foro del consumatore


Il mutuo è poco trasparente » condannato istituto di credito

28 Gennaio 2014 - Giovanni Napoletano


Il mutuo è poco trasparente » Condannato istituto di credito Mutuo poco trasparente: il tribunale di Torino ha condannato una banca a restituire alla cliente le perdite di denaro accumulate dal derivato, più gli interessi, ritenendo nulla la sottoscrizione. A volte può bastare una firma su un contratto bancario per finire intrappolati nei labirinti finanziari. La cliente ed il contratto di mutuo poco chiaro Una cliente della Banca Regionale Europea, desiderosa di ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa, è stata convinta a sottoscrivere anche un contratto derivato, strumento finanziario di garanzia il cui funzionamento è materia per esperti di mercati. La vicenda risale al 2007, agli albori della crisi finanziaria dei mutui subprime. La cliente dell'istituto di credito si rivolge allo sportello per ottenere un mutuo trentennale, a tasso variabile, dell'importo di 175 mila euro. Su richiesta dell'istituto, la signora viene invitata a sottoscrivere un contratto di Interest [ ... leggi tutto » ]


Acquisto tramite internet » qual è il foro di competenza per intentare una causa?

12 Dicembre 2013 - Andrea Ricciardi


Acquisto tramite internet » A quale giudice rivolgersi? Circa una settimana fa ho acquistato tramite un sito internet un televisore da 40 pollici. Il prodotto è perfettamente funzionante dal punto di vista tecnico. Purtroppo, però, credo per superficialità durante il trasporto, è vistosamente ammaccato da un lato. Si nota molto ed è brutto esteticamente, il che rovina l'armonia del mio salotto. In parole povere, non lo voglio più. A quale giudice devo rivolgermi in questo caso. Qual è il magistrato competente in materia? Acquisto tramite internet » Diritto di recesso e foro competente I contratti conclusi tramite internet sono considerati contratti a distanza, ossia contratti stipulati tra un fornitore e un consumatore nell'ambito di un sistema di vendita o di prestazione di servizi a distanza organizzato dal fornitore con tecniche di comunicazione anche elettroniche, compresa l'email. In questi casi, la legge tende a tutelare maggiormente il consumatore, con due possibilità. [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti: ossessionare il debitore » purtroppo la pratica più usata

26 Settembre 2013 - Andrea Ricciardi


Ossessionare il debitore paga sempre. Risale al 30 novembre del 2005 il provvedimento dell'Autorità per la tutela della privacy che disciplina la Liceità, correttezza e pertinenza nell'attività di recupero crediti ma, a distanza di anni, tali principi non vengono rispettati da tutti gli operatori del settore, come testimoniano anche recenti interventi dell'Antitrust o della magistratura, civile e penale. Il Garante della privacy era intervenuto in seguito a numerose segnalazioni concernenti trattamenti di dati personali posti in essere a danno di debitori. Le risultanze hanno evidenziato l'esistenza di alcune prassi finalizzate al recupero stragiudiziale dei crediti, caratterizzate da modalità di ricerca e di presa di contatto invasive e, talora, lesive della riservatezza e della dignità personale. In particolare, le modalità di ricerca, presa di contatto, sollecitazione, o altrimenti connesse all'esazione della somma dovuta, si manifestano nelle forme più varie. Visite al domicilio o sul luogo di lavoro, sollecitazioni su utenze di [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – le clausole contrattuali vessatorie da contestare alla società di recupero crediti

25 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


Credito al consumo – le clausole vessatorie del contratto di prestito da contestare alla società di recupero crediti In base all'articolo 25 della legge 6 febbraio 1996 numero 52, attuativa della direttiva CEE numero 93/13, nei contratti conclusi tra un consumatore ed un professionista è possibile per il consumatore sottrarsi all'efficacia di una o più clausole di un contratto quando le prestazioni che esse prevedono sono “sbilanciate” a vantaggio del professionista. Questa particolare forma di tutela del consumatore è stabilita dagli articoli 1469 bis - sexies del codice civile, introdotti dalla legge 52/96, emanata in attuazione della Direttiva Cee numero 13 del 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati dai consumatori. L'ordinamento italiano, tuttavia, già conosceva la categoria delle “clausole vessatorie”. Esse sono previste dagli articoli 1341 e 1342 del codice civile che, non essendo stati abrogati dalla legislazione successiva, continuano ad essere pienamente vigenti ed applicabili. Essi stabiliscono [ ... leggi tutto » ]


Recupero di crediti inesigibili – citazione del debitore presso giudice di pace incompetente per territorio

15 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


Recupero di crediti inesigibili - Citazione del debitore presso giudice di pace incompetente per territorio L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) è nuovamente intervenuta a tutela dei consumatori bersagliati da atti di citazione per crediti presumibilmente prescritti o inesistenti. Nella riunione del 30 maggio 2013, infatti, l'Antitrust ha sanzionato con una multa di 50 mila euro l'impresa individuale Consuelo Paravati che, secondo quanto ricostruito dagli uffici, ha inoltrato a molti consumatori, per il tramite di avvocati, atti di citazione presso sedi di Giudici di Pace sistematicamente diverse da quelle territorialmente competenti, senza procedere ad alcuna iscrizione a ruolo. Il provvedimento è stato motivato perché l'azienda sanzionata inviava atti di citazione presso sedi di Giudici di Pace incompetenti, per territorio, allo scopo di intimorire i consumatori e indurli a pagare debiti inesistenti o inesigibili perché prescritti. Si tratta di una pratica considerata aggressiva dal codice del Consumo, perché basata [ ... leggi tutto » ]