INPS


Fondo di garanzia inps – prescrizione del diritto al pagamento del tfr e prescrizione del diritto al pagamento delle ultime tre mensilità

25 Giugno 2014 - Ornella De Bellis


Il fondo di garanzia "TFR e Crediti diversi" è un Fondo gestito dall'Inps che paga il trattamento di fine rapporto (TFR) e le ultime tre mensilità in sostituzione del datore di lavoro insolvente. Il Fondo corrisponde per intero il TFR dovuto dall'imprenditore insolvente nella misura in cui risulta ammesso nello stato passivo della procedura concorsuale o, più in generale, accertato giudizialmente. Il Fondo copre anche le retribuzioni maturate negli ultimi 3 mesi del rapporto di lavoro. Il diritto del lavoratore di ottenere dall'INPS, in caso di insolvenza del datore di lavoro, la corresponsione del TFR a carico dello speciale fondo di garanzia, ha natura di diritto di credito ad una prestazione previdenziale ed è distinto ed autonomo rispetto al diritto del pagamento dei crediti di lavoro non corrisposti, diversi dal TFR. Ne consegue che la decorrenza della prescrizione per il diritto al trattamento di fine rapporto non coincide con quella [ ... leggi tutto » ]


Regime transitorio di prescrizione per crediti contributivi inps

9 Giugno 2014 - Simone di Saintjust


Ove una nuova legge stabilisca un termine di prescrizione più breve di quello fissato dalla legge anteriore, il nuovo termine si applica anche alle prescrizioni in corso, ma decorre dalla data di entrata in vigore della legge che ne ha disposto l'abbreviazione e, naturalmente, questo principio si applica solo alle prescrizioni in corso che residuano un termine maggiore di quello fissato dalla nuova legge. Ad esempio, a decorrere dal primo gennaio 1996 il termine di prescrizione per crediti contributivi INPS è passato da dieci a cinque anni. Per un credito contributivo accertato al primo gennaio 1992, la prescrizione residua al due gennaio 1996 (con l'entrata in vigore del nuovo termine di prescrizione) è pari a cinque anni (con il termine decennale ne sarebbero residuati sei). Per un credito contributivo accertato al primo gennaio 1990, la prescrizione residua al due gennaio 1996 è pari a quattro anni (l'entrata in vigore dei [ ... leggi tutto » ]


Dilazione inps – controllare i calcoli e la misura delle sanzioni civili applicate

2 Febbraio 2014 - Giorgio Valli


Dopo aver chiesto all'INPS il calcolo delle sanzioni civili relative ai contributi ancora dovuti per omissione contributiva, il debitore presenta istanza di dilazione, sottoscrivendola, senza nulla obiettare circa l'importo delle sanzioni ed anzi dichiarando di riconoscere in modo esplicito ed incondizionato il debito contributivo. Accolta la domanda e pagato ratealmente il dovuto, il debitore, nel ricontrollare i pagamenti effettuati, constata che l'Istituto, con riguardo alle sanzioni civili, aveva applicato l'aliquota del 60% prevista dalla legge nell'ipotesi di evasione contributiva, e non l'aliquota del 40% prevista per la semplice omissione contributiva di cui si era reso responsabile. Il debitore, allora, chiede all'INPS la restituzione del maggiore importo pagato, ma l'istanza viene rigettata dall'Istituto con la motivazione che, nel presentare l'istanza di dilazione, il debitore aveva dichiarato di rinunciare a tutte le eccezioni che potessero influire sull'esistenza ed azionabilità del credito dell'Istituto. La vicenda approda in Cassazione e si giunge così alla [ ... leggi tutto » ]


Avviso di addebito inps » suggerimenti per l’impugnazione

31 Gennaio 2014 - Gennaro Andele


Avviso di addebito Inps » Cosa è e come impugnarlo L'avviso di pagamento dell'Inps deve contenere alcuni elementi essenziali, pena la sua nullità. Vi forniamo, quindi, alcuni suggerimenti per poterlo impugnare, sia per vizi di forma che di sostanza. Che cos'è l'avviso di addebito dell'Inps L'avviso di addebito dell'Inps è l'atto attraverso il quale l'Inps richiede al contribuente il pagamento delle somme dovute come, ad esempio, il mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali alla scadenza. L'avviso di pagamento dell'Inps è già un titolo esecutivo ai fini della riscossione, il che significa che è sufficiente per avviare l'esecuzione forzata nei confronti del contribuente, senza altri successivi atti. Proprio per questo motivo, non è necessaria la cartella esattoriale di Equitalia per l'azione nei confronti di chi non paga le somme richieste entro sessanta giorni. Validità dell'avviso di addebito Inps L'avviso di addebito Inps, per essere regolare, deve contenere i seguenti elementi [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale con vizio formale » inps può recuperare comunque i crediti

23 Dicembre 2013 - Carla Benvenuto


l'Inps ha il diritto di recuperare i tributi non pagati dal contribuente anche se la cartella esattoriale è affetta da un vizio formale. Infatti, un eventuale vizio formale della cartella o il mancato rispetto del termine decadenziale previsto ai fini dell'iscrizione a ruolo comporta soltanto l'impossibilità, per l'istituto, di avvalersi del titolo esecutivo, ma non lo fa decadere dal diritto di chiedere l'accertamento in sede giudiziaria dell'esistenza e dell'ammontare del proprio credito. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza 26395/13. Osservazioni e commenti sulla sentenza in materia di cartella esattoriale viziata e recupero crediti Inps L'Inps può recuperare i contributi non pagati anche se la cartella esattoriale è affetta da un vizio formale o è stata emessa troppo tardi. Infatti, l'istituto può sempre scegliere la via dell'accertamento del suo diritto in sede giudiziaria. La sezione lavoro della Suprema Corte, con la pronuncia in esame, ha [ ... leggi tutto » ]