licenziamento per giustificato motivo oggettivo


Licenziamento per giustificato motivo oggettivo ed esigenze di riassetto organizzativo aziendale

6 Aprile 2016 - Tullio Solinas


Il motivo oggettivo di licenziamento determinato da ragioni inerenti all'attività produttiva, nel cui ambito rientra anche l'ipotesi di riassetto organizzativo attuato per la più economica gestione dell'impresa, è rimesso alla valutazione del datore di lavoro, senza che il giudice possa sindacare la scelta dei criteri di gestione dell'impresa, atteso che tale scelta è espressione della libertà d'iniziativa economica tutelata dalla Costituzione, mentre al giudice spetta il controllo della reale sussistenza del motivo addotto dall'imprenditore. Ne consegue che non è sindacabile, nei suoi profili di congruità ed opportunità, la scelta imprenditoriale, che abbia comportato la soppressione del settore lavorativo o del reparto o del posto cui era addetto il dipendente licenziato, sempre che risulti l'effettività e la non pretestuosità del riassetto organizzativo operato. Tuttavia, è posto a carico del datore di lavoro l'onere di dedurre e di dimostrare l'effettiva sussistenza del motivo addotto e, quindi, nell'ipotesi di licenziamento riconducibile ad un [ ... leggi tutto » ]


Quando è possibile demansionare il lavoratore

25 Marzo 2016 - Tullio Solinas


Il demansionamento del lavoratore è illegittimo, salvo che sia stata disposto con il consenso del dipendente e per evitare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo o la messa in cassa integrazione de lavoratore stesso, la cui diversa utilizzazione non contrasta, in tal caso, con l'esigenza di dignità e libertà della persona, configurando una soluzione più favorevole di quella del licenziamento. Del pari non costituisce violazione delle norme del codice civile (articolo 2103) un accordo sindacale che, in alternativa al licenziamento per ristrutturazione aziendale, preveda l'attribuzione di mansioni diverse e di una diversa categoria con conseguente orario di lavoro più lungo. In un tale scenario, l'adibizione del lavoratore, con il suo necessario consenso, a mansioni inferiori, non configura una vera dequalificazione, ma solo un adeguamento del contratto alla nuova situazione di fatto, dovendo ritenersi le esigenze di tutela del diritto alla conservazione del posto di lavoro prevalenti su quelle di salvaguardia [ ... leggi tutto » ]


Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – legittimo se le mansioni attribuite al lavoratore non possono più essere svolte per sopravvenute esigenze

10 Dicembre 2015 - Tullio Solinas


I fatti giustificativi, che fondano il potere imprenditoriale di intimare al lavoratore il licenziamento per ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa, sono stati variamente intesi dalla giurisprudenza di legittimità. Comune a tutti gli orientamenti è l'affermazione secondo cui il motivo addotto dall'imprenditore deve essere oggettivamente verificabile ossia non pretestuoso, con onere della prova a carico dell'imprenditore stesso. Ferma la non sindacabilità delle decisioni imprenditoriali nel merito l'esercizio del potere organizzativo è tuttavia illegittimo per sviamento quando il motivo addotto non risulti provato. Nella maggior parte delle pronunce, la Corte di cassazione ha posto a base del potere di licenziare la necessità di ristrutturazione aziendale e la conseguente soppressione del posto spettante al lavoratore poi licenziato. E' frequente la negazione della necessità di ristrutturare l'azienda e quindi l'affermazione dell'illegittimità del licenziamento finalizzato, non ad evitare perdite economiche bensì a conseguire un maggior profitto. Il [ ... leggi tutto » ]


Legittimo il demansionamento del lavoratore in seguito a ristrutturazione aziendale

22 Novembre 2015 - Tullio Solinas


La disciplina delle mansioni e sul divieto di declassamento va interpretata alla stregua del bilanciamento del diritto del datore di lavoro a perseguire un'organizzazione aziendale produttiva ed efficiente e quello del lavoratore al mantenimento del posto, con la conseguenza che, nei casi di sopravvenute e legittime scelte imprenditoriali, comportanti, tra l'altro, interventi di ristrutturazione aziendale, l'adibizione del lavoratore a mansioni diverse, ed anche inferiori, a quelle precedentemente svolte senza modifica del livello retributivo, non si pone in contrasto con il dettato del codice civile se essa rappresenti l'unica alternativa praticabile in luogo del licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Tanto è in coerenza con la ratio sottesa a numerosi interventi normativi quali quello riguardante le lavoratrici madri, che durante il periodo di gestazione e sino a sette mesi dopo il parto - se il tipo di attività o le condizioni ambientali sono pregiudizievoli alla loro salute - devono essere spostate ad [ ... leggi tutto » ]


Utilizzo personale della navigazione in internet e della posta elettronica aziendale durante l’orario di lavoro – illegittimo il licenziamento del dipendente se la sua condotta non ha arrecato danno all’attività produttiva

3 Novembre 2015 - Piero Ciottoli


L'uso improprio di strumenti di lavoro aziendali e nella specie del personal computer in dotazione, delle reti informatiche aziendali e della casella di posta elettronica, non giustificano il licenziamento disciplinare, qualora non emerga che l'utilizzo personale della posta elettronica e della navigazione in internet abbiano determinato una significativa sottrazione di tempo all'attività di lavoro, oppure che la condotta del dipendente abbia realizzato il blocco del lavoro, con grave danno per l'attività produttiva. Nel caso esaminato dai giudici della Corte di cassazione (sentenza 22353/15) le risultanze della consulenza tecnica d'ufficio avevano rilevato l'utilizzo personale della posta elettronica e della navigazione in Internet, in entrambi i casi ritenendole tuttavia di difficile quantificazione temporale; era stata poi accertata la presenza, nel computer di cui era stata dotata la postazione di lavoro assegnata al dipendente, di files di natura multimediale non legati all'attività lavorativa e l'installazione di alcuni programmi coperti da copyright, di cui [ ... leggi tutto » ]