dichiarazione dei redditi – detrazioni fiscali


Ho dimenticato di riscuotere un vaglia per un rimborso irpef e sono ormai trascorsi quasi dieci mesi …

20 Giugno 2010 - Andrea Ricciardi


Ho ricevuto tempo fa, dall'Agenzia delle Entrate, un vaglia per un rimborso IRPEF. Per motivi che non sto qui a descrivere non ho potuto riscuoterlo subito, me ne sono poi dimenticata e mi accorgo adesso che sono passati quasi dieci mesi. Ho ancora diritto a ritirare  la somma o alle Poste mi faranno problemi? Grazie I rimborsi sono riscuotibili presso gli sportelli postali per un periodo di 6 mesi dall'emissione; trascorso inutilmente il termine di scadenza, l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente corregge gli eventuali errori che possano aver causato il disguido e, se necessario, invita gli interessati per verificare le cause della mancata riscossione e rende possibile una seconda erogazione del rimborso. Se anche la seconda volta il rimborso non è incassato, il contribuente dovrà presentare apposita istanza. Per fare una domanda su detrazioni, deduzioni ed agevolazioni fiscali; termini di prescrizione degli accertamenti; notifica, pagamento e dilazione della cartella esattoriale; [ ... leggi tutto » ]


Ho dovuto chiudere il conto corrente sul quale avevo richiesto, qualche anno fa, l’accredito di un rimborso irpef – cosa succede ora?

20 Giugno 2010 - Andrea Ricciardi


Ho dovuto chiudere il conto corrente sul quale avevo richiesto, qualche anno fa,  l'accredito di un rimborso IRPEF. Cosa succede ora? Porgo cordiali saluti nell'attesa di una gentile risposta. Se beneficiario del rimborso e intestatario del conto corrente non coincidono, oppure in caso di conto corrente chiuso o di coordinate bancarie o postali comunicate o acquisite in modo errato, l'accredito della somma non va a buon fine. La banca o Poste Italiane, quindi, restituiranno all'erario la somma che non hanno potuto accreditare al beneficiario. Il rimborso, previa l'introduzione delle correzioni necessarie, verrà emesso una seconda volta dall'Agenzia delle Entrate. Se anche quest'ultimo accredito non andasse a buon fine, il contribuente per ottenere il rimborso dovrà necessariamente presentare apposita istanza, comunicando le corrette coordinate del proprio conto corrente all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente che provvederà alla nuova emissione del rimborso. Per fare una domanda su detrazioni, deduzioni ed agevolazioni fiscali; termini di [ ... leggi tutto » ]


Ho chiamato l’agenzia delle entrate per un rimborso che attendevo, ma mi dicono che il vaglia è estinto

20 Giugno 2010 - Andrea Ricciardi


Attendevo un rimborso IRPEF di circa un migliaio di euro già da qualche anno. Ho chiamato l'ADE per avere informazioni, ma mi hanno detto che il vaglia risulta estinto. Cosa vuol dire? L'operatrice del call center non ha saputo fornire ulteriori spiegazioni. Ha solo aggiunto che devo recarmi presso gli Uffici dell'ADE territorialmente competenti. La ringrazio per una cortese risposta. Il vaglia che per qualunque motivo non viene recapitato al titolare torna alla Banca d'Italia che lo trattiene in giacenza per un periodo di 60 giorni durante il quale può essere ancora riscosso, presentando presso una filiale della Banca d'Italia, che si trova in ogni capoluogo di provincia, una denuncia di mancato recapito. Decorsi quindici giorni dalla dichiarazione di mancata ricezione, il rimborso diventa riscuotibile. Per l'effettiva riscossione il titolare deve recarsi presso la filiale della Banca d'Italia ed esibire la ricevuta rilasciata al momento della presentazione della denuncia. Il [ ... leggi tutto » ]


Iva ed imposte dirette – costi deducibili

19 Giugno 2010 - Giorgio Valli


IVA IRPEF ed altre imposte - I principi generali per la deducibilità dei costi sostenuti Il reddito imponibile Irpef è determinato dalla differenza tra l'ammontare dei compensi (in denaro o in natura) percepiti e l'ammontare delle spese sostenute nel medesimo periodo d'imposta. Tale principio non è assoluto giacché, in alcune circostanze, esso viene derogato. Nella determinazione del reddito tendenzialmente si applica il principio di cassa, in base al quale concorrono alla formazione del reddito i compensi percepiti (incassati) e le spese effettivamente sostenute (pagate) nel periodo di imposta. Questa regola subisce, però, un'eccezione nel caso di: a) ammortamento dei beni strumentali; b) canoni di locazione finanziaria; c) spese di ristrutturazione immobili; d) le quote di indennità di trattamento di fi ne rapporto e di cessazione dei rapporti di lavoro coordinata e continuativa maturate nel periodo di imposta. In queste ipotesi, infatti, la deduzione deve avvenire in relazione non al momento [ ... leggi tutto » ]


Avvio variazione e cessazione attività

19 Giugno 2010 - Giorgio Valli


Avvio variazione e cessazione dell'attività autonoma o imprenditoriale Quando si intraprende un'attività economica, sia di tipo autonomo che imprenditoriale, il primo passo consiste nel segnalare l'inizio dell'attività al fine di ottenere il numero di Partita Iva (occorre segnalarlo entro 30 giorni dall'inizio dell'attività o dalla costituzione della società). Il numero di Partita Iva (Articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica numero 633 del 1972) viene attribuito dall'Agenzia delle Entrate al momento della dichiarazione di inizio attività e resta invariato fino alla cessazione. Il numero di Partita Iva è formato da 11 caratteri numerici, di cui i primi 7 individuano il contribuente attraverso un numero progressivo, i successivi 3 sono il codice identificativo dell'Ufficio, l'ultimo è un carattere di controllo. Esso deve essere indicato nelle dichiarazioni, nella home page dell'eventuale sito web e in ogni altro documento ove richiesto (parcelle, ricevute, ecc.). Il numero di Partita Iva è fondamentale per [ ... leggi tutto » ]