dichiarazione dei redditi – detrazioni fiscali


Coniugi con residenze diverse

11 Settembre 2012 - Ludmilla Karadzic


Mi chiedo se dopo il matrimonio possiamo tenere residenze separate come abbiamo attualmente Espongo la questione: attualmente ho un compagno con il quale ho avuto una figlia, oggi ancora minore. Non siamo sposati ma lo faremmo entro fine anno, abbiamo residenze in città diverse (io cagliari, lui torino). Attualmente la bimba compare nel suo stato di famiglia. Mi chiedo se dopo il matrimonio possiamo tenere residenze separate come abbiamo attualmente e, considerando il fatto che, sempre dopo il matrimonio solo mio marito cambierà residenza per motivi di lavoro, la figlia con chi deve comparire nello stato di famiglia? Inoltre, con residenza altrove potrà, mio marito avere comunque diritto agli assegni familiari e detrazioni per familiari a carico? E' previsto che due coniugi possano avere residenze diverse. La figlia comparirà nello stato di famiglia del genitore con cui convive. Nessun problema sia per gli assegni nucleo familiare (ANF) che per le [ ... leggi tutto » ]


Isee figli naturali e nucleo familiare

12 Marzo 2011 - Simone di Saintjust


La ringrazio per la sua cortese risposta. Le chiederei gentilmente le seguenti ulteriori: 1) Cosa accade per gli assegni familiari? Nel caso in questione (genitori non sposati e non conviventi ma che hanno riconosciuto congiuntamente il proprio figlio/a) a chi spetterebbero? Mi sembra di capire da altri interventi che gli assegni per nucleo familiare sarebbero di pertinenza del dichiarante (i.e: Carmela) con cui coabita mia figlia Sofia (dato che entrambe formerebbero da sole nucleo a parte) ? Corretto? 2) Come invece verrebbero ripartite le detrazioni per figli a carico e quale forma risulterebbe + conveniente? Esiste una modalità formale che esprime un eventuale accordo tra i genitori ? 3) Un ultima questione: Qualora in futuro si voglia modificare lo stato attuale, ovvero supponendo tra qualche mese un cambio di domicilio da parte mia in modo da coabitare con la mia compagna oppure modificare lo stato civile con un possibile matrimonio, [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione dei redditi – deducibilità assegno di mantenimento e rivalutazione istat

5 Dicembre 2010 - Giorgio Valli


Dichiarazione dei redditi – deducibilità assegno di mantenimento coniuge separato e rivalutazione ISTAT Di seguito una risoluzione dell'Agenzia delle Entrate sulla deducibilità di assegno di mantenimento e rivalutazione iSTAT nella dichiarazione dei redditi. Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso - Risoluzione 19.11.2008 numero 448/E IRPEF - Oneri deducibili - Articolo 10, comma 1, lettera c), TUIR Rivalutazione assegno di mantenimento corrisposto al coniuge - Interpello - Articolo 11 della legge numero 212 del 2000 Con l'interpello specificato in oggetto, concernente l'interpretazione dell'articolo 10, comma 1, lettera c), del DPR numero 917 del 1986, è stato esposto il seguente Quesito su deducibilità IRPEF assegno di mantenimento per coniuge separato e rivalutazione ISTAT TIZIO fa presente di essersi separato consensualmente dalla moglie nel corso del 2002 e di aver corrisposto alla stessa, a partire dalla medesima data, un assegno di mantenimento mensile di … euro, come risulta dal verbale di udienza del [ ... leggi tutto » ]


Impugnabilità degli avvisi bonari per il pagamento di tributi

29 Agosto 2010 - Anonimo


Tra gli enti pubblici è invalsa recentemente la prassi di inviare avvisi bonari di pagamento che precedono il procedimento riscossivo vero e proprio. La particolarità di tali atti è che, a parere dell'ente creditori, non sarebbero impugnabili e, pertanto, al contribuente non resterebbe altro che pagare o aspettare i ben più gravosi avvisi di accertamento o cartelle di pagamento. La Corte di Cassazione, invece, con la sentenza numero 14373 del 15 giugno 2010, ha dichiarato che gli avvisi bonari possono essere impugnati innanzi le Commissioni Tributarie anche nel caso in cui su di essi sia riportata la dicitura “atto non autonomamente impugnabile”. Tale pronuncia, come meglio si chiarirà in seguito, conferma degli spirali molto interessanti per la tutela del contribuente. La questione ruota attorno all'interpretazione dell'articolo 19, decreto legislativo 546/1992 che afferma che il ricorso in Commissione Tributaria può essere proposto soltanto se viene impugnato uno degli atti ivi specificamente [ ... leggi tutto » ]


Detrazione 36 per cento irpef su ristrutturazioni – il mio prestatore d’opera non ha un conto corrente su cui effettuare il bonifico

24 Giugno 2010 - Andrea Ricciardi


L'articolo 1,  comma 3, Decreto M.F.  18.02.98 numero 41 di cui alla legge 27 dicembre 1997, numero 449, stabilisce che per fruire della detrazione del 36% è necessario che le spese sostenute per gli interventi siano pagate esclusivamente con bonifico bancario dal quale risulti: • la causale del versamento; • il codice fiscale del beneficiario della detrazione; • il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Poiché la norma non specifica in modo particolare il tipo di bonifico bancario da usare, è ammissibile quello "per cassa", cioè quello effettuato a beneficiario che non dispone di un conto corrente bancario o postale? Le banche che ho interpellato lo escludono categoricamente. Un mio eventuale prestatore d'opera, però, rifiuta l'apertura di un conto corrente bancario su cui far affluire eventuali bonifici eseguiti ai sensi della legge 449/97 sostenendo che, anche in merito [ ... leggi tutto » ]