guida stato ebbrezza o sotto effetto sostanze stupefacenti


Non sussiste obbligo di traduzione del verbale di accertamento del tasso alcolemico per il conducente extracomunitario che guida in stato di ebbrezza

25 Agosto 2019 - Giuseppe Pennuto


Il Tribunale di Vicenza assolveva l'imputato extracomunitario per il reato di guida in stato di ebbrezza, affermando che il fatto non sussisteva per via della mancata traduzione nella lingua dell'imputato del verbale di accertamento del tasso alcolemico. Avverso tale provvedimento, propone ricorso per cassazione il Procuratore Generale, denunciando la violazione della legge processuale in relazione all'insussistenza dell'obbligo di traduzione simultanea dell'atto nell'ambito di accertamenti urgenti, considerando la natura incompatibile di tale atto indifferibile con gli adempimenti previsti dalla legge. La vicenda giunge così all'esame dei giudici, sezione penale, della Suprema Corte di cassazione (sentenza 22081/2019) i quali argomentano che l'indifferibilità dell'esame etilometrico deriva dall'andamento della concentrazione ematica di alcol etilico nel tempo dopo la sua assunzione, scientificamente descritta da una curva cosiddetta curva di Widmark) che raggiunge il suo picco dopo sessanta minuti dall'ingestione. È chiaro, dunque, che il rinvio di una simile prova ne modifica l'esito, con definitiva compromissione [ ... leggi tutto » ]


Accertamento alcolemico precursore e probatorio – il rifiuto di sottoporsi al test probatorio costituisce sempre reato se il conducente non prova l’abuso di potere dell’agente di polizia

10 Marzo 2018 - Giuseppe Pennuto


La Corte Costituzionale ha escluso la sussistenza di vizi di costituzionalità nella facoltà concessa gli agenti di polizia di accompagnare il conducente, per il prelievo di sangue, presso idonee strutture. La Consulta osserva, infatti, che il conducente da sottoporre a test alcoolemici e/o inerenti all'uso recente di sostanze stupefacenti non subisce coartazione alcuna, potendosi rifiutare in caso di ritenuto abuso di potere da parte dell'agente, anche se il rifiuto opposto può essere utilizzato, in base al comma 8 dell'articolo 187 del Codice della strada, come un autonomo titolo di reato perpetrato dal conducente stesso qualora, ad esito di una verifica dei fatti, non emergano abusi di potere ed il giudice ritenga giustificato il convincimento dell'agente di polizia finalizzato a tutelare la sicurezza della circolazione. Pertanto, l'accompagnamento del conducente presso il più vicino ufficio o comando di polizia deve essere qualificato come dovere di collaborazione, soggetto a sanzione penale, in caso [ ... leggi tutto » ]


Revoca patente per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – il triennio per il conseguimento di una nuova patente decorre dalla data della sentenza penale

23 Giugno 2015 - Giuseppe Pennuto


Revoca patente per guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - Il triennio per il conseguimento di una nuova patente decorre dalla data della sentenza penale Com'è noto, quando la revoca della patente è disposta per guida in stato di ebbrezza o di alterazione psico-fisica dovuta all'uso di sostanze stupefacenti, non è possibile conseguire una nuova patente di guida prima di tre anni a decorrere dalla data di accertamento del reato. Alcuni tribunali ritengono che il termine accertamento del reato, da cui decorre il termine triennale per il conseguimento di una nuova patente, sia riferito al momento dell'accertamento dell'infrazione. Per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, invece, questa interpretazione è errata. Tanto è vero che numerosi sono stati i dinieghi opposti dai competenti Uffici della Motorizzazione alle richieste di ammissione alla procedura per il conseguimento del nuovo titolo di guida decorso il termine triennale dall'accertamento [ ... leggi tutto » ]


Guida in stato di ebbrezza – incidente e responsabilità

9 Gennaio 2015 - Antonella Pedone


Il conducente in stato di ebbrezza, coinvolto in un incidente, ha l'onere di dimostrare che il sinistro non è stato causato (in tutto o in parte) dalle proprie condizioni di alterazione psicofisica. In caso di sinistro stradale, il conducente in stato di ebbrezza non necessariamente è considerato responsabile del sinistro stesso (Cassazione, sentenza del 20 ottobre 2014, n. 22238). Lo stato di ebbrezza infatti consente soltanto di "presumere" la responsabilità dell'incidente, ma tale presunzione può essere superata dalla prova contraria, da cui risulti che le condizioni psico-fisiche del conducente, alterate per effetto dell'alcool, non hanno comunque influito nella determinazione del sinistro. Nel caso esaminato dalla Cassazione, in particolare, risultava che l'incidente era stato determinato esclusivamente dalla improvvisa immissione nella strada principale di un camion proveniente da un parcheggio privato e non anche dalle condizioni psicofisiche del veicolo che sopraggiungeva nella strada principale, il cui conducente, pur in stato di ebbrezza, [ ... leggi tutto » ]


Guida in stato di ebbrezza » per rendere valido alcoltest è sufficiente l’invito a farsi assistere da un legale: non va aspettato l’avvocato per eseguire l’accertamento

2 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


In tema di guida in stato di ebbrezza, per rendere valido l'alcoltest, è sufficiente l'invito, da parte della polizia giudiziaria, a farsi assistere da un legale: per eseguire l'accertamento, infatti, gli agenti non devono attendere l'arrivo, sul posto, dell'avvocato del trasgressore. La polizia giudiziaria ha l'obbligo di avvisare l'automobilista di poter essere assistito da un legale nel caso di alcoltest, ma trattandosi di un accertamento non differibile può procedere anche quando l'interessato ha chiamato un avvocato che si trova a pochi chilometri di distanza. E' quanto emerge dalla sentenza 50053/2014 della Corte di Cassazione. Da ciò che si evince dalla pronuncia in esame, per quanto concerne la guida in stato d'ebbrezza, la polizia può fare l'alcoltest anche se l'avvocato dell'automobilista non è ancora arrivato: l'accertamento va eseguito in modo tempestivo per assicurare la bontà del controllo. Ne avevamo parlato in alcuni precedenti articoli: secondo giurisprudenza consolidata, in caso di alcoltest [ ... leggi tutto » ]