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Inadempimento degli obblighi di mantenimento » le conseguenze civili e penali

7 Marzo 2014 - Gennaro Andele


Inadempimento degli obblighi di mantenimento » Le conseguenze civili e penali Il nostro ordinamento legislativo offre numerosi strumenti a tutela degli aventi diritto nei confronti del coniuge che si sottrae agli obblighi di mantenimento dei figli e dell'altro coniuge fissati dopo una causa di separazione personale o divorzio. La normativa vigente, si occupa di questi casi, nell'articolo 337-ter del codice civile il quale ribadisce l'inderogabile dovere, sancito dalla Costituzione, di mantenimento, cura, educazione, istruzione e assistenza dei genitori nei confronti della prole, affidando al giudice il compito di fissare la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire. Inoltre nell'articolo 156 del codice civile si prevede che: il giudice, pronuciando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri. L'inadempimento dell'obbligo di mantenimento I [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento » stop per il figlio trentenne universitario dotato di patrimonio personale

2 Gennaio 2014 - Andrea Ricciardi


Stop al mantenimento per il figlio trentenne universitario dotato di patrimonio personale. Infatti, non sussiste l'obbligo paterno di sostentamento nei riguardi del figlio ultratrentenne universitario dotato di patrimonio personale. Inoltre, il trasferimento in una sede diversa dal luogo di residenza familiare del figlio per studiare toglie alla ex il diritto all'assegnazione della casa familiare. Questa, in sintesi, la massima della Corte di Cassazione espressa con la pronuncia 27377/13. No al mantenimento per figlio dotato di patrimonio personale: osservazioni Cessa l'obbligo paterno di mantenimento nei riguardi della figlia ultratrentenne universitaria dotata di patrimonio personale. Inoltre, il trasferimento in una sede diversa dal luogo di residenza familiare della giovane per motivi di studio toglie alla ex il diritto all'assegnazione della casa. Questo è ciò che si evince dalla sentenza esaminata nel precedente paragrafo. [ ... leggi tutto » ]


Ex coniuge mangia alla caritas? » deve provvedere comunque al mantenimento della figlia

2 Dicembre 2013 - Carla Benvenuto


Dopo la separazione, un ex coniuge, in seguito ad una lite con il datore di lavoro, abbandonava il posto fisso decidendo di sbarcare il lunario con lavoretti a nero, sfamandosi alla caritas ed omettendo di versare l'assegno di mantenimento alla figlia minore. Condannato penalmente. Infatti, può essere punito penalmente, in base all'ex articolo 570 c.p., il padre disoccupato e indigente che non versa il mantenimento alla figlia minore. Ciò, se viene provato che lavora in nero e che ha abbandonato il posto fisso per una lite con il datore. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con la pronuncia 17597/2013. Mantenimento, caritas e lavoro in nero: Considerazioni ed eventi La mancanza di denaro è la radice di tutti i mali. Così diceva George Bernard Shaw e non aveva tutti i torti. Quasi sempre il denaro, e la mancanza dello stesso, è motivo di dissidi, dissapori e fratture di molti matrimoni. [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento figlio maggiorenne » genitore disoccupato comunque obbligato

6 Novembre 2013 - Giuseppe Pennuto


Dopo la separazione, il genitore, anche se disoccupato, è comunque obbligato a versare l'assegno di mantenimento al figlio maggiorenne. Questo essenziale concetto è stato concepito dalla Suprema Corte la quale, con la pronuncia 24424/2013, ha stabilito che: In materia di obblighi di contribuzione dei genitori nei confronti dei figli maggiorenni secondo cui l'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, secondo le regole degli articoli 147 e 148 Cc, non cessa, ipso facto, con il raggiungimento dalla maggiore età da parte di questi ultimi, ma perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della cessazione dell'obbligo stesso non dia la prova che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica, ovvero che il mancato svolgimento di un'attività economica dipende da un atteggiamento di inerzia ovvero di rifiuto ingiustificato dello stesso (nella specie, è legittimo l'assegno di mantenimento al figlio maggiorenne, ma non ancora indipendente finanziariamente, per il cuoco disoccupato visto che [ ... leggi tutto » ]


Affidamento condiviso figli – inidoneità del padre che non paga il mantenimento.

14 Agosto 2013 - Antonella Pedone


E' quanto affermato dalla Corte di Cassazione con sentenza numero 26587 del 17 dicembre 2009. In particolare la Suprema Corte ha respinto il ricorso di un padre che si opponeva all'affidamento esclusivo dei figli alla ex moglie, pur non avendo mai versato loro l'assegno di mantenimento. La Cassazione ha motivato la decisione affermando che, affinchè possa derogarsi alla regola dell'affidamento condiviso, deve risultare, nei confronti di uno dei genitori, una condizione di manifesta carenza o inidoneità educativa o comunque tale da rendere quell'affidamento in concreto pregiudizievole per il minore (come nel caso, ad esempio, di un'obiettiva lontananza del genitore dal figlio, o di un suo sostanziale disinteresse per le complessive esigenze di cura, di istruzione e di educazione del minore). L'applicazione dell'affidamento esclusivo dovrà essere sorretta da una motivazione non più solo in positivo sulla idoneità del genitore affidatario, ma anche in negativo sulla inidoneità educativa del genitore che in [ ... leggi tutto » ]