debiti pignoramento stipendio e pensione


Pignoramento dello stipendio – i rapporti di lavoro per i quali è previsto il limite massimo del 20 per cento

19 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Per i rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rapporti di collaborazione caratterizzati da prestazione continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato, il pignoramento della retribuzione non può eccedere il quinto della retribuzione netta. Infatti, i crediti derivanti dai rapporti di lavoro che possono essere pignorati in misura non superiore al quinto della retribuzione netta, secondo l'orientamento assunto dalla Corte di Cassazione (sentenza numero 685 del 18 gennaio 2012) sono quelli indicati di seguito: Rapporti di lavoro subordinato privato, anche se non inerenti all'esercizio di una impresa. Si tratta di rapporti di lavoro subordinato privato in base al quale il prestatore di lavoro si obbliga, con la retribuzione, a collaborare nell'impresa prestando la propria attività manuale o intellettuale. Caratteri peculiari del rapporto sono quindi la personalità, continuatività, eterodeterminazione ed esclusività della prestazione lavorativa, subordinazione, vincolo di orario e retribuzione fissa. Con la riforma del 1973 [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento stipendi e pensioni – quadro sintetico della pignorabilità

1 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Pignoramento stipendi e pensioni – quadro sintetico della pignorabilità Il pignoramento degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni era regolato dagli articoli da 1 a 4 del DPR 5 gennaio 1950 numero 180.  La Finanziaria 2005 (legge 311/04) - recependo le dichiarazioni di illegittimità della Corte Costituzionale -  ha definitivamente equiparato le disposizioni relative alla pignorabilità degli stipendi privati e di quelli pubblici. Pignorabilità di stipendi e pensioni - regole generali In sostanza è stato stabilito che per tutti gli stipendi (nonchè le gratifiche, le pensioni, le indennità, i sussidi, etc) la regola generale secondo cui essi sono impignorabili ed insequestrabili salvo queste eccezioni: se il debito riguarda alimenti dovuti per legge, è prevista la pignorabilità fino ad un terzo degli stipendi al netto di ritenute; se il debito è verso lo Stato o altri enti o imprese da cui il debitore dipende, e riguarda il rapporto [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento stipendi e pensioni – limiti alla pignorabilità e minimo vitale

28 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Pignoramento stipendi e pensioni – limiti alla pignorabilità e minimo vitale Non tutti i crediti sono liberamente pignorabili: l'articolo 545 codice di procedura civile ed alcune disposizioni contenute nelle leggi speciali fissano i limiti oggettivi del pignoramento dei crediti nell'espropriazione presso terzi. La disciplina normativa, apparentemente chiara, presenta invece, anche in seguito ai reiterati interventi della Corte Costituzionale in materia di crediti di lavoro dei dipendenti pubblici, numerosi dubbi interpretativi e notevoli difficoltà pratiche. I crediti alimentari sono relativamente pignorabili Il primo comma dell'articolo 545 codice di procedura civile espressamente prevede che non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per causa di alimenti, e sempre con l'autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato (modifica introdotta in seguito all'entrata in vigore del giudice unico di primo grado) e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto. In sostanza i crediti alimentari godono, perciò, di [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio – le nuove norme per crediti di natura esattoriale

29 Febbraio 2012 - Rosaria Proietti


Pignoramento dello stipendio - Le nuove norme per crediti di natura esattoriale La conversione in legge del decreto per la semplificazione degli adempimenti fiscali, contiene importanti novità in tema di pignorabilità di stipendi e pensioni. Il decreto introduce un limite di pignorabilità presso terzi per stipendi, salari o altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego parzialmente derogando, per la riscossione a mezzo ruolo, alle previsioni del codice di procedura civile in materia. Segnatamente, mutuando il sistema operante in Francia, con le norme in esame, sono state fissate, per importi fino a cinquemila euro, limiti di pignorabilità più bassi di quelli previsti dal codice civile. Così il pignoramento dello stipendio, secondo quanto stabilito dal decreto, convertito in legge, non sarà più "fisso" e pari a un quinto dell'assegno netto mensile percepito come retribuzione opensione, ma sarà variabile in funzione dell'ammontare dello stipendio. La quota pignorabile varia in funzione [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio con cessione e separazione – a volte conviene

20 Novembre 2011 - Ornella De Bellis


Sono un lavoratore dipendente su cui incombono azioni esecutive promosse da Equitalia e da altri creditori. Attualmente percepisco circa 1700 euro netti al mese. Anni fa ho ceduto il quinto dello stipendio per far fronte ad una grave malattia che mi ha colpito all'improvviso (fanno tutte così) e per la quale era necessario sottoporsi a cure costose ed urgenti; cure non prestate, nella mia regione, dal Sistema Sanitario Nazionale e altrove disponibili ma, con liste di attesa incompatibili con i tempi di evoluzione della malattia. In conseguenza della cessione del quinto, attualmente, mi viene operata una trattenuta di 350 euro mensili. Sono separato ed in forza alla sentenza di separazione e ad una successiva azione di pignoramento dello stipendio per crediti alimentari, promossa dalla mia ex moglie,  mi vengono prelevate alla fonte  500 euro, ogni mese. Più 200 euro per il mantenimento della mia piccola stella, che corrispondo volontariamente.  Si [ ... leggi tutto » ]