famiglia - obblighi e tutele per i figli minori


Spese mediche, scolastiche ed extrascolastiche per i figli non economicamente indipendenti di genitori separati e divorziati » quando è necessario il preventivo accordo

27 Novembre 2017 - Marzia Ciunfrini


Le scelte di istruzione, educazione e salute relative al minore devono essere sempre concordate dai genitori salvo che ci sia un affido super esclusivo; in caso di figlio divenuto maggiorenne tali scelte devono essere necessariamente concordate anche dal figlio con ambedue i genitori. L'assegno di mantenimento periodico è destinato a coprire tutti i costi connessi alle esigenze ordinarie di vita del minore, devono ritenersi nello stesso incluse, a titolo esemplificativo le seguenti spese: il vitto, la mensa scolastica, il concorso alle spese di casa (canone di locazione, utenze, consumi), l'abbigliamento ordinario inclusi i cambi di stagione, le spese di cancelleria scolastica ricorrenti nell'anno, i medicinali da banco. Gli assegni familiari devono essere corrisposti al genitore collocatario (o affidatario) dei figli e rappresentano una voce aggiuntiva rispetto all'assegno di mantenimento, anche se erogati dal datore di lavoro dell'altro genitore, salvi diversi accordi fra le parti o diversa indicazione giudiziale. Per spese [ ... leggi tutto » ]


Quando l’abuso dei mezzi di disciplina e correzione nei riguardi del figlio minore sfocia nel reato di maltrattamenti in famiglia

15 Luglio 2015 - Patrizio Oliva


Il minore è ormai considerato un soggetto titolare di specifici diritti e non più, come in passato, semplice oggetto di protezione: anche la dignità del minore è tutelata dall'ordinamento. Pertanto, non può ritenersi mezzo di correzione o disciplina l'uso abituale della violenza a scopi educativi, anche perché non può perseguirsi lo sviluppo armonico della personalità del minore usando un mezzo violento che tale fine contraddice. Consegue che l'eccesso di mezzi di correzione violenti concretizza il reato di maltrattamenti in famiglia e non rientra nella fattispecie prevista dal Codice penale (artcolo 571) che riguarda il semplice abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Infatti, non è idonea a far rientrare nella fattispecie meno grave una condotta oggettiva di abituali maltrattamenti, consistenti, ad esempio, in continue umiliazioni, rimproveri anche per futili motivi, offese e minacce, violenze fisiche, lesioni, espressioni offensive e degradanti proferite nei riguardi del minore. Anche la decisione di [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione di adottabilità – prima di qualsiasi decisione il minore deve essere ascoltato e le opinioni valutate nel suo interesse

25 Giugno 2015 - Tullio Solinas


Il diritto del minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia d'origine comporta che il ricorso alla dichiarazione di adottabilità sia praticabile solo come “soluzione estrema”, quando, cioè, ogni altro rimedio appaia inadeguato con l'esigenza dell'acquisto o del recupero di uno stabile ed adeguato contesto familiare in tempi compatibili con l'esigenza del minore stesso. Qualora, peraltro, a prescindere dagli intendimenti dei genitori e dei parenti, la vita da loro offerta a quest’ultimo risulti inadatta al suo normale sviluppo psico-fisico, ricorre la situazione di abbandono e la rescissione del legame familiare è l'unico strumento che possa evitargli un più grave pregiudizio. Lo stato di abbandono, inoltre, non viene meno per il solo fatto che al minore siano prestate le cure materiali essenziali da parte di genitori o di taluno dei parenti entro il quarto grado, risultando necessario, in tal caso, accertare che l'ambiente domestico sia in grado di garantire al [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale ed affidamento figli » nel procedimento il minore va ascoltato come parte

25 Novembre 2014 - Genny Manfredi


Separazione personale ed affidamento: il minore non è stato sentito? La sentenza di riconoscimento è da rifare. In materia di affidamento è necessario ascoltare anche il minore in quanto portatore di interessi sicuramente differenti da quelli dei genitori ed è qualificabile come parte in senso sostanziale. E' quanto emerge dalla sentenza 24863/14 della Cassazione. Da ciò che si apprende dalla suddetta pronuncia, in caso di separazione personale, per la decisione sull'affidamento, è necessario ascoltare anche il minore, in quanto portatore di interessi sicuramente differenti da quelli dei genitori. Per questo motivo, nel corso del procedimento, il minore è qualificabile come parte in senso sostanziale. Pertanto, a parere degli Ermellini, è da annullare il procedimento di riconoscimento del genitore deciso senza l'audizione del minore interessato. Ciò perché, dopo la riforma del diritto di famiglia del 2013, con l'introduzione delle sale d'ascolto, possono essere autorizzati a seguire l'audizione anche le parti, i [ ... leggi tutto » ]


Figli minori e violazione dell’obbligo di mantenimento – quando sussiste reato

13 Luglio 2014 - Antonella Pedone


L'omesso versamento del mantenimento per i figli minori costituisce reato solo se questi restano privi dei mezzi di sussistenza (articolo 570 del Codice penale) L'articolo 570, comma 2, numero 2, del Codice penale punisce come reato la violazione da parte dei genitori dell'obbligo di assicurare i mezzi di sussistenza ai figli minori in stato di bisogno, anche a prescindere da una statuizione del giudice civile sull'importo del mantenimento. Tale ipotesi di reato è ben diversa da quella prevista dall'articolo 12-sexies della legge 1 dicembre 1970, numero 898, che punisce il mero inadempimento dell'obbligo di corresponsione ai figli, senza limitazione di età, dell'assegno di mantenimento stabilito dal giudice in sede di divorzio. Quest'ultima fattispecie prescinde dalla prova dello stato di bisogno dell'avente diritto, essendo appunto sufficiente, si ribadisce, il mero inadempimento dell'obbligo stabilito dalla sentenza divorzile. Al contrario, al fine della responsabilità penale per il reato di cui all'articolo 570 del [ ... leggi tutto » ]