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Pignoramento immobiliare e aste giudiziarie » massimo tre tentativi di vendita deserti: ma la norma è retroattiva

9 Maggio 2016 - Andrea Ricciardi


Pignoramento immobiliare e aste giudiziarie » Massimo tre tentativi di vendita deserti: ma la norma è retroattiva Con il nuovo decreto banche, per quanto riguarda il pignoramento immobiliare e la successiva espropriazione, viene fissato il limite di massimo tre tentativi di vendita andati deserti, più un quarto a discrezione del giudice: ma la norma è retroattiva. Con l'entrata in vigore del decreto banche, legge 59/2016, cambiano anche le procedure per il pignoramento immobiliare e la successiva vendita all'asta. Nel dettaglio, con la riforma del pignoramento è stato indicato un numero massimo di aste dopo le quali la procedura viene chiusa dal giudice ed è stato modificato il contenuto dell'atto di pignoramento. Fino ad oggi, infatti, i pignoramenti immobiliari erano stati caratterizzati da moltissime aste, perché si puntava ad abbassare sempre di più il prezzo di vendita del bene. Ciò causava degli svantaggi sia al creditore che al debitore. Il primo [ ... leggi tutto » ]


Credito alle imprese – il pegno mobiliare non possessorio

8 Maggio 2016 - Annapaola Ferri


Il pegno non possessorio - Nuove opportunità di garanzia per il credito alle imprese Gli imprenditori iscritti nel registro delle imprese possono costituire un pegno non possessorio per garantire i crediti loro concessi, presenti o futuri, se determinati o determinabili e con la previsione dell'importo massimo garantito, inerenti all'esercizio dell'impresa. Il pegno non possessorio può essere costituito su beni mobili destinati all'esercizio dell'impresa, a esclusione dei beni mobili registrati. I beni mobili possono essere esistenti o futuri, determinati o determinabili anche mediante riferimento a una o più categorie merceologiche o a un valore complessivo. Ove non sia diversamente disposto nel contratto, il debitore o il terzo concedente il pegno è autorizzato a trasformare o alienare, nel rispetto della loro destinazione economica, o comunque a disporre dei beni gravati da pegno. In tal caso il pegno si trasferisce, rispettivamente, al prodotto risultante dalla trasformazione, al corrispettivo della cessione del bene gravato [ ... leggi tutto » ]


Il patto marciano entra nei contratti di mutuo stipulati a partire da luglio 2016

7 Maggio 2016 - Tullio Solinas


Come sappiamo, l'articolo 2744 del codice civile stabilisce essere nullo il patto (definito come patto commissorio) col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore. Tuttavia, a partire dal 1° luglio 2016, nei contratti di credito sottoscritti successivamente a tale data, le parti possono convenire, con clausola espressa, al momento della conclusione del contratto di credito, che, in caso di inadempimento del debitore, la restituzione o il trasferimento del bene immobile oggetto di garanzia reale o dei proventi della vendita del medesimo bene comporta l'estinzione dell'intero debito a carico del debitore e derivante dal contratto di credito anche se il valore del bene immobile restituito o trasferito ovvero l'ammontare dei proventi della vendita è inferiore al debito residuo. Se il valore dell'immobile come stimato dal perito ovvero l'ammontare dei proventi della vendita è [ ... leggi tutto » ]


Decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo anche se c’è opposizione del debitore

1 Maggio 2016 - Roberto Petrella


Per ridurre i tempi di recupero dei crediti vengono adottati termini più brevi per la facoltà dei debitori di fare opposizione agli atti dell'esecuzione: il giudice deve disporre la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo per le somme non contestate, anche in presenza di una opposizione del debitore. Così stabilisce una norma introdotta dal decreto legge, approvato dal Consiglio dei ministri del 29 aprile 2016. [ ... leggi tutto » ]


Canone rai in bolletta elettrica per soggetto ricoverato in casa di riposo

29 Aprile 2016 - Ludmilla Karadzic


Cosa deve fare un contribuente ricoverato in una casa di riposo? Se il contribuente detiene un apparecchio tv nella propria abitazione è tenuto al pagamento del canone anche se è ricoverato in casa di riposo. Se il contribuente non possiede la TV, qualora sia titolare di un'utenza elettrica con tariffa residenziale, per evitare l'addebito del canone nella fattura elettrica, dovrà presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione. Se, invece, il contribuente non possiede la TV e non è titolare di un'utenza elettrica con tariffa residenziale (ad esempio, perché l'utenza elettrica è intestata al figlio che risiede in altra abitazione) ed è già titolare di abbonamento alla TV dovrà dovrà dare disdetta dell'abbonamento, inviando un'apposita raccomandata allo Sportello SAT dell'Agenzia delle entrate. Così riportano, fra l'altro, le FAQ pubblicate il 26 aprile 2016 dall'Agenzia delle entrate. [ ... leggi tutto » ]