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Società di capitali cancellata da registro imprese – i soci rispondono delle obbligazioni sociali nel limite delle somme percepite in sede di liquidazione del bilancio finale

14 Agosto 2015 - Roberto Petrella


Deve escludersi che la cancellazione della società per azioni dal registro della imprese, pur provocando l'estinzione dell'ente debitore comporti al tempo stesso la sparizione dei debiti insoddisfatti che la società aveva nei riguardi dei terzi. Come risulta dal chiaro tenore testuale delle norme vigenti, la responsabilità dei soci di una società di capitali per le obbligazioni sociali non assolte è limitata alla parte da ciascuno di essi conseguita nella distribuzione dell'attivo risultante dal bilancio di liquidazione della società, e che tale quota è stata attribuita al socio: ne consegue che il creditore, il quale intenda agire nei confronti del socio, è tenuto a dimostrare il presupposto della responsabilità di quest’ultimo (vale a dire la sua legittimazione passiva), e cioé che, in concreto, in base al bilancio finale di liquidazione, vi sia stata la distribuzione dell'attivo risultante dal bilancio medesimo e che una quota di tale attivo sia stata da questi [ ... leggi tutto » ]


Notifica del decreto ingiuntivo e del precetto – irreperibilità del debitore e vizi di nullità

4 Agosto 2015 - Marzia Ciunfrini


La notifica di un decreto ingiuntivo o di un precetto richiede che l'ufficiale giudiziario indichi specificamente le ragioni di difficoltà materiale per cui non ha potuto procedere, descrivendo, in particolare, le infruttuose ricerche del debitore nel luogo di residenza, dimora, o di domicilio, con conseguente illegittimità della notifica qualora la parte che procede non abbia usato l'ordinaria diligenza nell'individuare il luogo di residenza del debitore e manchi la prova che l'atto sia a questi pervenuto. Gli adempimenti previsti a cura dell'ufficiale giudiziario, nel caso in cui il destinatario risulti temporaneamente irreperibile sono, a pena di nullità: deposito della copia dell'atto nella casa del comune dove la notifica deve eseguirsi; affissione dell'avviso del deposito in busta chiusa e sigillata alla porta dell'abitazione del destinatario; notizia del deposito al destinatario mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Il termine in cui si realizza l'effetto della conoscibilità dell'atto, ai fini della verifica del rispetto [ ... leggi tutto » ]


Contratto autonomo di garanzia e fideiussione – differenze

3 Agosto 2015 - Lilla De Angelis


In cosa si distingue un contratto autonomo di garanzia dalla fideiussione? Il carattere distintivo del contratto autonomo di garanzia è costituito dall'assenza dell'elemento dell'accessorietà; nel contratto autonomo di garanzia il garante non ha facoltà di opporre al creditore le eccezioni spettanti al debitore principale, in deroga alla regola essenziale posta per la fideiussione; inoltre, nel contratto autonomo di garanzia è precluso al debitore di chiedere che il garante opponga al creditore garantito le eccezioni nascenti dal rapporto principale. In pratica, nel contratto autonomo di garanzia, il garante si impegna a pagare, in favore del creditore ed a sua semplice richiesta, una somma, rinunciando a far valere qualsiasi eccezione relativa alla esistenza e validità del rapporto fondamentale tra creditore garantito e debitore principale, cui il garante resta sostanzialmente estraneo. Pertanto, la previsione contrattuale dell'obbligo del garante di pagare “a semplice richiesta” o “a prima richiesta” del creditore si riferisce ad una [ ... leggi tutto » ]


Calcolo della quota effettivamente pignorabile dello stipendio – esempi pratici

26 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Regole ed esempi di calcolo per il pignoramento dello stipendio - Classificazione dei debiti in ordinari, esattoriali ed alimentari Per comprendere appieno i meccanismi di calcolo della quota effettivamente pignorabile dello stipendio bisogna partire innanzitutto dalla classificazione dei debiti assunti nei confronti del soggetto procedente. Parliamo di debiti ordinari quando il creditore è una banca, un privato o una finanziaria. Siamo quindi nel novero dei prestiti concessi e non rimborsati per credito al consumo (acquisto a rate di elettrodomestici, automobili, arredi) o per credito personale non finalizzato, per cessione del quinto dello stipendio (in caso di licenziamento per giusta causa, dimissioni volontarie o perdita del lavoro quando tali eventi non siano coperti da assicurazione). E, ancora, possiamo considerare ordinari i debiti formatisi come conseguenza di assegni scoperti, di cambiali non onorate, di parcelle professionali non saldate, di scritture private che prevedono obbligazioni in denaro a cui non si è adempiuto, [ ... leggi tutto » ]


Rilascio della casa familiare – il terzo acquirente può proporre domanda di accertamento dell’insussistenza delle condizioni per il perdurare dell’assegnazione

24 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Com'è noto, in tema di separazione personale, il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero, ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto, anche oltre i nove anni. Tale opponibilità conserva, beninteso, il suo valore finché perduri l'efficacia della pronuncia giudiziale, costituente il titolo in forza del quale il coniuge, che non sia titolare di un diritto reale o personale di godimento dell'immobile, acquisisce il diritto di occuparlo, in quanto affidatario di figli minori o convivente con figli maggiorenni non economicamente autosufficienti. È fin troppo evidente, infatti, che il perdurare sine die dell'occupazione dell'immobile, perfino quando ne siano venuti meno i presupposti, per essere i figli divenuti ormai autonomi economicamente, si risolverebbe in un ingiustificato, durevole, pregiudizio al diritto del proprietario terzo [ ... leggi tutto » ]