria all'acquisto della abitazione; il figlio poi procede da solo alla compravendita dell'immobile; acquisto dell'immobile da parte del genitore e successiva donazione al figlio (soluzione che garantisce maggiormente i diritti degli [ ... leggi tutto » ]


Chiusura conto corrente » termine prescrizionale per la ripetizione degli interessi

7 Aprile 2014 - Tullio Solinas


Chiusura conto corrente » termine prescrizionale per la ripetizione degli interessi Chiusura di un conto corrente: in tema di ripetizione dell'indebito, il termine prescrizionale è decennale. L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente, infatti, è soggetta all'ordinaria prescrizione decennale, che decorre, nell'ipotesi i cui i versamenti abbiano avuto solo funzione ripristinatoria della provvista, non dalla data di annotazione in conto di ogni singola posta d'interessi illegittimamente addebitati, ma dalla data di estinzione del saldo di chiusura del conto, in cui gli interessi non dovuti sono stati registrati. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Cassazione con sentenza 6857/14. Il termine prescrizionale per la ripetizione degli interessi dopo la chiusura di un conto corrente La Suprema Corte con la sentenza [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione redditi – come sfruttare le detrazioni

1 Aprile 2014 - Paolo Rastelli


Dichiarazione redditi 2014 » Come sfruttare le detrazioni Dichiarazione redditi al via: gli italiani vanno a caccia degli scontrini per poter fruire delle detrazioni e noi vi spieghiamo come sfruttare gli sconti e risparmiare sull'IRPEF con le spese sanitarie, gli interessi sui mutui, le ristrutturazioni edilizie e finanche con lo stipendio della badante. Passiamo in rassegna, ora, ogni singolo aspetto riguardante le detrazioni per la dichiarazione redditi 2014. Mutuo ed interessi passivi Diminuiscono in generale le spese sostenute per interessi passivi relativi a mutui. Ciò lo si apprende dai pubblicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi 2013. Anche a causa della crisi del mercato immobiliare, che nel 2013 ha segnato un calo del 9,2% delle compravendite nel residenziale e una flessione del 7,7% delle erogazioni dei mutui, sono quasi 4 milioni gli italiani che hanno dichiarato interessi passivi sui mutui da detrarre, di cui quasi 3,849 [ ... leggi tutto » ]


Carte revolving – dall’estinzione del rapporto non sono dovuti interessi e spese

30 Marzo 2014 - Giovanni Napoletano


Com'è noto, il credito revolving rappresenta una forma di finanziamento attraverso la messa a disposizione di una somma di denaro che il consumatore può utilizzare a sua discrezione con obbligo di restituzione della stessa, secondo un piano di rimborso prestabilito, pagando una determinata rata "minima" generalmente mensile. Tale importo è solitamente utilizzato tramite una carta di credito che rappresenta pertanto uno strumento di finanziamento. Per i rapporti di apertura di credito a tempo indeterminato è riconosciuto a ciascuna delle parti il diritto di recesso mediante preavviso (articolo 1845, co. 3, del codice civile). Tale diritto risulta rafforzato dall'articolo 10, comma 2, del d.l. numero 223/2006 che attribuisce ai clienti degli intermediari bancari e finanziari la facoltà di recedere dai contratti di durata senza penalità e spese di chiusura nonché, in materia di credito al consumo, dal decreto legislativo numero 141/2010, che riconosce al consumatore il diritto medesimo senza penalità e [ ... leggi tutto » ]


Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali di conto corrente – comunicazione preventiva e giustificato motivo

30 Marzo 2014 - Giovanni Napoletano


E' innanzitutto onere della banca fornire la prova – anche mediante presunzioni - dell'effettivo e rituale invio della proposta di modifica unilaterale del contratto al domicilio indicato dal cliente. Inoltre, la modifica delle condizioni contrattuali di conto corrente non sono opponibili al cliente se non adeguatamente motivate ai sensi dell'articolo 118 del Testo unico bancario. Tale norma richiede infatti, come noto, che l'esercizio del ius variandi da parte della banca sia subordinato all'esistenza, all'indicazione ed, all'occorrenza, alla prova di un "giustificato motivo". La banca non può limitarsi ad indicare genericamente il mutato contesto di mercato che si riflette sulle spese di gestione delle operazioni e dei servizi. Il cliente, in assenza di una comunicazione preventiva delle modifiche contrattuali e di un adeguato motivo che le giustifichino, ha diritto di vedersi applicare le medesime condizioni contrattuali previgenti fino a che non intervenga una nuova e rituale comunicazione da parte della banca. [ ... leggi tutto » ]