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Il debitore può impugnare la cartella di pagamento della quale sia venuto a conoscenza solo attraverso un estratto di ruolo

18 Ottobre 2016 - Paolo Rastelli


Il debitore può impugnare la cartella di pagamento della quale, a causa dell'invalidità della relativa notifica, sia venuto a conoscenza solo attraverso un estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta dal concessionario della riscossione. Ora, la legge (articolo 19 decreto legislativo 546/1992) prevede che la mancata notifica di atti autonomamente impugnabili, adottati precedentemente all'atto notificato, ne consente l'impugnazione solo unitamente a quest'ultimo. Ciò tuttavia, si può ritenere che l'impugnabilità dell'atto precedente non notificato unitamente all'atto successivo notificato non costituisca l'unica possibilità di far valere l'invalidità della notifica di un atto del quale il contribuente sia comunque venuto legittimamente a conoscenza e quindi non escluda la possibilità di far valere l'invalidità stessa anche prima, giacché l'esercizio del diritto alla tutela giurisdizionale non può essere compresso, ritardato, reso più difficile o gravoso, ove non ricorra la stringente necessità di garantire diritti o interessi di pari rilievo, rispetto ai quali si ponga un [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento di stipendi, pensioni e indennità – tips and tricks

15 Ottobre 2016 - Piero Ciottoli


A proposito di pignoramento presso terzi, ed in particolare di pignoramento di stipendi e pensioni, rispettivamente presso datore di lavoro ed INPS, forse non tutti sanno che: la pensione di invalidità è impignorabile in quanto ha natura di sussidio; l'indennità di mobilità è impignorabile in quanto ha natura di sussidio; l'indennità di cassa integrazione è pignorabile perchè assimilabile allo stipendio; le rendite erogate dall'INAIL per infortunio sono pignorabili solo se si tratta di crediti alimentari; l'impignorabilità è rilevabile d'ufficio; la limitazione della quota pignorabile per debiti verso lo Stato di natura Tributaria (legge 44/12 e articolo 72 ter del dpr 602/1973) non si applica alle somme erogate a titolo di pensioni. Stiamo, in pratica, parlando della riduzione del pignoramento ad un decimo su corrispettivi fino a 2.500 euro e ad un settimo per corrispettivi fino a 5000 euro. Questo nonostante dal sito Equitalia sembra emergere la possibilità di applicazione delle [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento stipendio e pensione su cui grava ritenuta ex articolo 8 legge 898/1970 o ordine di pagamento diretto del tribunale ex articolo 156 codice civile

15 Ottobre 2016 - Marzia Ciunfrini


Come sappiamo l'articolo 8 della legge 898/1970 dispone che il coniuge cui spetta la corresponsione periodica dell'assegno di mantenimento, dopo la costituzione in mora a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento del coniuge obbligato e inadempiente per un periodo di almeno trenta giorni, può notificare il provvedimento in cui è stabilita la misura dell'assegno ai terzi tenuti a corrispondere periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato con l'invito a versargli direttamente le somme dovute, dandone comunicazione al coniuge inadempiente. L'articolo 156 del codice civile aggiunge che, in caso di inadempienza, su richiesta dell'avente diritto, il giudice può ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di danaro all'obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto. Ora, nei casi in cui il datore di lavoro sia già destinatario di un ordine diretto di pagamento a favore di terzo destinatario di assegno alimentare, in ossequio a ordinanza [ ... leggi tutto » ]


Credito alimentare ed assegno di mantenimento – sono entrambi impignorabili

13 Ottobre 2016 - Ornella De Bellis


L'articolo 545 del codice di procedura civile dispone che non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti, e sempre con l'autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto. Si ricorda inoltre che esiste una differenza tra il diritto agli alimenti (regolato dagli articoli 433 e seguenti del codice civile) e il diritto al mantenimento. L'obbligo alimentare, infatti, risponde all'esigenza di garantire quanto sia necessario per la vita dell'alimentando, avuto riguardo alla sua posizione sociale, allorché egli versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento. Mentre l'obbligo di mantenimento che, nella disciplina della separazione o del divorzio, la legge pone a carico di uno dei coniugi, troverebbe il suo presupposto non nello stato di bisogno, bensì nella mancanza, in capo all'altro coniuge, di adeguati redditi propri. [ ... leggi tutto » ]


Ritenuta, sequestro e pignoramento dello stipendio o della pensione del coniuge obbligato al mantenimento

13 Ottobre 2016 - Marzia Ciunfrini


Il coniuge cui spetta la corresponsione periodica dell'assegno di mantenimento, dopo la costituzione in mora a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento del coniuge obbligato e inadempiente per un periodo di almeno trenta giorni, può notificare il provvedimento in cui è stabilita la misura dell'assegno ai terzi tenuti a corrispondere periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato con l'invito a versargli direttamente le somme dovute, dandone comunicazione al coniuge inadempiente. La ritenuta così operata sullo stipendio o pensione del coniuge obbligato è tuttavia irrilevante, non trattandosi di sequestro, né di pignoramento, per quel che concerne i limiti di pignorabilità di pensioni e stipendi previsti dall'articolo 545 del codice di procedura civile nonché dall'articolo 2 della legge 180/1950, laddove tali norme dispongono che il sequestro ed il pignoramento di stipendi e pensioni, per il simultaneo concorso di crediti alimentari, esattoriali ed ordinari non possono colpire una quota maggiore della metà, valutata [ ... leggi tutto » ]