gratuito patrocinio - assistenza legale gratuita


Il costo di un parere legale (nemmeno scritto) per l’esame di un atto di citazione? solo 728 euro, tutto compreso

22 Novembre 2014 - Simone di Saintjust


Il professionista a cui viene sottoposto un atto di citazione per un parere, ha diritto al pagamento della parcella (728 euro) per avere comunque impegnato il proprio tempo e le proprie competenze professionali. E' quanto hanno stabilito, nero su bianco, i giudici di legittimità nella sentenza numero 22737/14. La domanda che sorge spontanea, e la cui temuta risposta ci incute terrore, è quanto sarebbe costato al cliente il conferimento di un incarico professionale. [ ... leggi tutto » ]


Gratuito patrocinio » il richiedente può essere ammesso al beneficio se la sua condizione economica è peggiorata dopo la dichiarazione dei redditi

18 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Ammessa al patrocinio gratuito la parte la cui condizione economica è peggiorata dopo la dichiarazione dei redditi. L'imputato può essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato, anche se l'ultima dichiarazione dei redditi mostra un reddito superiore al tasso soglia, quando dimostra che dopo la presentazione della dichiarazione le sue condizioni economiche sono peggiorate. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 47343/14. Da quanto si evince dalla suddetta pronuncia, può essere ammessa al gratuito patrocinio la parte che, pur dichiarando oltre la soglia prevista dalla legge, ha peggiorato la sua condizione economica nel breve periodo. A parere degli Ermellini, infatti, né la legge né lo scopo da essa perseguito, autorizzano a ritenere esclusa la possibilità per il richiedente di dimostrare l'intervenuta variazione di reddito a suo sfavore, anche perché una diversa interpretazione inciderebbe negativamente sull'effettività della difesa del cittadino. Ciò perché, d'altronde, la stessa regola vale [ ... leggi tutto » ]


Denunciare il proprio avvocato all’ordine forense si può – nessuna diffamazione se il cliente è convinto delle proprie accuse

10 Ottobre 2014 - Marzia Ciunfrini


L'esposto o segnalazione al competente Consiglio dell'ordine forense contenente accuse di condotte deontologicamente rilevanti, tenute da un professionista nei confronti del cliente denunciarne, costituisce esercizio di legittima tutela degli interessi di quest’ultimo, attraverso il diritto di critica, per il quale valgono i limiti ad esso connaturati, occorrendo, in primo luogo, che le accuse abbiano un fondamento o, almeno, che l'accusatore sia fermamente e incolpevolmente (ancorché erroneamente) convinto di quanto afferma; tali limiti, se rispettati, escludono la sussistenza del delitto di diffamazione. Questo il principio espresso dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 41749/14. [ ... leggi tutto » ]


Coniugi separati in casa – per essere ammessi al gratuito patrocinio i redditi non vanno sommati

7 Luglio 2014 - Ornella De Bellis


Come molti sanno, per essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato è necessario che il richiedente sia titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 11.369,24. Se l'interessato ad essere ammesso al gratuito patrocinio convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. Ma, secondo i giudici di legittimità, non è sufficiente di certo la mera situazione di fisica convivenza o di mera coabitazione per includere tout court i redditi del soggetto coabitante o convivente nel coacervo reddituale del soggetto istante. Infatti, scrivono a Piazza Cavour, ben possono verificarsi situazioni nelle quali la mera coabitazione non equivale ad effettiva contribuzione del coabitante: situazioni la cui fenomenologia è certamente transitoria (separazioni "in casa" e "di fatto", che preludono ad ulteriore formalizzazione e sviluppo) e che non autorizzano [ ... leggi tutto » ]


Difendersi in tribunale senza legale » quando e come è possibile

23 Ottobre 2013 - Gennaro Andele


La difesa fai da te in Tribunale » Quando e come è possibile Nel nostro Paese, per poter effettuare una causa davanti a un qualsiasi Tribunale l'assistenza di un legale iscritto all'albo è obbligatoria. Solo d'innanzi al Giudice di Pace è possibile stare in giudizio personalmente, ma ci sono dei limiti e dei parametri da rispettare. Faremo chiarezza nel proseguo dell'articolo. Per potersi presentare ad un processo, sia in veste di attore che di convenuto, non sempre è obbligatorio farsi assistere da un legale. In alcuni casi, ci si può anche difendere da soli, ma solo nel caso in cui: si tratti di cause davanti al giudice di pace; il valore della controversia non sia superiore a 1.100 euro o, negli altri casi, purché vi sia l'autorizzazione del giudice, anche tacita, su richiesta dell'interessato. Il giudice può dare l'autorizzazione tenuto conto della natura e dell'entità della causa. A parte queste [ ... leggi tutto » ]