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Imposte sui redditi e decadenza dell’avviso di accertamento – nuove regole a partire dall’anno di imposta 2016

2 Giugno 2016 - Giorgio Valli


Per i periodi d'imposta a partire dal primo gennaio 2016, gli avvisi di accertamento potranno essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla l'avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata. Fino alla scadenza del termine di decadenza, l'accertamento può essere integrato o modificato in aumento mediante la notifica di nuovi avvisi, in base alla sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi da parte dell'Agenzia delle entrate. Nell'avviso devono essere specificamente indicati, a pena di nullità, i nuovi elementi e gli atti o fatti attraverso i quali sono venuti a conoscenza dell'ufficio delle imposte. Per i periodi d'imposta precedenti, gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione e decadenza dei tributi locali

2 Giugno 2016 - Giorgio Valli


La decadenza e la prescrizione dei tributi locali sono regolate dalla legge 296/2006 (legge finanziaria 2007) La decadenza e la prescrizione dei tributi locali sono regolate dalla legge 296/2006 (legge finanziaria 2007) ed in particolare dai commi che vanno dal 161 al 170 dell'articolo 1. Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonchè all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro [ ... leggi tutto » ]


Limiti di pignorabilità della rendita inail corrisposta in seguito ad infortunio sul lavoro o a malattia professionale

1 Giugno 2016 - Tullio Solinas


L'articolo 110 del dpr 1124/1965 dispone che le indennità corrisposte in seguito ad infortuni sul lavoro o a malattie professionali non possono essere cedute per alcun titolo, né possono essere pignorate o sequestrate, tranne che per spese di giudizio alle quali l'assicurato o gli aventi diritto, con sentenza passata in giudicato, siano stati condannati in seguito a contenzioso sorto sulle disposizioni contenute nel decreto stesso. Dunque la rendita INAIL, erogata in seguito ad infortunio sul lavoro o malattia professionale, é impignorabile. Tuttavia, la Corte Costituzionale, con sentenza 572/1989, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 110 del dpr 1124/1965, nella parte in cui non consente la pignorabilità delle rendite erogate dall'INAIL per crediti alimentari dovuti per legge ed ha equiparato ai fini della pignorabilità la pensione Inps con la rendita Inail. Possiamo concludere che la rendita INAIL, erogata in seguito ad infortunio sul lavoro o malattia professionale, non è pignorabile per debiti [ ... leggi tutto » ]


Assegno in bianco o postdatato – nullo il patto a garanzia del debito ma sussiste comunque la promessa di pagamento

31 Maggio 2016 - Patrizio Oliva


L'emissione di un assegno in bianco o postdatato, cui di regola si fa ricorso per realizzare il fine di garanzia, nel senso che esso è consegnato a garanzia di un debito e deve essere restituito al debitore qualora questi adempia regolarmente alla scadenza della propria obbligazione, rimanendo nel frattempo nelle mani del creditore come titolo esecutivo da far valere in caso di inadempimento, è contrario alle norme imperative contenute negli articoli 1 e 2 del Regio Decreto 1736/1933. Pertanto, in relazione a un tale assegno, può essere revocato il decreto ingiuntivo basato su una transazione garantita dall'assegno postdatato. Tuttavia, l'assegno postdatato integra una promessa di pagamento che dispensa colui a favore del quale è stata fatta dall'onere di provare il rapporto fondamentale da cui origina il credito vantato. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10710/16. [ ... leggi tutto » ]


Irap – la suprema corte a sezioni unite chiarisce il requisito dell’autonoma organizzazione

12 Maggio 2016 - Giorgio Valli


L'IRAP non è in alcun modo correlata ai redditi di lavoro autonomo o a quelli d'impresa: si tratta di un'imposta volta ad incidere sul valore aggiunto prodotto dalle singole unità organizzative che, ove sussistente, costituisce un indice di capacità contributiva capace di giustificare l'imposizione sia nei confronti delle imprese che dei lavoratori autonomi. Tuttavia, ciò non vuol certamente dire che i lavoratori autonomi rientrino sempre tra i soggetti passivi dell'imposta, perché se quello organizzativo costituisce un elemento connaturato alla nozione stessa d'impresa, non altrettanto può dirsi per le arti e le professioni, riguardo alle quali non è impossibile escludere in assoluto che l'attività possa essere svolta anche in assenza di un'organizzazione di capitali e/o lavoro altrui. Secondo la normativa vigente è esclusa dall'applicazione dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) l'attività non autonomamente organizzata. I1 requisito dell'autonoma organizzazione ricorre, secondo i giudici di legittimità (sezioni unite - sentenza 9451/16) quando si [ ... leggi tutto » ]