fallimento e concordato preventivo


Fallimento del costruttore e casa venduta all’asta » diritto di prelazione esteso al coniuge dell’acquirente

16 Giugno 2014 - Gennaro Andele


Immobile di famiglia in vendita all'asta: il piano casa supera la limitazione della legge del 2005 stabilendo la prelazione anche del coniuge. Acquisto di un immobile su carta: firma del contratto preliminare e anticipo delle somme al costruttore. Qualora l'alloggio, per il quale quindi non è stato ancora sottoscritto il rogito definitivo, a seguito di fallimento del costruttore, venga messo all'asta, l'acquirente, al quale è già stato consegnato, ha diritto alla prelazione, al prezzo di aggiudicazione, se lo ha adibito ad abitazione principale. Prima del Piano Casa, questo diritto era riconosciuto anche ai parenti di primo grado dell'acquirente, ma non poteva essere esercitato dal coniuge. Il Decreto Legge numero 47/2014 convertito con legge numero 80/14, invece, ha modificato la legge del 2005, abolendo questa limitazione. D'ora in poi, quindi, il diritto di prelazione di un alloggio oggetto di un'esecuzione forzata immobiliare è esteso anche al coniuge del proprietario di un'abitazione [ ... leggi tutto » ]


Il trust a cui sono conferiti i beni dell’azienda è nullo in caso di fallimento

14 Maggio 2014 - Ornella De Bellis


Il trust non costituisce un soggetto giuridico a sé stante, ma un insieme di beni e rapporti con effetto di segregazione patrimoniale. Secondo l'articolo 2 della Convenzione dell'Aja del luglio 1985, relativa alla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento, resa esecutiva in Italia con la legge 16 ottobre 1989 numero 364, per trust s'intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona, il disponente, con atto tra vivi o mortis causa. I beni conferiti al trust sono posti sotto il controllo di un amministratore (trustee) nell'interesse di un beneficiario o per un fine determinato, e costituiscono una massa distinta. I beni conferiti al trust, infatti, non sono parte del patrimonio dell'amministratore del trust, dal momento che essi vengono intestati a quest'ultimo (o ad un altro soggetto per conto dell'amministratore del trust) con il potere e l'obbligo, di cui deve rendere conto, di gestire o disporre dei beni in conformità [ ... leggi tutto » ]


Fallimento e fondo patrimoniale

18 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


La costituzione di un bene in fondo patrimoniale non comporta il trasferimento della proprietà o del possesso del bene a terzi, ma soltanto l'assoggettamento del bene a un vincolo di destinazione (articolo 167, primo comma, codice civile). Se la proprietà e il possesso dell'immobile risultano in capo ad un soggetto fallito, il curatore del fallimento può chiedere la revoca del conferimento del bene al fondo patrimoniale, atta a rimuovere il vincolo di destinazione, e, quindi, procedere alla liquidazione del bene. Questo il principio fissato dalla Corte di Cassazione nella sentenza numero 8882/13. [ ... leggi tutto » ]


Fallimento personale del debitore consumatore – poter dire addio ai debiti con la legge sul sovraindebitamento (legge 3/2012 – salva suicidi)

8 Maggio 2013 - Ornella De Bellis


Solo un imprenditore non fallibile può fruire della legge sul sovraindebitamento Come premessa, va detto che un imprenditore, per poter essere considerato "non fallibile", deve possedere i seguenti requisiti: aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di fallimento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila; aver realizzato, nei tre esercizi precedenti, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila. La legge numero 3 del 27 gennaio 2012, in vigore dal 29 Febbraio 2012, introduce nel nostro ordinamento la procedura volontaria di ristrutturazione della crisi da sovraindebitamento ed offre, ai debitori, per così dire, "consumatori" (famiglie, privati cittadini etc.) ed agli imprenditori "non fallibili", la possibilità di far omologare dal giudice un piano di ristrutturazione dei debiti, [ ... leggi tutto » ]


Fallimento banca » come riavere i soldi del conto corrente?

8 Marzo 2013 - Simonetta Folliero


Fallimento banca - Che rischi si corrono? Salve, mi chiamo Marco e sono titolare di un conto corrente presso la banca Monte dei Paschi di Siena. Sto seguendo, con ansia la vicenda, che vede un possibile fallimento della banca. Sono molto preoccupato, perchè non so a cosa andrei incontro. Vorrei sapere, in caso di fallimento, perderei tutti i soldi del conto corrente? Mi conviene chiudere il conto e portare via i soldi? Fallimento banca - I depositi in contanti sono garantiti entro un limite di centomila euro per ciascun conto corrente Le ipotesi più accreditate, in caso di un fallimento della banca, sono quelle che vedrebbero gli asset messi in liquidazione. Questo significa, in altre parole, che il gruppo in fallimento verrebbe acquisito da un altro istituto di credito o, in alternativa, dallo Stato stesso, andando incontro a un processo di nazionalizzazione definitiva o temporanea. In entrambi i casi l'acquirente [ ... leggi tutto » ]