famiglia obbligo mantenimento figli


Affidamento congiunto dei figli – assegno di mantenimento per la prole sempre dovuto dal genitore non collocatario

3 Luglio 2015 - Annapaola Ferri


L'affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori è un istituto che, in quanto fondato sull'esclusivo interesse del minore, non fa venir meno l'obbligo patrimoniale di uno dei genitori di contribuire, con la corresponsione di un assegno, al mantenimento dei figli, in relazione alle loro esigenze di vita, sulla base del contesto familiare e sociale di appartenenza. L'assegno disposto in favore del genitore presso il quale la prole è prevalentemente collocata, si rivela quantomeno opportuna, se non necessaria, quando, l'affidamento condiviso preveda un collocamento prevalente presso uno dei genitori: assegno da porsi a carico del genitore non collocatario. Inoltre, il genitore collocatario, essendo più ampio il tempo di permanenza presso di lui, avrà necessità di gestire, almeno in parte, il contributo al mantenimento da parte dell'altro genitore, dovendo provvedere in misura più ampia alle spese correnti e all'acquisto di beni durevoli che non attengono necessariamente alle spese straordinarie (indumenti, libri, [ ... leggi tutto » ]


Separazione e spese straordinarie per i figli – non possono essere corrisposte in modo forfetario

11 Giugno 2015 - Lilla De Angelis


Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, obbliga ciascun coniuge a far fronte alle molteplici esigenze dei figli, di tipo personale e sociale, in misura proporzionale al proprio reddito e a quello dell'altro genitore, considerando il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori e i tempi di permanenza presso ciascuno di essi. Per quanto attiene l'inclusione delle spese straordinarie nell'importo dell'assegno posto a carico del coniuge obbligato e determinato in misura onnicomprensiva, va precisato che devono intendersi spese straordinarie quelle che, per la loro rilevanza, imprevedibilità e imponderabilità, esulano dall'ordinario regime di vita dei figli; la loro inclusione in via forfettaria nell'ammontare dell'assegno, posto a carico di uno dei genitori, può rivelarsi in contrasto con il principio di proporzionalità sancito dalla legge e con quello dell'adeguatezza del mantenimento, nonché recare pregiudizio alla prole, che potrebbe essere privata di cure necessarie o [ ... leggi tutto » ]


Mancata corresponsione assegno di mantenimento » e’ reato anche se coniuge beneficiario non versa in stato di bisogno

9 Dicembre 2014 - Genny Manfredi


La mancata corresponsione dell'assegno di mantenimento configura un reato anche se il coniuge beneficiario non è in stato di bisogno. Per l'integrazione della fattispecie delittuosa di violazione degli obblighi di assistenza familiare, non è necessaria la determinazione di uno stato di bisogno della persona avente diritto quale conseguenza della condotta contraria ai doveri inerenti alla potestà dei genitori o alla qualità di coniuge. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 47139/14. Da quanto si apprende dalla pronuncia sopra riportata, in una separazione personale, il coniuge obbligato separato che omette reiteratamente di versare l'assegno di mantenimento, è colpevole di violazione degli obblighi di assistenza familiare, anche se il coniuge beneficiario non versa in stato di bisogno. A parere degli Ermellini, la violazione dei doveri di assistenza materiale di coniuge e di genitore, previsti dalle norme del codice civile, scatta quando il coniuge obbligato, di solito il marito, faccia mancare [ ... leggi tutto » ]


Violazione degli obblighi di assistenza familiare – quando ricorrono gli estremi del reato

28 Novembre 2014 - Ornella De Bellis


Va innanzitutto precisato che per mezzi di sussistenza devono intendersi tutti quelli diretti a far fronte alle esigenze primarie (vitto e alloggio). Sempre fra i mezzi di sussistenza vanno compresi anche quelli che consentano, in rapporto alle capacità economiche dell'obbligato, un sia pur contenuto soddisfacimento di altre complementari esigenze della vita quotidiana, quali l'abbigliamento, i libri di istruzione, i mezzi di trasporto, i mezzi di comunicazione, lo svago. L'inadempimento, seppure parziale, della corresponsione dell'assegno alimentare a moglie e figli minori, finalizzato a procurare ai propri familiari i mezzi di sussistenza primari e complementari, è idoneo ad integrare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. L'inadempimento deve essere sufficientemente protratto nel tempo e comunque tale da incidere in maniera apprezzabile sulle disponibilità dei mezzi di sussistenza destinata a soddisfare i bisogni elementari del coniuge separato e dei figli. La sola omessa corresponsione dell'assegno di mantenimento al coniuge separato non [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale e divorzio » cosa è cambiato dopo la riforma della giustizia

13 Novembre 2014 - Genny Manfredi


Tutto ciò c'è da sapere sul divorzio e la separazione personale dopo le novità della riforma della giusizia La riforma della Giustizia civile prevede un ulteriore intervento di semplificazione dei procedimenti di separazione personale e divorzio, che dovrebbe avere effetti complementari rispetto alla negoziazione assistita. Come accennato, la recente riforma della giustizia ha completamente stravolto le regole per chi intende mettere fine al proprio matrimonio o rivedere le precedenti condizioni stabilite dal giudice. Con le innovazioni giuridiche, infatti, è possibile separarsi o divorziare consensualmente in tre forme diverse, se sussiste l'accordo tra i coniugi. Al contrario, quando non c'è consensualità, la via da usare è sempre quella giudiziale, in un processo civile in tribunale. Come noto, comunque, non si può divorziare se prima non sono passati almeno tre anni dalla data della separazione personale. La differenza tra separazione e divorzio è che se la prima sospende soltanto gli effetti del [ ... leggi tutto » ]