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Il mantenimento dei figli maggiorenni

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


L'obbligo di mantenimento dei figli non cessa automaticamente con la maggiore età ma è necessario il raggiungimento dell'autosufficienza economica I genitori hanno l'obbligo di concorrere tra loro al mantenimento per figli maggiorenni secondo le regole dell'articolo 148 del Codice civile. Al riguardo la giurisprudenza ha ribadito i seguenti principi: il giudice di merito non può prefissare un termine a tale obbligo di mantenimento dei figli, atteso che il limite di persistenza dello stesso va determinato, non sulla base di un termine astratto (pur se desunto dalla media della durata degli studi in una determinata facoltà universitaria e/o dalla normalità del tempo mediamente occorrente ad un giovane laureato, in una data realtà economica, affinchè questo possa trovare impiego), bensì sulla base (soltanto) del fatto che il figlio, malgrado i genitori gli abbiano assicurato le condizioni necessarie (e sufficienti) per concludere gli studi intrapresi e conseguire il titolo indispensabile ai fini dell'accesso [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento dei figli maggiorenni – quando cessa l’obbligo?

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


Quando cessa l'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni L'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni, sancito in una sentenza di separazione personale o divorzio, cessa con il raggiungimento dell'autosufficienza economica accertata all'esito di un procedimento ex articolo 710 codice di procedura civile Il diritto a percepire gli assegni di mantenimento riconosciuti, in sede di separazione, con sentenza passata in giudicato, può essere modificato o estinguersi (oltre che per accordo fra le parti), solo attraverso la procedura prevista dall'articolo 710 del Codice di procedura civile. Conseguentemente, la raggiunta maggiore età del figlio e la raggiunta autosufficienza economica del medesimo non sono, di per se sole, condizioni sufficienti a legittimare, in mancanza di un accertamento giudiziale, la mancata corresponsione dell'assegno (Cassazione, sentenza del 4 aprile 2005, numero 6975). Si precisa che le doglianze dirette alla eliminazione o riduzione degli assegni di mantenimento disposti con la sentenza di omologazione per fatti sopravvenuti non possono [ ... leggi tutto » ]


Obbligo del mantenimento verso i figli – l’articolo 148 del codice civile

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


Mantenimento dei figli - cosa prevede l'articolo 148 del codice civile e chi può ricorrervi L'articolo 148 del Codice civile prevede un procedimento speciale per ottenere in tempi rapidi la corresponsione del mantenimento per i figli. Questo procedimento può essere azionato da "chiunque vi abbia interesse". Potrebbero quindi ricorrere all'articolo 148 i seguenti soggetti: ciascuno dei genitori, legittimi o naturali; i figli maggiorenni, non ancora economicamente indipendenti (non per loro colpa); in genere, chi contribuisce materialmente al mantenimento, come ad esempio eventuali altri ascendenti o addirittura l'istituto che si è preso cura del minore ricoverato. Mantenimento dei figli - legittimazione a ricorrere del figlio maggiorenne e del coniuge non onerato che con questi convive Più precisamente, nell'ipotesi in cui sussistano i presupposti per l'assegno di mantenimento, ma il genitore onerato non vi provveda, possono agire in giudizio il figlio maggiorenne o l'altro genitore. In particolare, se il figlio maggiorenne non [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento dei figli – obbligati i genitori e gli altri ascendenti

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


I nonni hanno l'obbligo di contribuire al mantenimento dei nipoti qualora i genitori non abbiano i mezzi necessari per provvedervi Al mantenimento dei figli devono provvedere in primo luogo i genitori. Ciò in forza dell'articolo 147 del Codice civile, secondo cui "i coniugi hanno l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli". Può accadere, tuttavia, che i genitori non abbiano i mezzi necessari per mantenere i figli. In tal caso subentrano gli ascendenti (ad esempio i nonni), in base al successivo articolo 148, che stabilisce: "Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli". In proposito bisogna chiarire quando esattamente può ritenersi che i genitori "non hanno mezzi sufficienti", perchè soltanto [ ... leggi tutto » ]


Separazione dei coniugi – genitore non affidatario e spese straordinarie dei figli

14 Settembre 2010 - Antonella Pedone


In tema di separazione e divorzio, il genitore non affidatario non decide sulle spese straordinarie dei figli, anche se è tenuto a pagarle. Con la recentissima sentenza numero 8676 del 12 aprile 2010 la Corte di Cassazione ha stabilito che il genitore non affidatario, tenuto al mantenimento, non può contestare le decisioni del coniuge sulle spese straordinarie per i figli minori, anche se deve obbligatoriamente contribuirvi. La Cassazione, infatti, sostiene che l'affidamento esclusivo dei figli ad uno dei genitori comporta che solamente quest'ultimo potrà esercitare la potestà genitoriale ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge numero 898/1970, comprese le decisioni sulle spese di carattere straordinario. L'articolo 6, comma 4, infatti, prevede che: "Il genitore cui sono affidati i figli, salva diversa disposizione del tribunale, ha l'esercizio esclusivo della potestà su di essi; egli deve attenersi alle condizioni determinate dal tribunale. Salvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni di [ ... leggi tutto » ]