procedure giudiziali di recupero crediti


La conciliazione giudiziale nel contenzioso tributario

7 Aprile 2012 - Giorgio Valli


La conciliazione giudiziale nel contenzioso tributario La conciliazione giudiziale è il mezzo attraverso il quale si può chiudere un contenzioso aperto con il fisco: si applica a tutte le controversie per le quali hanno giurisdizione le Commissioni tributarie, può aver luogo solo davanti alle Commissioni tributarie provinciali e non oltre la prima udienza. La conciliazione permette al contribuente di usufruire di una riduzione delle sanzioni amministrative, che saranno dovute nella misura del 40% delle somme irrogabili. In ogni caso, la misura delle sanzioni non può essere inferiore al 40% dei minimi edittali previsti per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo. La procedura di conciliazione giudiziale La conciliazione giudiziale può essere realizzata sia "in udienza" sia "fuori udienza" e può essere proposta:  dalla stessa Commissione tributaria provinciale, che, in sede di prima udienza, può prospettare alle parti il tentativo di conciliazione;  dalle parti (contribuente, ufficio dell'Agenzia delle Entrate, ente [ ... leggi tutto » ]


Acquiescenza, accertamento con adesione e conciliazione giudiziale – nuove riduzioni

2 Dicembre 2011 - Giorgio Valli


Sanzioni ancora più ridotte per acquiescenza, accertamento con adesione ed altri strumenti deflativi. La legge di stabilità 2011 ha modificato, infatti, la misura delle sanzioni ridotte dovute dai contribuenti in caso di: acquiescenza; accertamento con adesione; definizione agevolata delle sanzioni; adesione agli inviti al contraddittorio e ai processi verbali di constatazione; conciliazione giudiziale. Si tratta degli istituti introdotti nell'ordinamento tributario al fine di evitare il contenzioso tributario o chiudere una lite fiscale pendente. Dal 1° febbraio 2011 si applicano le seguenti misure: (*) La nuova misura della sanzione ridotta si applica con riferimento agli atti definibili emessi dagli uffici dell'Agenzia delle Entrate e ai ricorsi presentati a partire dal 1° febbraio 2011. Nel forum di indebitati.it è possibile inserire domande su acquiescenza, accertamento con adesione, conciliazione giudiziale ed ed altri strumenti deflativi. [ ... leggi tutto » ]


Mare di debiti, qualche chiarimento

18 Aprile 2011 - Simone di Saintjust


Buonasera a tutti, come già scrissi in un post precedente, navigo in pessime acque. Purtroppo ho parecchi finanziamenti (parzialmente pagati) e uno con Fiditalia di € 12.000 fermo. Mi piacerebbe sapere, se e fino a che punto, le finanziarie hanno interesse ad effettuare il decreto ingiuntivo se il debito è tra i 2.500/3.500 €? Temo Fiditalia, ma quanto è realistico temere le altre, verso le quali ho un debito inferiore? Premetto che l'unica cosa aggredibile è lo stipendio (già grvato di q. e delega). Grazie in anticipo a coloro che potranno aiutarmi, dandomi risposte oggettivi su ciò che temo. Il Suo stipendio è motivo necessario e sufficiente a giustificare un decreto ingiuntivo, anche se il debito fosse stato ancora più basso della cifra che Lei riporta. E' difficile fare una previsione accurata, in quanto il vaglio delle pratiche da selezionare per l'azione giudiziale viene effettuato in base alla politica del [ ... leggi tutto » ]


Azioni giudiziali di recupero crediti ed accordo stragiudiziale

28 Dicembre 2010 - Simone di Saintjust


Azioni giudiziarie già avviate non si bloccano, ma possono essere bloccate nel momento in cui si raggiungerà l'accordo. Gli interessi moratori continuano a correre, tuttavia se si raggiunge un accordo, questo può prevedere la modifica dell'importo da rimborsare (di fatto vanificando il computo degli interessi maturati fino a quel momento). Se invece l'accordo non viene raggiunto, rimane impregiudicato il diritto del creditore a chiedere quanto di sua spettanza. Per fare una domanda agli esperti vai al forum Per approfondimenti, accedi alle sezioni tematiche del blog [ ... leggi tutto » ]


La comunicazione di decadenza dal beneficio del termine (dbt) è propedeutica all’azione giudiziale

28 Novembre 2010 - Simone di Saintjust


La pratica al recupero stragiudiziale esterno può andare in tempi relativemente brevi, anche dopo poche rate scadute ed impagate. L'eventualità di un agente di recupero alla porta è pertanto potenzialmente imminente, orientativamente a partire dalla terza-quarta rata in poi. Per quanto riguarda gli atti giudiziari, non possono arrivare prima della decadenza dal beneficio del termine (DBT) che è successiva all'accumulo di 7-8 rate scadute. Di solito, anche dopo la DBT, viene fatto un ultimo "giro" di recupero stragiudiziale, pertanto orientativamente gli atti giudiziari arrivano dopo un anno di insolvenza (sempre che la pratica sia stata selezionata per tale esito, e non sempre lo è). Per fare una domanda agli esperti vai al forum Per approfondimenti, accedi alle sezioni tematiche del blog [ ... leggi tutto » ]