locazioni


Da gennaio 2020 se l’inquilino non paga l’affitto è più semplice la procedura per evitare che il canone di locazione non percepito contribuisca a formare reddito imponibile

28 Dicembre 2019 - Piero Ciottoli


Di solito, i redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale. La nuova formulazione dell'articolo 26 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR - DPR 917/1986), tuttavia, prevede che i redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito, purché la mancata percezione sia comprovata dall'intimazione di sfratto per morosità o dall'ingiunzione di pagamento. Per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti come da accertamento [ ... leggi tutto » ]


Quando il fideiussore è liberato dall’onere dell’obbligazione futura – la fideiussione inserita in un contratto di locazione

24 Novembre 2019 - Piero Ciottoli


Il fideiussore (il soggetto che dovrà rimborsare il debito in caso di inadempimento del debitore vero e proprio, indicato come principale) per un'obbligazione futura è liberato se il creditore (il soggetto in favore del quale viene prestata la fideiussione futura), senza speciale autorizzazione del fideiussore ha fatto credito al debitore principale (il soggetto che può incorrere nell'inadempimento), pur conoscendo che le condizioni patrimoniali di questo erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito (articolo 1956 del codice civile). In pratica, la norma è finalizzata ad evitare che il fideiussore possa essere gravato da una obbligazione che [ ... leggi tutto » ]


Risoluzione del contratto di locazione per morosità del conduttore – risarcimento danni da protratta occupazione dell’immobile e risarcimento danni patrimoniali

18 Agosto 2019 - Piero Ciottoli


Ai sensi dell'articolo 1591 del codice civile, il conduttore che ritarda la restituzione dell'immobile locato, dopo la risoluzione contrattuale, è tenuto a risarcire il locatore con il canone corrispettivo stabilito nel contratto fino alla riconsegna, salvo l'obbligo di risarcire il maggior danno. La norma codicistica appena citata, assicura, in altre parole, al locatore danneggiato dalla ritardata restituzione, una liquidazione automatica del danno, incentrata sulla presunzione secondo cui esso deve essere almeno pari al canone precedentemente pagato. Si tratta di presunzione assoluta, che non ammette prova contraria, se non in senso più favorevole al locatore: il conduttore in mora non può [ ... leggi tutto » ]


Omesso pagamento del canone di locazione – e’ sempre il tribunale a decidere sul contenzioso trattandosi di una competenza per materia e non per valore

14 Agosto 2019 - Piero Ciottoli


Secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte di cassazione (sentenze 6811/2015, 2143/2006, 10300/2004 e 2471/2012), a seguito della soppressione dell'ufficio del Pretore e l'istituzione del Giudice unico di primo grado, le cause relative a rapporti di locazione di immobili urbani (unitamente a quelle di comodato e di affitto di azienda) sono devolute alla competenza del Tribunale con la stessa natura e qualificazione che avevano davanti al Pretore, cioè secondo competenza per materia (e non per valore). In particolare, alla luce di quanto espresso nella recente ordinanza 20554/2019 della Corte di cassazione, qui commentata, le cause relative ai rapporti di [ ... leggi tutto » ]


La registrazione del contratto di locazione ad uso abitativo – nessuna interferenza fra norme tributarie e civilistiche

14 Ottobre 2017 - Piero Ciottoli


La normativa tributaria prevede la registrazione del contratto di locazione: le disposizioni vigenti stabiliscono che sono soggetti a registrazione i contratti di locazione immobiliare, sia se stipulati per iscritto sia se conclusi verbalmente, indipendentemente dall'ammontare del canone, esclusi i contratti di durata non superiore a trenta giorni nell'anno (i quali sono soggetti a registrazione solo in caso d'uso), nonché i contratti di comodato conclusi per iscritto. La registrazione deve essere effettuata entro trenta giorni dalla data dell'atto o dalla sua esecuzione in caso di contratto verbale. Esiste la possibilità di una registrazione tardiva. In caso di omessa registrazione del contratto [ ... leggi tutto » ]