rinuncia all'eredità (raccolta di post)


Debiti ed eredità – garanzie obbligazionarie e morte del garante

3 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Accettando l'eredità la persona chiamata diventa erede e acquista tutti i diritti ed obblighi legati all'eredità L'eredità viene acquistata con effetto retroattivo, vale a dire con effetto dal momento della morte del testatore. Tale data viene definita come momento di apertura della successione. L'accettazione dell'eredità può essere: espressa mediante una dichiarazione scritta in cui la persona interessata assume il titolo di erede o dichiara di accettare l'eredità (ad es. in un contratto, nella domanda di rilascio di un certificato di eredità, in una dichiarazione notarile). tacita Il chiamato all'eredità compie atti che necessariamente presuppongono la sua volontà di accettare e che solo un erede avrebbe il diritto di compiere, ad es. appropriazione di beni ereditari, disposizione sugli stessi beni o promozione di un'azione spettante all'erede. Donazione, vendita o cessione di diritti ereditari, nonché rinuncia all'eredità verso corrispettivo o a favore di alcuni soltanto dei chiamati importano in ogni caso l'accettazione [ ... leggi tutto » ]


La successione – capacità di ereditare, eredità giacente, accettazione e rinuncia dell’eredità

17 Giugno 2013 - Paolo Rastelli


La successione ereditaria La morte estingue la capacità giuridica della persona e i diritti a essa inerenti (ossia i diritti personali) ma non i diritti patrimoniali, i quali dovranno essere perciò trasmessi ad altri. Il complesso di norme che regola tale trasferimento si chiama diritto ereditario o successorio. La successione ereditaria è un evento attraverso il quale uno o più soggetti (successori, aventi causa) subentrano in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, di cui era titolare il de cuius (dante causa), esclusi i crediti e debiti con carattere strettamente personale; in pratica, un soggetto vivente subentra a un altro deceduto nella titolarità di uno o più diritti. Il successore è colui che subentra nel patrimonio del de cuius. Nelle successioni per causa di morte, vale a dire quelle concernenti la destinazione del patrimonio di una persona defunta, sono presenti due soggetti: il de cuius, cioè colui della cui eredità [ ... leggi tutto » ]


Miserie umane ed eredità – spese del funerale e crediti alimentari

12 Aprile 2013 - Annapaola Ferri


Padre, madre e fratelli coltelli. Muoiono i genitori, uno dei fratelli paga i funerali, poi si rivolge al tribunale per ottenere dall'altro la metà delle spese sostenute. Secondo il ricorrente, infatti, è pacifico che le spese funerarie siano da ricomprendersi fra i pesi ereditari e, pertanto, il coerede che le ha pagate per intero può chiedere agli altri la quota di loro spettanza. Il contenzioso approda in Corte di Cassazione che, con la sentenza 20559/12, rigetta il ricorso perchè l'altro fratello non aveva accettato l'eredità in maniera espressa, nè poteva essergli attribuita un'accettazione tacita, ovvero un qualsiasi atto che presupponesse necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe avuto il diritto di compiere se non nella qualità di erede. Secondo i giudici di piazza Cavour, infatti, chi vuole che il congiunto del de cuius paghi i debiti sostenuti per il "caro estinto" deve provare la qualità di erede [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione dei termini per l’accettazione dell’eredità

14 Marzo 2013 - Simone di Saintjust


L'articolo 480 del codice civile stabilisce che la prescrizione decennale del diritto di accettare l'eredità decorre dal giorno di apertura della successione. Ma, ci si chiede se, in caso di successiva scoperta di un testamento olografo, i termini di decorrenza per la prescrizione del diritto di accettare l'eredità non debbano riferirsi al giorno in cui il diritto può essere fatto valere, e cioè alla data in cui si ha notizia del testamento olografo, non conosciuto al momento dell'apertura della successione. In pratica, la domanda è se sia possibile leggere le disposizioni previste all'articolo 480 alla luce di quanto stabilito dall'articolo 2935 del codice civile, secondo cui la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. In questo caso, il dies a quo dovrebbe essere quello della scoperta del testamento. Secondo la Corte di Cassazione l'articolo 459 del codice civile, nel prescrivere che l'accettazione si [ ... leggi tutto » ]


Usufrutto dopo la successione di un immobile – come agire

14 Gennaio 2013 - Ludmilla Karadzic


Usufrutto dopo successione - che fare? In caso di successione per un immobile del quale ad un erede tocca usufrutto (pari a circa il 30% del valore) ed altro erede tocca nuda proprietà (il 70% rimanenete del valore) chi paga l'ici e le varie tasse una volta fatte le volture di successione?? Può essere ereditato usufrutto di parte di immobile? Esempio: coniuge deceduto lascia in eredità senza testamento 50% di più immobili a moglie e più figli, mentre l'altro 50% degli immobili è di proprietà della moglie. Può essere fatta divisione della comunione ereditaria concordando che gli usufrutti vadano alla moglie e le nude proprietà ai figli nel rispetto delle quote di legge e provvedendo alle compensazioni con denaro? L'usufrutto non è oggetto di successione Qualora sull'immobile risulti costituito un diritto reale di usufrutto, uso o abitazione, formatosi con atto tra vivi o per successione, obbligato al pagamento dell'ICI non [ ... leggi tutto » ]