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Arbitro bancario finanziario » ecco chi può “multare” le banche

3 Giugno 2013 - Gennaro Andele


Arbitro bancario finanziario - Chi è Operativo dall'ottobre 2009, l'Arbitro Bancario Finanziario (o, come più semplicemente viene chiamato nel mondo bancario, l'“ABF”) è un organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra le banche (o gli altri intermediari finanziari, principalmente: le società finanziarie che erogano prestiti al pubblico, Poste Italiane S.p.A., per le attività di bancoposta) e la clientela. Nasce con la legge di riforma del risparmio (n.262/2005) che, tra l'altro, introduce nella legge bancaria (n. 385/1993) l'articolo 128 bis, che impone appunto alle banche di aderire a sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela, al fine di assicurare una loro rapida ed economica soluzione e un'effettiva ed imparziale tutela della clientela. Questa disposizione della legge bancaria è poi integrata dalle regole di dettaglio del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (che fissano le modalità di svolgimento del procedimento avanti l'ABF) e da quelle della Banca d'Italia [ ... leggi tutto » ]


Opposizione a decreto ingiuntivo – quando le clausole del contratto di prestito sono vessatorie

7 Maggio 2013 - Giovanni Napoletano


Decreto ingiuntivo ed opposizione al decreto ingiuntivo Accolta opposizione a decreto ingiuntivo del cliente di una banca che aveva sottoscritto contratto di prestito con clausole scritte in caratteri minuscoli. Con la sentenza numero 518/2013 un giudice del Tribunale di Genova, applicando il codice del consumo e la giurisprudenza della Corte di giustizia europea, ha stabilito che è vessatoria la clausola del contratto di finanziamento scritta con caratteri troppo piccoli che prevede interessi di mora e penali elevati. Occorre anzitutto premettere che secondo la giurisprudenza consolidata della Suprema Corte l'opposizione al decreto ingiuntivo non è una impugnazione del decreto stesso, volta a farne valere vizi ovvero originarie ragioni di invalidità, ma dà luogo ad un ordinario giudizio di cognizione di merito finalizzato all'accertamento della esistenza del diritto di credito fatto valere dal creditore. La sentenza che decide il giudizio deve accogliere la domanda del creditore istante rigettando conseguentemente l'opposizione qualora riscontri [ ... leggi tutto » ]


Mutuo inpdap per l’acquisto della prima casa – informazioni generali

6 Maggio 2013 - Marzia Ciunfrini


Mutuo Inpdap per l'acquisto della prima casa - Posso usufruirne? Sono impiegata presso la pubblica amministrazione e sono proprietaria al 50% della casa dove abito: se volessi acquistare una casa in altra regione, vorrei sapere se sarebbe valutata come seconda casa o come prima. Posso in questo secondo caso usufruire del mutuo INPDAP per l'acquisto della prima casa? Mutuo Inpdap per l'acquisto della prima casa - L'immobile acquistato deve distare almeno 100 km dalla casa di cui si è comproprietari Ai sensi dell'articolo 1 comma 3 del regolamento per la concessione del mutuo ipotecario INPDAP è necessario che l'immobile per il quale si richiede il mutuo sia distante almeno 100 Km dall'abitazione di cui è proprietaria al 50%. Inoltre, ai sensi degli articoli 3 e 20 dello stesso regolamento: Il mutuatario o i mutuatari nell'ipotesi di cointestazione del contratto di mutuo, entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto, [ ... leggi tutto » ]


Sospensione del pagamento delle rate del mutuo prima casa – requisiti e procedura per fruire del beneficio

23 Aprile 2013 - Ornella De Bellis


Requisiti per la sospensione del pagamento delle rate del mutuo prima casa I titolari di un mutuo contratto per l'acquisto della prima casa possono beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà, destinate ad incidere negativamente sul reddito complessivo del nucleo familiare. Può presentare domanda il proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l'acquisto dello stesso immobile non superiore a 250.000 euro e in possesso di indicatore ISEE non superiore a 30.000 euro. Il mutuo deve inoltre essere in ammortamento da almeno 1 anno al momento della presentazione della domanda e, in caso di ritardo nel pagamento delle relative rate, il ritardo non deve essere superiore a 90 giorni consecutivi. In caso di mutuo cointestato è sufficiente che le condizioni di cui sopra (proprietà dell'immobile, titolarità del mutuo e ISEE non superiore a 30.000 euro), indicate al [ ... leggi tutto » ]


Fondo di solidarietà mutui prima casa – sospensione rate

16 Aprile 2013 - Piero Ciottoli


Gli eventi che danno diritto all'accesso al fondo di solidarietà per la sospensione del pagamento delle rate del mutuo Per i mutuatari in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo c'è la possibilità per le banche di concedere la sospensione, per un massimo di 18 mesi. L'ammissione al beneficio è subordinata esclusivamente all'accadimento di almeno uno dei seguenti eventi riferiti alla persona del beneficiario, intervenuti successivamente alla stipula del contratto di mutuo e verificatisi nei tre anni antecedenti alla richiesta di ammissione al beneficio: cessazione del rapporto di lavoro subordinato ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di risoluzione per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione; cessazione dei rapporti di lavoro di cui all'articolo 409, numero 3) del codice di [ ... leggi tutto » ]