interessi di mora o moratori


Ritardi con il fisco » corresponsione degli interessi

5 Maggio 2014 - Andrea Ricciardi


Il Fisco, purtroppo, usa due pesi e due misure quando si tratta di corresponsione degli interessi: quando il contribuente è in ritardo con i pagamento il tasso d'interesse è doppio, infatti, rispetto a quello in caso di rimborsi. Il Fisco ha la mano pesante quando il debitore è in ritardo con i pagamenti, pretendendo sanzioni e interessi elevati, mentre, invece, sembra avere la mano leggera quando deve rimborsare il contribuente. Comunque per il Fisco non è prevista nessuna sanzione e gli interessi sono più bassi rispetto a quelli dovuti dai contribuenti per tardivi pagamenti. Inoltre, oltre alle differenti misure degli interessi, chiedere i rimborsi può causare diversi problemi. Ciò, perché, prima di rimborsare, il Fisco prima vuole vederci chiaro ed effettuare controlli. Così, in alcuni casi, il contribuente che ha chiesto il rimborso si è, addirittura, pentito di averlo fatto, perché, oltre ad avere avuto un diniego parziale o totale [ ... leggi tutto » ]


Debito di valore e debito di valuta

18 Aprile 2014 - Carla Benvenuto


Il debito è di valuta se l'oggetto della prestazione è una somma di denaro determinata o determinabile mediante una mera operazione aritmetica; ed è di valore se, per contro, non ha ad oggetto una somma liquida o agevolmente liquidabile, perché per individuare l'obbligazione che il debitore deve adempiere è necessaria una operazione di conversione in moneta del valore di un bene diverso dal denaro: è necessario, cioè, monetizzare quel bene. Ne deriva che, fino alla liquidazione definitiva, l'importo dovuto per il debito di valore varia in dipendenza delle oscillazioni del prezzo del bene considerato. Il debito di valore, dunque, non è liquido. Esso si converte in debito di valuta solo al momento della liquidazione. Tale distinzione assume rilievo ai fini della individuazione delle conseguenze derivanti dal ritardo nell'adempimento, perché, con riferimento ai debiti di valuta, trova integrale applicazione l'articolo 1224 del codice civile, in base al quale il risarcimento del [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale – spese di notifica, aggio di riscossione, interessi di mora

3 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Per alcuni enti creditori la legge ha introdotto nuovi atti che sostituiscono la cartella esattoriale: l'avviso di addebito dell'Inps, che dal 1° gennaio 2011 ha preso il posto della cartella di pagamento per i crediti di natura previdenziale; l'accertamento esecutivo, che dal 1° ottobre 2011 ha sostituito in parte la cartella per i crediti erariali. L'accertamento esecutivo è stato successivamente esteso dal legislatore anche ai crediti dell'Agenzia delle dogane. La cartella esattoriale è il documento che Equitalia invia ai debitori su incarico dell'ente creditore (Agenzia delle entrate, INPS, Comuni convenzionati ecc.) in cui sono riportate tutte le informazioni utili. Tra queste: l'ente che richiede il pagamento; il nominativo del debitore; la somma da versare; le procedure che Equitalia attiverà in caso di mancato pagamento nel termine dei 60 giorni. Nella cartella esattoriale si trovano, inoltre, il dettaglio degli interessi, delle sanzioni e di tutte le altre spese, le indicazioni di [ ... leggi tutto » ]


Interessi legali e interessi di mora

30 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Tipologie dei tassi di interesse - Interessi legali, interessi convenzionali e interessi di mora Gli interessi su prestiti e mutui costituiscono un'ulteriore obbligazione che integra quella che viene definita principale: per fare un esempio abbastanza comune, quando una società o un istituto di credito erogano un finanziamento, la somma che deve essere restituita al termine del periodo concordato è l'obbligazione pecuniaria principale mentre le somme che contrattualmente devono essere corrisposte come ‘costò del prestito effettuato, e cioè gli interessi, costituiscono l'obbligazione pecuniaria accessoria. Gli interessi si dividono essenzialmente in tre tipologie: Interessi legali, interessi convenzionali e interessi di mora o moratori. Interessi Legali Il tasso di interesse legale è fissato dal legislatore, ovvero il Ministro del Tesoro, con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (si veda l'apposita tabella); per il calcolo è disponibile questo apposito servizio. Interessi Convenzionali Il tasso di interesse convenzionale viene fissato contrattualmente dalle parti. La determinazione del [ ... leggi tutto » ]


Opposizione a decreto ingiuntivo – quando le clausole del contratto di prestito sono vessatorie

7 Maggio 2013 - Giovanni Napoletano


Decreto ingiuntivo ed opposizione al decreto ingiuntivo Accolta opposizione a decreto ingiuntivo del cliente di una banca che aveva sottoscritto contratto di prestito con clausole scritte in caratteri minuscoli. Con la sentenza numero 518/2013 un giudice del Tribunale di Genova, applicando il codice del consumo e la giurisprudenza della Corte di giustizia europea, ha stabilito che è vessatoria la clausola del contratto di finanziamento scritta con caratteri troppo piccoli che prevede interessi di mora e penali elevati. Occorre anzitutto premettere che secondo la giurisprudenza consolidata della Suprema Corte l'opposizione al decreto ingiuntivo non è una impugnazione del decreto stesso, volta a farne valere vizi ovvero originarie ragioni di invalidità, ma dà luogo ad un ordinario giudizio di cognizione di merito finalizzato all'accertamento della esistenza del diritto di credito fatto valere dal creditore. La sentenza che decide il giudizio deve accogliere la domanda del creditore istante rigettando conseguentemente l'opposizione qualora riscontri [ ... leggi tutto » ]