lavoro e pensione - diritti


Scarichi musica e film dal pc aziendale? » illegittimo il licenziamento

2 Dicembre 2013 - Gennaro Andele


Impossibile il licenziamento per chi scarica musica e film dal pc aziendale grazie al software installato ad hoc. Deve ritenersi sproporzionato il licenziamento per giusta causa inflitto al dipendente per l'installazione non autorizzata di programmi informatici annessi all'utilizzazione di detto software, per il cosiddetto “peer to peer”, che espone il personale computer aziendale a contatti con estranei. Dovendosi osservare che, tanto il contratto collettivo nazionale di lavoro quanto le regole di policy aziendali, evidenziano come la sanzione del licenziamento non sia una conseguenza obbligata della generica installazione ed improprio uso di un programma, ma una possibile conseguenza, evidentemente da integrare con ulteriori elementi che ne delineassero la effettiva gravità in concreto e l'impossibilità della prosecuzione del rapporto con il datore. Questo, riassunto brevemente, l'orientamento espresso dalla Cassazione con la pronuncia 26397/13. Commenti e fatti in merito alla sentenza sullo scaricamento di film e il licenziamento Licenziare il dipendente che ha [ ... leggi tutto » ]


Infortuni sul lavoro » il datore non ne risponde se il rischio non era specifico

9 Novembre 2013 - Gennaro Andele


Il datore di lavoro non risponde dell'infortunio del dipendente se il rischio non è specifico e connesso all'attività imprenditoriale svolta. Questo importante principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 39491/13, ha sancito che: Il datore di lavoro non risponde dell'infortunio del dipendente se il rischio non è specifico visto che il pericolo occulto non rientra nel quotidiano controllo a cui deve far fronte. Pertanto, a parere degli Ermellini, non sussiste la responsabilità del datore di lavoro quando l'infortunio del dipendente è derivato da un pericolo occulto presente sul luogo di lavoro. La fattispecie e e le considerazioni sulla pronuncia in tema di infortuni sul lavoro Un operatore ecologico, mentre si trovava a pulire l'area che l'imputato aveva in appalto, si è ferito con un cancello di ferro del piazzale del mercato al quale mancava un perno di fermo.  La quarta sezione penale della Suprema [ ... leggi tutto » ]


Scheda anagrafica del lavoratore » la procedura per ottenerla

2 Novembre 2013 - Gennaro Andele


Ufficio di collocamento e libretto di lavoro - Cosa è cambiato A partire dal 2003 sono cambiate le normative che regolano il settore lavoro. Infatti il vecchio ufficio di collegamento è stato rinnovato, ed è diventato obsoleto il vecchio libretto di lavoro, che aveva bisogno della vidimazione annuale. In questo articolo vedremo come ottenere un documento molto importante, e cioè la scheda anagrafica del lavoratore. Il libretto di lavoro, in base alle attuali normative in materia di collocamento, è stato abolito. Ora, gli Sportelli di Anagrafe del Lavoro rilasciano, su richiesta dei lavoratori, una scheda anagrafica/professionale contenente i dati sulla propria carriera lavorativa (a sostituizione del libretto di lavoro, abolito il 1° marzo 2003). Scheda anagrafica del lavoratore » Di cosa si tratta La scheda anagrafica è un documento che contiene una serie di informazioni che riguardano le nostre esperienze sia lavorative che formative, oltre che le disponibilità del lavoratore. [ ... leggi tutto » ]


Attività lavorativa in malattia e licenziamento per giusta causa

14 Febbraio 2013 - Antonella Pedone


Lo svolgimento di attività lavorativa nel periodo di malattia giustifica il licenziamento se fa presumere l'inesistenza della malattia stessa o se pregiudica o ritarda la guarigione La giurisprudenza ritiene che il lavoratore in malattia non ha l'obbligo assoluto di astenersi da qualsivoglia attività lavorativa. Egli può svolgere attività lavorativa nel periodo di malattia purchè ciò non sia incompatibile con lo stato di malattia stesso e non ritardi o pregiudichi la guarigione. La Cassazione ha anche precisato che il lavoratore ha comunque un obbligo di correttezza e di collaborazione che gli impone di metere a disposizione del datore di lavoro le sue energie lavorative, per cui deve astenersi da quelle condotte che possa ostacolare tale messa a disposizione. L'assenza per malattia può quindi giustificare il rrecesso del datore di lavoro in relazione alla violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifici obblighi contrattuali di diligenza e fedeltà [ ... leggi tutto » ]


Giudizio penale e licenziamento per giusta causa

14 Febbraio 2013 - Antonella Pedone


Il reato del lavoratore è giusta causa di licenziamento solo se compromette il rapporto fiduciario con il datore Nel caso in cui il lavoratore sia stato rinviato a giudizio per gravi reati non commessi nello svolgimento del rapporto di lavoro, ma ritenuti dal datore di lavoro potenzialmente idonei ad incidere sul rapporto fiduciario, il giudice del lavoro non deve limitarsi a considerare il dato oggettivo del rinvio a giudizio e ritenerlo sufficiente ad integrare la giusta causa di licenziamento. Il giudice del lavoro dovrà invece verificare in concreto se la commissione di tali reati abbia compromesso il rapporto fiduciario e l'immagine dell'azienda, tenendo conto del contesto lavorativo, della natura e qualità del rapporto, dei motivi e dell'elemento soggettivo (Cassazione, sentenza del 10 settembre 2003, numero 13294). Va anche evidenziato che il giudizio civile, finalizzato ad accertare la giusta causa di licenziamento, prescinde dall'esito del giudizio penale. Questo vuol dire che [ ... leggi tutto » ]