irap - imposta regionale sulle attività produttive


Irap – cosa deve intendersi per attività non autonomamente organizzata

9 Novembre 2015 - Giorgio Martini


L'IRAP coinvolge una capacità produttiva "impersonale ed aggiuntiva" rispetto a quella propria del professionista (determinata dalla sua cultura e preparazione professionale) e colpisce un reddito che contenga una parte aggiuntiva di profitto, derivante da una struttura organizzativa "esterna", cioè da un complesso di fattori che, per numero, importanza e valore economico, siano suscettibili di creare un valore aggiunto rispetto alla mera attività intellettuale supportata dagli strumenti indispensabili e di corredo al know-how del professionista (dal lavoro dei collaboratori e dipendenti, dal numero e grado di sofisticazione dei supporti tecnici e logistici, dalle prestazioni di terzi, da forme di finanziamento diretto [ ... leggi tutto » ]


I requisiti per l’applicazione dell’irap

15 Settembre 2015 - Giorgio Valli


Per quanto riguarda l'applicazione dell'IRAP, il requisito dell'autonoma organizzazione ricorre quando il contribuente sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell'organizzazione e non sia quindi inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l'esercizio dell'attività in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui. Va, inoltre, ribadito che l'elemento della entità dei compensi percepiti dal contribuente, cioè dell'ammontare del reddito conseguito, è di per sè irrilevante ai fini dell'applicazione dell'IRAP; l'impiego non occasionale di lavoro altrui, costituente una delle possibili condizioni che rende configurabile un'autonoma organizzazione, [ ... leggi tutto » ]


I presupposti necessari per l’applicazione dell’irap

4 Settembre 2015 - Giorgio Valli


In tema di IRAP l'esercizio per professione abituale di attività di lavoro autonomo diversa dall'impresa commerciale costituisce presupposto dell'imposta soltanto qualora si tratti di attività autonomamente organizzata. Il significato della nozione di autonoma organizzazione è stato individuato, dalla giurisprudenza di legittimità, secondo un duplice approccio. Dapprima, di tale nozione è stata fornita una definizione astratta, secondo formule variamente modulate, di cui le più significative: “organizzazione dotata di un minimo di autonomia che accresca la capacità produttiva del contribuente”; non, quindi, “un mero ausilio della attività personale, simile a quello di cui abitualmente dispongono anche soggetti esclusi dalla applicazione dell'IRAP”; “un [ ... leggi tutto » ]


Se si ricorre a prestazioni fornite da terzi ed i compensi sono elevati si è soggetti ad irap

18 Giugno 2015 - Piero Ciottoli


Con riguardo specifico all'impiego non occasionale di lavoro altrui, costituente una delle possibili condizioni che configurano l'esistenza di un'autonoma organizzazione, la giurisprudenza di legittimità ha già affermato che in tema di IRAP, l'impiego non occasionale di lavoro altrui sussiste se il professionista eroga elevati compensi a terzi per prestazioni afferenti l'esercizio della propria attività, restando indifferente il mezzo giuridico utilizzato e, cioè, il ricorso a lavoratori dipendenti, a una società di servizi o un'associazione professionale. In applicazione di tale principio, la Corte di cassazione ha ritenuto legittimo l'assoggettamento al tributo del commercialista che, per prestazioni afferenti l'esercizio della propria attività [ ... leggi tutto » ]


Nuovo ravvedimento operoso – le precisazioni dell’agenzia delle entrate

11 Giugno 2015 - Giorgio Martini


Ravvedimento operoso - tributi a cui può essere applicato La legge di stabilità per il 2015 ha profondamente innovato la disciplina del ravvedimento operoso, determinando un radicale cambiamento dell'assetto originario dell'istituto. Infatti, oggi, il ravvedimento operoso può essere utilizzato per regolarizzare le violazioni commesse in materia di tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate, fino alla scadenza dei termini di accertamento. Ciò, a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, delle quali i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza. Inoltre, così come chiarito nella circolare numero [ ... leggi tutto » ]